Vent’anni a Lugagnano: Lo studio dentistico Castellani festeggia un anniversario importante

Lo studio medico dentistico Castellani di Lugagnano compie vent’anni, un anniversario sicuramente importante che merita di essere celebrato.

L’ambulatorio si occupa di odontoiatria, estetica dentale, implantologia e prevenzione dei disturbi dentali e gengivali, con metodi all’avanguardia e strumentazione adeguata e moderna. Per l’occasione siamo andati a conoscere meglio il dottor Marco Castellani (nella foto di Mario Pachera) ed il suo staff.

Vent’anni di servizio sono un bel traguardo dottore, ha intenzione di festeggiare in modo particolare? “Francamente no, nessun festeggiamento particolare. Ci ho anche pensato, magari con un viaggio aziendale o una grande festa, ma nella realtà dei fatti il mio staff non è molto numerosorisponde il dott. Castellani, con tono ironico -. Ci limiteremo a una bella cena tra noi e continueremo a lavorare con la serietà che ci contraddistingue. Il rapporto di fiducia tra paziente e dentista è assolutamente necessario in un ambulatorio odontoiatrico, dove la qualità del lavoro non si percepisce nell’immediato ma a distanza di qualche anno e non è di certo un sacchettino di confetti che instaura questo tipo di legame”.

Mi racconta la storia dello studio? “Appena laureato ho iniziato a collaborare in questo studio, che all’epoca era del dottor Massimo Recchia. Tre anni dopo ho accettato l’offerta di acquisire l’attività. Da allora gestisco lo studio in autonomia. La mia assistente alla poltrona, Lorena Adami, nativa di Lugagnano, festeggia con me questo traguardo”. A questo punto interviene nel racconto anche la signora Adami: “Esatto, anche io sono qui da sempre e aggiungo che, dopo qualche anno da quel luglio del 2003, Marco ha acquistato anche lo studio di Sandrà, senza costringere i pazienti della zona ad arrivare fino a Lugagnano”.

Quali sono i servizi che offrite ai pazienti? “Tutto! E credo di essere l’unico professionista nella zona che si avvale della sedazione cosciente per rilassare i pazienti così tranquillizzo subito anche chi ha la fobia dei dentistirisponde divertito il dottore -. Mi avvalgo della tecnologia digitale CAD/CAM per progettare, pianificare e realizzare le protesi dentarie senza ricorrere alle impronte tradizionali e da circa cinque anni ci siamo dotati della TAC 3D qui in ambulatorio. Inoltre, eseguo terapie laser e mi occupo di chirurgia rigenerativa, dagli impianti più semplici a quelli più complessi. Eseguo anche la chirurgia guidata. Per l’ortodonzia, poi, mi avvalgo di un collaboratore esterno”.

Qual è la preparazione necessaria per gestire uno studio così all’avanguardia? Immagino che ci siano continui corsi da seguire. “Ho fatto la scuola superiore di odontotecnico, quindi tre anni di medicina e poi sono entrato in odontoiatria e, concluso l’iter di studio, ho iniziato subito a lavorare come collaboratore fino a quando ho aperto lo studio. Chiaramente, in campo medico la formazione è continua ed imprescindibile. Dipende sempre anche dall’interesse specifico. Io, ad esempio, trovo interessantissimi e utilissimi i corsi sui cadaveri”.

A questo punto interrompo il dottore convinta di aver capito male o che stesse di nuovo ironizzando. “No no, è proprio così ribadisce -. Si lavora sui corpi donati alla scienza che non sono conservati in formalina, quindi non rigidi, cosa che li renderebbe inutilizzabili. E’ proprio come lavorare sul paziente e per imparare è sicuramente il metodo migliore. Ovviamente è tutto fatto in modo etico e legale. Proprio a Verona ha sede l’unica società di tutto il nord Italia che cede i pezzi anatomici alle ditte che organizzano i corsi per gli specialisti di più settori medici. Ci sono poi tutta una serie di altri corsi che seguo regolarmente per mantenere il livello di preparazione sempre al massimo”.

Quanto è stato penalizzante il Covid per la sua attività? “All’inizio della pandemia sono stato uno dei primi, se non il primo, tra i miei colleghi a chiudere lo studio. Avevo troppa paura, era una situazione angosciante. Certo, era una chiusura che pensavo sarebbe durata poco, ed invece è stato l’inizio di una rivoluzione nel nostro modo di lavorare. Abbiamo chiuso a marzo e riaperto a maggio con tutti i protocolli necessari. E’ stato duro riprendere in quelle condizioni, con tutte le regole di igienizzazione, disinfezione e sterilizzazione. Spruzzavamo tanto di quell’alcool nebulizzato nell’ambiente che alla sera si arrivava a casa ubriachi. Per fortuna il lavoro non è mai mancato, anzi, e con tanta fatica e turni di lavoro pesanti ci siamo rimessi in pari anche con quegli interventi che si erano accavallati lungo le varie ondate di pandemia. Non è stato mai semplice, per dire fino a qualche mese fa dovevamo spostare anche cinque appuntamenti in un giorno perché i pazienti risultavano positivi al Covid”.

Sul tema interviene anche l’assistente Lorena Adami: “Ci siamo salvati. Tutto sommato abbiamo ripreso in maniera importante da subito, seppur con tempi più ampi proprio per seguire i protocolli di cui parlava Marco. Abbiamo sempre lavorato tantissimo, paradossalmente più dopo il Covid che prima. Probabilmente perché infondiamo fiducia nei nostri pazienti, anche in quelli più preoccupati dal contagio. E questa è per noi una fiducia fondamentale, che ci siamo conquistati in vent’anni di professionalità e attenzione al paziente”.

Dottor Castellani, qual è il suo bacino d’utenza? “Oltre a tutto il Comune di Sona, ho molti clienti tra Verona, soprattutto zona stadio e San Massimo, Caselle e Sommacampagna, Bussolengo, Castelnuovo e, ovviamente, avendo lo studio anche a Sandrà, qualche paziente arriva da là”.

Per chiudere, un commento su Lugagnano? Ha mai pensato di trasferirsi qui, non fosse altro che per la comodità di stare vicino allo studio? “Le mie origini sono di Negrar ma vivo a Peschiera, il tragitto casa lavoro non mi pesa e ho un grande amore per il lago quindi per ora non ho mai avuto intenzione di trasferirmi, però se a Lugagnano faranno una piazza ci farò un pensiero – risponde con la solita ironia il dott. Castellani -. Scherzi a parte, se il mio studio è ancora qui dopo vent’anni è perché a Lugagnano si sta bene ed è possibile lavorare con serenità. Forse non è il paese architettonicamente migliore per viverci, ma è ricco di una preziosa rete sociale, è accogliente e vivace. Aspetti che, in fondo, sono tra le cose importanti della vita”.

Nata il 29 gennaio del 1976, parte attiva da sempre nella comunità di Lugagnano, con una breve interruzione per trasferimento a Decimomannu vicino a Cagliari. Ha conseguito la maturità scientifica presso il liceo Galileo Galilei a Verona e attualmente è impiegata in un’Agenzia di Assicurazioni. Sposata e madre di due figli, trova sempre il tempo per dedicarsi alla sua passione, la lettura.