La chiesa parrocchiale di Sona, dedicata alla Visitazione della Beata Vergine Maria a Santa Elisabetta, è anzitutto il cuore della religiosità dei fedeli di Sona. Ma è anche, per tutti, l’elemento di maggiore spicco del paesaggio, sia per quanto riguarda la collina, sia per la piazza del paese.
Fu inaugurata il 22 settembre 1743 (come si evince da una lapide posta su una parete esterna), dopo aver ristrutturato in stile neoclassico un precedente edificio risalente al ‘500. Negli anni ’60 del secolo scorso fu realizzato un altro rifacimento, che ingrandì la chiesa grazie all’inserimento di un nuovo transetto. All’interno sono molti i quadri, le statue, gli scorci architettonici degni di interesse.
Diciamo la verità: è un monumento ricco di storia, ma non è che essa sia molto conosciuta. Ecco perché è imperdibile la serata di venerdì 15 settembre alla ore 20,30 in chiesa.
In occasione del 280° anniversario della consacrazione del tempio, la parrocchia organizzerà un evento di grande portata culturale, durante il quale alcuni studiosi parleranno della storia e dell’arte che hanno caratterizzato la chiesa nello scorrere di questi secoli.
Interverranno come relatori don Antonio Scattolini, delegato vescovile per la pastorale con l’arte, e la professoressa Renata Semizzi, esperta di storia dell’arte. Non mancheranno gli intermezzi musicali, sempre graditi in serate come queste, eseguiti dalle esperte mani dell’arpista Chiara Isepato. Un ulteriore segno di vivacità, l’organizzazione di questa conferenza, della comunità di Sona dopo la lusinghiera partecipazione alla sagra patronale.
Nella foto sopra, la chiesa parrocchiale di Sona in una rara cartolina del 1918.