Vorrei abolire la Festa della Donna. Una riflessione da Sona

Che senso ha la Festa della Donna? E’ solamente una festa consumistica nella quale far contenti i fioristi che vendono mimosa a più non posso o i negozianti che s’inventano di tutto per aumentare le vendite; persino Trenitalia ti regala una caramella se una donna viaggia con loro l’8 marzo…

Per quale motivo ci dovrebbe essere una Festa della Donna in una società nella quale la donna fa della parità dei sessi la sua bandiera, in una società nella quale si fanno le quote rosa ma si contestano le stesse come discriminatorie, in una società nella quale ci sono donne manager, donne astronauta e donne premio Nobel?

Perché ci deve essere una Festa della Donna?

Intanto, preferisco parlare di Giornata Internazionale della Donna istituita nei primi anni del ‘900 negli Stati Uniti e nel primo dopo guerra in Italia per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggi oggetto in quasi tutte le parti del mondo.

Mi piacerebbe abolire la Festa della Donna perché vorrebbe dire che non c’è più bisogno di ricordare che la donna è ancora oggi discriminata in molti ambienti, a partire da quelli di lavoro nei quali non c’è parità con l’uomo, anche nella diversa gratificazione economica.

Mi piacerebbe abolire la Festa della Donna perché vorrebbe dire che non ci sono più donne che subiscono violenza solamente in quanto donne e che devono stare attente a camminare da sole per strada.

Ecco, è per questo che spero che un giorno si possa abolire la Festa della Donna come spero si possano abolire tutte quelle feste che solamente ci ricordano che ci sono ancora tante persone che vengono discriminate per l’unico motivo della loro condizione fisica e/o sociale.

Allora adoperiamoci ogni giorno, nella quotidianità, affinché la donna non sia più oggetto di discriminazioni in modo da instaurare la cultura del rispetto ed intanto, che aspettiamo che si possa realizzare questo sogno, festeggiamo insieme alle nostre donne la loro Giornata Internazionale.

Nato a Verona nel 1970 risiede a Lugagnano dal 1996. Sposato con Manuela ha due figli, Matteo e Michele. Geometra, libero professionista si dedica allo studio delle tecniche di comunicazione che mette in pratica anche come Mediatore civile. Scout fin da bambino continua a prestare servizio nell’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani (AGESCI) ed è appassionato di montagna e vita all’aria aperta. Ha frequentato la Scuola Vicariale di Teologia e la Scuola di Formazione all’Impegno Sociale e Politico della Diocesi di Verona.