Un cittadino di Sona scrive al Baco per segnalare la concomitanza di due situazioni mettono a rischio la qualità della vita a Sona capoluogo.
So bene che “giornalisticamente” parlando trattare due argomenti assieme è un obbrobbrio ma qui in Val di Sona negli ultimi giorni sembra veramente di essere tra due fuochi.
Da una parte sono ricomparsi i miasmi di prodotti petroliferi che rendono l’aria irrespirabile (strano che siano ricomparsi dopoche si è disciolto il comitato CieloTerra… pensavamo di avercela fatta…), dall’altra non passa giorno che una o più abitazioni della zona vengano derubate da ladri sempre più tracotanti, spesso durante le ore pomeridiane o addirittura con i padroni presenti in casa.
Possiamo chiamare l’aribandus?
Simone Bertin