Violenze in famiglia a Lugagnano: spedito agli arresti domiciliari a Catanzaro

Questa triste storia di violenza famigliare a Lugagnano si trascina purtroppo da molti mesi. Già la scorsa estate i carabinieri della stazione di Sommacampagna avevano provveduto all’arresto di un sessantanovenne, residente nella frazione, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in regime degli arresti domiciliari, in quanto ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti della ex convivente 45enne domiciliata nello stesso paese, «rea» di averlo lasciato e di aver interrotto la loro relazione.

Ma la cosa non era finita lì. Ai primi di settembre sempre i Carabinieri hanno arrestato di nuovo il sessantanovenne, questa volta accusato di atti persecutori nei confronti di un uomo residente a Sona e di una donna di Sommacampagna, il nuovo compagno e un’amica della ex compagna. La loro “colpa” era quella di essere ritenuti i colpevoli della fine della sua relazione.

Scaduto il provvedimento, da gennaio del 2013 fino a pochi giorni fa l’uomo ha continuato a molestare quelle persone con atti violenti e persecutori, con anche minacce, ingiurie, lesioni, inseguimenti, danneggiamento delle vetture private. Atti ai quali facevano seguito numerose denunce.

Ultima aggressione nei confronti della ex qualche giorno fa, e questa volta ne è rimasta vittima anche la figlia che hanno avuto assieme, di dieci anni, alla quale l’uomo ha morsicato una gamba nel momento in cui la piccola è intervenuta per difendere la madre.

Ora il Magistrato incaricato della vicenda ha emesso un provvedimento di arresti domiciliari a Catanzaro, in maniera da mettere un pò di distanza tra l’uomo e la sua ex, oggetto continuo di persecuzioni e aggressioni.

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