Avete fatto la lista dei buoni propositi per il 2023? Da domani si comincia. Avete deciso che quest’anno vi iscriverete in palestra, smettete di fumare, andrete a letto presto, inizierete il corso di ginnastica posturale per il mal di schiena, vi sbarazzerete di tutte quelle cose che non servono più: libri mai letti, vestiti malconci e fidanzate che ormai avete solo per abitudine.
Quanto è soddisfacente avere questa lista? Insomma, da domani è tutta un’altra storia, finalmente cambia l’anno e si può ricominciare più carichi, concentrati e pronti a dare il massimo. Davvero complimenti per la vostra ricchissima lista dei buoni propositi!
Il problema però è che la maggior parte delle cose che avete scritto probabilmente non si realizzerà. Lo so, è una pessima notizia. Ma c’è un motivo. Viviamo di abitudini, di cose che sappiamo fare, di certezze e di equilibri. Iniziare qualcosa di nuovo, così da zero, il primo di gennaio, scombussolerebbe anche il più zen dei guru orientali.
E poi viviamo con questa faccenda del “dovere”: devo smettere di fumare, devo andare in palestra, devo iscrivermi a un corso di arti marziali se no mi viene la pancia, devo leggere più libri altrimenti mi rimbambisco e via dicendo. Che pesantezza questo verbo servile, eppure sono cose che ci mettiamo in testa noi, non ce l’ha ordinato il medico o qualche divinità che adoriamo.
E’ tutto nelle nostre mani e questa storia del dovere di certo non aiuta, non motiva e non ci dà la giusta carica, sembra di avere gialla nota sul registro. Basterebbe provare a modificare verbo, usando voglio. Eh, così cambia tutto: voglio smettere di fumare, voglio leggere di più, voglio iscrivermi a yoga così mi passa il mal di schiena. Molto più efficace e responsabilizzante.
Quindi da domani come primo buon proposito: cambiare verbo, usare più “voglio” e meno “devo” (a meno che non si tratti della pastiglia per la pressione, che dovete prendere). Sarà strano all’inizio, vi suonerà male, ma come a tutto ci farete l’abitudine. Già con questo piccolo stratagemma la probabilità che i buoni propositi del prossimo anno si realizzeranno aumenta.
E’ bene considerare che 2023 poi conta addirittura 52 lunedì (vabbè, come quasi tutti gli anni) e quindi potrebbe capitare che per tutte le precedenti 52 domeniche diciate: voglio smettere di fumare, ma da domani. Eccola lì la fregatura. Poveri domani, poveri lunedì, sovraccaricati di così tante responsabilità. Tuttalpiù nel giorno percentualmente più stramaledetto della settimana. Infattibile.
E’ un piano che porta al fallimento, un autogol pazzesco. Chi inizierebbe mai qualcosa in questo giorno, dopo il weekend, le bisbocce, le passeggiate in montagna e i pranzi dalle nonne? E’ necessario cambiare giorno.
Ognuno scelga il proprio, vanno bene tutti. Smettiamola con questa faccenda del lunedì: viva il giovedì! O viva il martedì, il sabato, va benissimo qualsiasi cosa! E se avete scelto il sabato siete davvero fortissimi, perché con i buoni propositi potrete iniziare addirittura l’anno prima, che dico, oggi!
Non fate i pigri, suvvia. Un piccolo buon proposito potete già organizzarlo, è tutto tempo risparmiato. O volete fare i pecoroni? Pensateci voi, intanto buon ultimo dell’anno. Da domani è tutta un’altra musica.