Villa Maria a Lugagnano, una storia affascinante che inizia nel XVI secolo, ricostruita in una tesi di laurea

Nel cuore di Lugagnano, frazione sempre più ampia del nostro Comune, si nasconde un gioiello architettonico di grande prestigio che forse i più giovani non conoscono.

Si tratta di Villa Maria, un’enorme abitazione situata in via XXVI aprile, proprio nel centro del paese. Ammetto di esserci passata davanti molteplici volte, ma inquadrandola sempre e solo come un edificio semi abbandonato e mai restaurato, non le ho mai dato un’occhiata da vicino e non ho mai nemmeno provato la curiosità di conoscerne la storia. Complice una vita frenetica e focalizzata a risolvere i mille problemi che incombono perdiamo di vista quello che dovrebbe esserci più caro. La nostra storia.

Grazie a Nicolò Silvestri ho avuto la possibilità, oltre che al piacere, di scoprire Villa Maria in tutta la sua bellezza. Nicolò ha conseguito a dicembre dello scorso anno la laurea magistrale in architettura compiendo una straordinaria analisi proprio di Villa Maria. Lo abbiamo incontrato e parlando con lui, abbiamo raggiunto una consapevolezza maggiore di questa meraviglia che arricchisce il nostro territorio.

La piccola chiesa edificata nel 1920 all’interno del cortile. Sopra, Villa Maria in una rara foto di inizio novecento (da “Fregole de Storia”). Alle spalle dell’edificio si vede il campanile della vecchia chiesa di Lugagnano, non più esistente.

Ciao Nicolò, intanto congratulazioni per il risultato ottenuto e grazie per aver accettato di incontrarci! Raccontaci come è nato il progetto su Villa Maria.

Fin da piccolo ho sempre provato interesse per questo edificio e con il tempo me ne sono appassionato tanto da farne il progetto per la mia tesi. Questa grande casa, semi abbandonata, mi ha sempre incuriosito e scoprirla è stato fantastico!

Spiegaci in cosa consiste il tuo progetto.

Per non dilungarmi molto vi posso dire che al termine della laurea magistrale in architettura dovevo realizzare un’analisi e una verosimile ipotesi di riuso per un edificio storico, di conseguenza non potevo non scegliere Villa Maria. Quello che non sapevo inizialmente era quanto poi mi avrebbe catturato e incuriosito la storia non solo della villa in sé, ma anche delle famiglie che vi hanno abitato.

Raccontaci pure.

Dovete sapere che per realizzare la mia tesi ho impiegato circa un anno tra ricerche, approfondimenti e la stesura in sé, che prevede non solo la parte scritta, ma anche tutta una parte di tavole in scala che riproducono l’edificio come è ora, come poteva essere stato un tempo e come potrebbe essere un giorno. Per cominciare ho iniziato con il conoscere la storia del mio paese, o meglio nello specifico la zona in cui sorge la villa. Ho consultato l’archivio di stato di Verona e di Venezia e, a dirvi la sincera verità, ho trascorso non so quante ore a leggere volumi in merito alla storia di Lugagnano situato nella “splendida campagna della città di Verona”. I manoscritti non riportano una data precisa in cui la villa possa essere stata edificata, ma a mio parere credo possa trattarsi del XVI o XVII secolo. I primi proprietari di cui si conosce il nome sono i componenti della famiglia Ferrante intorno al 1700. Notizie più certe e documentate si hanno solo a partire dal 1901 quando la villa venne acquistata da Gugliemo Merchiori, il quale ne fece la sua dimora di campagna a cui annessi vi erano le coltivazioni di alberi da frutto. Guglielmo ebbe solo una figlia femmina, Maria, a cui venne intitolato l’edificio stesso. Maria si sposò ed ebbe dei figli la cui progenie è attualmente proprietaria della villa. Si tratta del noto avvocato Innocenti il quale abitò a Lugagnano fino al 1970 circa per poi spostarsi in centro città, più comodo per svolgere la sua attività. Da allora Villa Maria rimane disabitata, solo un custode, un simpatico pensionato di nome Aldo, se ne prende cura a nome della famiglia Innocenti.

Villa Maria dall’alto e, sullo sfondo, la chiesa di Lugagnano.

Come è strutturata la villa in sé? Ha subito dei cambiamenti nel corso degli anni?

Villa Maria non è sempre stata così come possiamo vederla ora. Quando il signor Merchiori l’acquistò nel 1901 l’edificio era sicuramente più piccolo composto solo dalla parte centrale, la parte nobile, dove la famiglia risiedeva. Col tempo Guglielmo allargò la villa aggiungendo porzioni all’esistente e facendo costruire dei nuovi edifici per la lavorazione dei prodotti agricoli, ne approfittò anche per dedicare l’intero complesso alla sua unica figlia, Maria. Nel 1920 venne inoltre edificata una piccola chiesa all’interno del cortile. Sul retro della villa, che da fuori non è possibile vedere, si estende anche tutto il parco, dove un tempo sorgevano le coltivazioni della famiglia Merchiori. Tutti gli interventi compiuti negli anni da Guglielmo sono stati meticolosamente segnati su registri che ho avuto il privilegio di consultare per capire meglio l’evoluzione della costruzione della villa. In merito a questo, un grosso intervento di restauro venne fatto nel 1913, forse proprio in occasione del matrimonio della figlia Maria.

Come è proseguito il tuo progetto?

La seconda parte del progetto consisteva nell’analizzare la struttura in sé e proporre eventuali restauri per riportare in vita un edificio sicuramente vecchio, ma nemmeno da demolire. Alcune parti, come ad esempio i muri portanti, sono ancora oggi ben solidi e sicuri. Il passaggio più complicato è stato ricostruire storicamente la villa come si presentava in passato, per poi proporla come progetto vero e proprio. Assieme ad un amico abbiamo realizzato circa 3000 foto per riprodurre i due prospetti di maggiore interesse, ovvero il lato che si affaccia sulla strada principale di Lugagnano e il lato che guarda il cortile interno. In seguito ho eseguito dei campionamenti degli intonaci per capire la colorazione che le facciate possano aver avuto in passato. Il risultato a cui sono giunto mi rende molto fiero del mio lavoro.

Lo scopo finale della tua tesi è quello di far rinascere la struttura per ricavarne qualcos’altro. Qual è la tua idea quindi?

La mia ipotesi di riuso della villa è quello di edificare al suo interno 12 appartamenti abitabili. All’interno dell’immenso parco avrei dedicato una porzione al parcheggio per i residenti degli appartamenti, così da non dover lasciare la propria auto sulla strada principale al centro di Lugagnano. Villa Maria è sicuramente un posto affascinante e che di recente è stata aperta anche alle scuole così da poter mostrare anche ai più piccoli i tesori che la villa, e il nostro territorio in generale, sono in grado di regalarci ad ogni angolo.

Nata a Bussolengo il 4 aprile 1994, risiede a Lugagnano. Infermiera di Pronto Soccorso alla Clinica Pederzoli di Peschiera del Garda, collabora con Il Baco da Seta dalla primavera del 2013.