Un polo ospedaliero unico sul territorio? Il dibattito è aperto

Negli ultimi tempi si è risvegliata l’attenzione sul tema degli ospedali nella nostra ULSS e per quanto riguarda il polo ospedaliero a due gambe (Bussolengo e Villafranca) anche molte perplessità. La programmazione della rete degli ospedali per acuti, di comunità o presidi di altro tipo deve rientrare nelle priorità politico/amministrative anche di Sona attraverso la conferenza dei Sindaci.

Attualmente la situazione dei due ospedali che dovrebbero comporre il nuovo polo ospedaliero per acuti a due gambe è: Bussolengo con difficoltà di ampliamento per mancanza di spazi e difficilmente raggiungibile e Villafranca che dopo l’incendio di alcuni anni fa è ancora semichiuso. Bussolengo inoltre è a ridosso di due istituti privati convenzionati (Peschiera e Negrar) che distano pochi km uno dall’altro.

A Bussolengo è stata portata in Consiglio Comunale una mozione a sostegno dell’ospedale “Orlandi” e il relatore ha scomodato addirittura la storia dell’ospedale che parte dal 1300 come luogo di assistenza ai pellegrini. A Villafranca ci saranno altre mozioni a sostegno di Villafranca e cosi sarà per tutti gli altri comuni dove esiste qualche costruzione che assomiglia ad un ospedale.

Riporto alcuni comunicati stampa della Regione Veneto, responsabile della programmazione sull’edilizia ospedaliera:
a) …”oggi solo il continuo rinnovamento tecnologico consente di restare ai vertici europei dell’assistenza e quindi, per garantire ai cittadini il massimo livello nella diagnostica e nelle cure, occorre un rinnovamento tecnologico rapidissimo e molto costoso: è necessario quindi avere una altissima tecnologia in pochissimi centri perché non è possibile dotare tutti i 71 ospedali veneti di apparecchiature sofisticatissime”…..
b) ….”Il Veneto continua a investire nella sanità; ai cittadini non servono ospedali a due passi da casa, ma servizi di emergenza/urgenza efficienti per trasportarli nel più breve tempo possibile in strutture altamente specializzate in cui ricevere la risposta al più alto livello ai loro problemi”….
c) …..”per garantire anche in futuro l’alta qualità esistente nel Veneto, dovremo concentrare le risorse in ospedali iperspecialistici “…..”l’ospedale sotto casa è una comodità ma non una garanzia di qualità”…

Purtroppo, dopo aver espresso queste idee sulla programmazione i responsabili hanno scoperto il polo a due gambe (Bussolengo e Villafranca) che assomiglia di più ad una scelta per accontentare la politica locale dell’ospedale sotto casa che a interventi di alta e illuminata programmazione seguendo il significato delle dichiarazione sopra riportate.

Recentemente è stato inaugurato il nuovo ospedale di Mestre (ULSS 12) e viene descritto come struttura avveniristica e altamente specializzata: credo di poter fare al Sindaco di Sona la proposta di organizzare una trasferta con i consiglieri comunali interessati (regolarmente autofinanziata) per visitare quella struttura e riaprire poi il dibattito nella nostra conferenza dei Sindaci per proporre un polo ospedaliero degno di tale nome.

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