L’Associazione La Torre di Palazzolo ha inserito nel censimento dei “Luoghi del Cuore” – l’iniziativa di censimento delle bellezze d’Italia del FAI – la Pieve di Santa Giustina come bene da salvare e valorizzare. I numerosi e bellissimi affreschi in essa contenuti sono infatti in pericolo e rischiano di cadere e andare perduti, come è successo per quasi metà di quelli originariamente presenti. C’è quindi bisogno di un intervento di restauro conservativo.
Questo è il settimo censimento organizzato dal FAI – Fondo Ambiente Italiano – e tutte le persone, le associazioni, i comitati possono segnalare e far votare uno o più luoghi da salvaguardare come chiese, ville, castelli, ritenuti di interesse generale, ai quali sono legati e che hanno bisogno di interventi. I luoghi che raggiungono almeno mille voti possono essere presi in considerazione per un aiuto o un intervento del FAI. E’ anche un modo per stimolare e sensibilizzare le persone e gli enti preposti. Il termine per le votazioni è il 30 novembre prossimo e in provincia di Verona sono già stati segnalati un centinaio di luoghi interessanti.
Il FAI è una Fondazione no profit che ha lo scopo di tutelare e salvaguardare il patrimonio artistico e naturale italiano. Nato nel 1975 è presente in tutta Italia con 119 delegazioni ed ha contribuito a salvare e restaurare molti beni che rischiavano il degrado. Ogni anno organizza anche le “Giornate di Primavera” con visite guidate gratuite ai luoghi storici, artistici o naturalistici in tutta Italia.
Di seguito un estratto dela descrizione che è stata inviata al FAI per la pieve di Palazzolo, con il motivo della segnalazione. La motivazione completa, assieme ad un servizio su questa bella iniziativa, la troverete pubblicata sul prossimo numero della nostra rivista.
“La pieve romanica di santa Giustina, a Palazzolo di Sona, è citata in documenti del 966 e del 1145. La chiesa è costruita con sassi morenici e pietre angolari a semplice forma di capanna, con unica navata e due absidi diseguali. Essa appare realizzata in due tempi diversi: una parte, comprendente l’abside minore e una contigua porzione della facciata sud, si può collocare in epoca anteriore al mille; l’altra, con muro più spesso comprendente il resto dell’edificio e l’abside maggiore, subito dopo il terremoto del 3 gennaio 1117, che fece crollare parte della chiesa. Il campanile fu eretto nel milleduecento in aderenza alla chiesa, anch’esso con sassi morenici; presenta tre fasi costruttive ben distinte e delimitate: in basso con pietre agli angoli, sopra con tufo e nella parte più alta tutto con mattoni. C’è assoluto bisogno di un restauro conservativo degli affreschi e di eliminare l’umidità per evitare che altri ne vadano perduti. Sono anche necessari lavori di sistemazione del pavimento, del campanile e in qualche parte della struttura muraria”.
Il Baco non può che associarsi a questa bella iniziativa de La Torre, invitando tutti a votare e far votare la “Pieve di Santa Giustina” CLICCANDO SU QUESTO LINK e seguendo le istruzioni.