Ed ora eccoci qui, in prossimità della chiusura della rassegna di pittura e disegno allestita a San Giorgio in Salici dagli artisti del nostro territorio che hanno partecipato ai corsi organizzati dall’Università Popolare, eccoci a concludere il ciclo di brevi interviste che abbiamo realizzato con ognuno di loro.
Nei tre precedenti articoli abbiamo intervistato il Maestro Giorgio Mazzurega, un primo gruppo di studenti che espongono a San Giorgio e, successivamente, un secondo gruppo di studenti che espongono sempre a San Giorgio, oltre ad aver brevemente accennato ad alcuni dei parametri con cui si deve valutare dall’esterno l’operato di una Università Popolare.
Senza la pretesa di averli colti tutti, ci preme in questo ultimo intervento (per quest’anno…) ricordare come molti degli artisti presenti alla rassegna possano annoverare opere premiate in concorsi nazionali e allestimenti di mostre in città e luoghi diversi.
Se è vero che lo spirito di una persona si forma anche in base alle sue letture, deve essere vero anche che ogni artista porta con sé, nei luoghi in cui espone i suoi lavori, l’aria che respira assieme alle persone che lavorano con lui. Vogliamo per questo peccare un po’ di presunzione, e pensare che un piccolissimo merito di questi loro successi dipenda anche dall’aria che si respira nei locali della nostra Università.
Per ultimo, prima di lasciare il doveroso spazio agli artisti dei quali non abbiamo ancora pubblicato l’intervista, la validità dei corsi dell’Università Popolare si deve misurare anche dall’interno, sentendo il parere di ha partecipato ai corsi: anche sotto questo aspetto possiamo rendervi conto, pur senza entrare nel merito dei singoli parametri di valutazione richiesti ai corsisti, della grande soddisfazione che essi provano nel frequentare le nostre sale.
Per tutti, uno: è stata posta a coloro che hanno partecipato ai diversi corsi, la seguente domanda: “In una scala da 1 a 10 qual è il vostro grado di soddisfazione rispetto ai corsi che avete frequentato?” Ebbene, la quasi totalità degli intervistati ha espresso un voto che va dall’8 al 10, come dire: quasi perfetta!
Non ci resta quindi, che augurare a tutti gli artisti che hanno partecipato a questa rassegna (che, ricordiamo, chiuderà i battenti questo sabato pomeriggio), di vedere realizzate tutte le loro aspirazioni: avendo avuto la fortuna di averli conosciuti da vicino, siamo convinti che quando questo accadrà il mondo sarà sicuramente migliore.
Sia data ora la parola a Chiara Perini, di Dossobuono (l’artista che ha presentato con maestria la rassegna artistica ai numerosi ospiti che sono intervenuti alla cerimonia di apertura e che ha ribadito come lo spirito di questi corsi sia quello di creare spazi di confronto e non di scontro); Cinzia Bonafini, Maria Trinità Bucaro, Maria Grazia Zenaro e Arlene Pilotti di Bussolengo, Vittoria Baccagini, Graziella Lorenzini, Fabiana Manna, Licia Marconcini, e Nadia Rudari di Lugagnano.
.

CHIARA PERINI
Di cosa ti occupi nella vita di tutti i giorni?
Sono maestra d’infanzia, in una scuola d’infanzia.
Deve essere un lavoro gratificante stare a contatto con i bimbi.
Sì, anche perché i bambini sono artisti da cui imparare.
Come nasce la tua passione per la pittura?
Devo dire che non c’è stato un momento particolare in cui questa mia passione si sia manifestata particolarmente, mi è sempre piaciuto disegnare, fin da quando ero piccola.
Come hai cominciato?
Ho cominciato a dipingere con costanza iscrivendomi ad un corso che si teneva a Verona nel 2007.
Quindi sono ormai più di 10 anni che dipingi; da quanti anni frequenti l’Università Popolare di Sona?
Da 4 anni.
Chi è stato il tuo primo maestro? Hai frequentato scuole ad indirizzo artistico?
Non ho frequentato scuole ad indirizzo artistico, però ho sempre cercato di vivere la mia passione frequentando i corsi organizzati dagli enti e dalle associazioni; il primo corso l’ho frequentato presso la circoscrizione 4 di Verona. La mia prima insegnante, ricordo, è stata la Sig.ra Anna Malapelle.
Tecnicamente, come definiresti la tua pittura?
Mi piace definirla “pittura con taglio fotografico” perché le figure umane che rappresento, spesso, non sono interamente comprese nel dipinto, così come molte volte si vedono nelle foto.
