Un unico parroco per San Giorgio in Salici e Sona? La notizia preoccupa i fedeli

Impossibile non notare la concitazione che si è venuta a creare nelle ultime settimane a San Giorgio in Salici. Il motivo? Si vocifera che a breve, più precisamente dal mese di settembre, la parrocchia perderà il suo punto di riferimento religioso, padre Giampaolo Mortaro (nella foto di Mario Pachera).

Ma se questo rientra in un iter prestabilito, in quanto il padre missionario tra quattro mesi vede concludersi il suo mandato canonico iniziato nel 2015, quello che lascia attoniti è l’arrivo di una notizia alquanto inaspettata.

Parrebbe infatti che la Diocesi di Verona abbia in serbo un vero e proprio cambiamento che coinvolgerebbe le parrocchie di San Giorgio e Sona. Dovendo fare i conti, purtroppo, con l’evidente calo delle vocazioni, si è preso in considerazione l’idea, sempre più verosimile, di nominare un unico parroco, che risiederebbe nel capoluogo, per entrambe le parrocchie.

Non diminuiscono solo i credenti, infatti, ma anche coloro che scelgono di diventare sacerdoti, e ciò comporta la necessità di mettere insieme le parrocchie vicine, cosa già in atto altrove nel veronese. Lo scenario proposto coinvolgerebbe anche Sona, quindi, in quanto don Giorgio Zampini, parroco del paese, potrebbe essere trasferito. Ma se i sacerdoti diminuiscono, raddoppiano le incertezze tra i fedeli.

Come potrà un unico parroco far fronte a tutte le incombenze? Se è vero che San Giorgio in Salici non è una frazione così popolata, è pur vero che le attività in essere sono molteplici. Ad essere allarmati, quindi, non sono solo i credenti a cui mancherà la presenza fisica e spirituale del sacerdote a cui sono da sempre abituati, ma anche tutti coloro che collaborano con padre Giampaolo.

Preoccupate sono infatti le catechiste a cui verrà meno una figura di riferimento, gli educatori ed i ragazzi che, assieme a padre Mortaro, si prendono cura delle figure più fragili della comunità, gli adolescenti, ed i genitori dei ragazzini della scuola primaria con cui il sacerdote ha iniziato un percorso di crescita spirituale.

Sono proprio loro che pochi giorni fa hanno scritto una lettera accorata, indirizzata al Vescovo di Verona, monsignor Giuseppe Zenti, chiedendo di ripensare alla decisione presa e di valutare un’alternativa, per non lasciare San Giorgio senza la figura di un sacerdote.

Dal canto suo padre Giampaolo ha espresso la disponibilità ad allungare il suo mandato fino a data da destinarsi o, almeno, fino al momento in cui il nuovo sacerdote si sarà ben inserito nel nuovo contesto parrocchiale.

Nasce il 28 febbraio 1985 e risiede a San Giorgio in Salici da sempre. Si è laureata in Lingua e Letteratura Moderna e Contemporanea per poter insegnare: ciò che ha sempre sognato. Ora insegna Letteratura e Storia presso l'Istituto Tecnico di Bussolengo. E' sposata con Carlo, un collega di università, e ha due bambini.