Un progetto artistico per dire basta alla guerra: Le “1000 gru” di Marica Fasoli di San Giorgio in Salici

Il 5 maggio abbiamo presentato un progetto che tratta di una storia commovente, una storia vera ed infine una storia d’arte per dire basta alla guerra!”. Con queste parole, Marica Fasoli, nata e cresciuta a San Giorgio in Salici, ha voluto raccontarci il suo nuovo progetto artistico che mira ad impattare non solo artisticamente, ma anche umanamente sulle generazioni contemporanee e del futuro.

Il progetto è intitolato “1000 gru” e prevede la realizzazione di mille origami a forma appunto di gru. L’origami ha origine nella cultura cinese e giapponese ed è legato profondamente alla religione shintuista ovvero, semplificando, alla convinzione che vi sia un ciclo di vita perpetuo e non possa esistere la rinascita senza la distruzione stessa di tutte le cose, e così via fino alla fine dei tempi.

L’origami è considerata un’arte sacra e le varie forme assunte dalla carta simboleggiano un messaggio differente. La gru è un uccello migratore ritenuto in grado di vivere per migliaia di anni e rappresenta nella cultura giapponese la longevità. Viene per questo motivo molto spesso donata come portafortuna.

L’idea di 1000 gru trae ispirazione dalla reale storia di una bambina sopravvissuta agli orrori della bomba di Hiroshima, il suo nome era Sadako Sasaki. Dapprima miracolata per essere sfuggita ai bombardamenti, si ammala gravemente e muore all’età di 11 anni di leucemia o, come era conosciuta allora, la malattia della bomba. Nei suoi ultimi anni di vita si dedica alla realizzazione appunto di 1000 gru, come atto di fede e speranza per la sua guarigione.

Sadako non riuscì mai a completarle, ne realizzò “solo” 644, le altre 356 vennero in seguito realizzate dai suoi amici e dalle persone che le volevano bene. In memoria di Sadako e di tutti i bambini innocenti che hanno perso la vita a causa della bomba atomica è stato dedicato un monumento raffigurante la stessa piccola Sadako che regge in mano una dolce gru.

Marica è un’artista che trova ispirazione per le sue opere nel concetto di iperrealismo, quella dimensione figurativa in cui l’illusione è il mero protagonista del quadro. L’osservatore si trova, di fatto, catturato dalla tridimensionalità dell’immagine e stimolato dall’intangibilità del soggetto stesso. Il progetto “1000 gru” trova la sua essenza nel connubio tra queste due arti: l’origami e l’iperrealismo. Insieme generano forme astratte interpretabili dalla mente di chi esamina l’opera.

Ogni tavola viene numerata e realizzata in maniera diversa dalla precedente e su mille opere nessuna assomiglia ad un’altra. Per diversificarle ulteriormente Marica ha deciso di realizzare alcune tavole con materiali preziosi quali oro e argento. Nasce così l’idea di attribuire le foglie d’argento ad ogni opera numerata con il cinquanta (es: 50, 150, 250…), mentre le foglie d’oro da 22 carati vengono inserite all’interno delle tavole con le centinaia (es: 100, 200, 300…). Questo schema, se così vogliamo definirlo, oltre a rendere l’opera più preziosa dona ad essa anche una particolarità visiva non indifferente. I colori assumono traslucidità e la forma appare ancora più tridimensionale trascinando colui che guarda in mondi diversi.

Al termine del progetto tutti i nomi di coloro che acquisteranno una delle 1000 gru verranno inseriti all’interno di un’opera maestosa che Marica donerà ai proprietari del Museo della Pace situato ad Hiroshima. Un gesto simbolico che verrà offerto a Sadako e a tutte le vittime della catastrofe della bomba atomica.

Infine, ma non meno importante, Marica donerà parte del ricavato alla Fondazione Dynamo Camp, una realtà la cui mission è l’offerta gratuita di programmi di terapia ricreativa per bambini affetti da patologie croniche o che necessitano di cure; insieme a loro accolgono anche le loro famiglie. Marica ha scoperto tale organizzazione ascoltando semplicemente la radio, è rimasta affascinata dall’impegno e dedizione che portano nel loro lavoro e ha assorbito il loro motto di “curare con il sorriso”.

“1000 gru” è un progetto ambizioso e fatto con il cuore. Il messaggio potente è quello di dire tutti insieme: “Basta alle guerre, aiutiamoci e collaboriamo insieme per rendere questo mondo, per noi e per le generazioni che verranno, un mondo diverso, un mondo migliore”.

Per chi fosse interessato a conoscere Marica e il suo progetto può approfondire l’argomento su tutti i canali social dell’artista o sulla pagina web ufficiale di “1000gru” (www.1000gru.it).

Nata a Bussolengo il 4 aprile 1994, risiede a Lugagnano. Infermiera di Pronto Soccorso alla Clinica Pederzoli di Peschiera del Garda, collabora con Il Baco da Seta dalla primavera del 2013.