Cosa ti piace dipingere? Quali sono i soggetti che prediligi?
Mi attira molto il genere “figurativo”, in particolare mi piace dipingere le donne, nelle loro molteplici sfaccettature.
Qual è la più grande soddisfazione che hai avuto dalla tua pittura?
Per me non è corretto parlare di una soddisfazione più grande, provo sempre la stessa emozione ogni volta che riesco a mettere su tela quello che ho in mento, quello che mi ha ispirato il soggetto…
C’è qualcosa che vorresti esprimere attraverso i tuoi dipinti?
Mi piacerebbe trasmettere delle emozioni e mi fa molto piacere pensare che, attraverso le immagini che propongo, le persone che le vedono ritrovino esse stesse le proprie emozioni.
C’è qualcosa che hai sognato di dipingere, e non hai ancora potuto realizzare?
Sì, certamente, ma per ora vorrei che rimanesse un segreto.
A chi sei più grata, se così si può dire, per avere la possibilità di esprimerti con i colori?
Per me è sempre stata una gioia dipingere e, se si può dire, sono grata a me stessa, per essere riuscita a seguire la mia passione e, nonostante qualche difficoltà, di averci sempre investito.
Qual é il pittore/la corrente pittorica che preferisci?
Amo molto il “Realismo”, pittori come Tamara del Lemptitka (artista russa del ‘900). Jack Vettriano (pittore scozzese di origini italiane) e Hedward Hopper (pittore statunitense diventato famoso per i suoi “ritratti della solitudine” ispirati dalla vita americana contemporanea) mi affascinano.
I tuoi prossimi progetti artistici?
Uno dei miei prossimi obiettivi è quello di cimentarmi con un paesaggio, è un soggetto che non ho mai provato a dipingere.
Dove potremmo vedere i tuoi quadri? Hai mostre in itinere?
Per ora a casa mia, domani… chissà… Però i miei lavori possono sempre essere trovati anche sul mio sito https://chiaraperini.jimdo.com/ che vi invito volentieri a visitare.
Quando parteciperai a una nuova rassegna, ci terrai informati, giusto?
Senza dubbio
Un’ultima domanda che, se vogliamo, esce un po’ dal mondo dell’arte: che cosa è troppo serio per te per scherzarci su?
I nomi… i nomi delle persone… secondo me non devono mai essere storpiati. Personalmente detesto essere chiamata “Chiaretta”.
.

CINZIA BONAFINI
Di cosa ti occupi nella vita di tutti i giorni?
Sono impiegata in uno studio professionale che si occupa di consulenza fiscale e contabilità.
Come nasce la tua passione per la pittura?
Il mio desiderio di dipingere risale ai tempi della scuola media, in particolare ricordo il mio Professore che ci faceva copiare quadri di artisti famosi.
Quando hai cominciato a dipingere?
Sono all’inizio, ho cominciato in ottobre del 2017 iscrivendomi a questo corso.
Quello che stai facendo sta corrispondendo alle tue aspettative?
Sì, abbastanza, sto imparando un po’ alla volta…
Tecnicamente, come definiresti la tua pittura?
Questa è una domanda a cui è semplice dare una risposta: la mia è la tecnica della recluta…
Ossia?
Sono “alle prime armi”! credo di non aver ancora avuto il tempo per definire un mio proprio modo di esprimermi con i colori.
Cosa ti piace dipingere? Quali sono i soggetti che prediligi?
Finora ho realizzato un solo dipinto: un Fiore di Loto; per il momento seguo le indicazioni che mi dà il maestro e riproduco le immagini che mi vengono proposte come materia di insegnamento.
Qual è la più grande soddisfazione che hai avuto dalla tua pittura?
La mia più grande soddisfazione è stata di guardare il mio dipinto e, incredibilmente, accorgermi che mi piace!
C’è qualcosa che vorresti esprimere attraverso i tuoi dipinti?
Sì, la semplicità!
A chi sei più grata, se così si può dire, per avere la possibilità di esprimerti con i colori?
A una cara amica che mi ha spinto a iscrivermi al corso.
Qual é il pittore/la corrente pittorica che preferisci?
Sicuramente mi attraggono gli impressionisti, fra tutti mi piacciono molto i quadri di V. Willem van Gogh (l’artista olandese famoso anche per le sue ultime opere realizzate a Auvers-Sur-Oise, che definire indimenticabili è riduttivo – Iris – La notte stellata – Ramo di mandorlo fiorito… e del quale si è recentemente conclusa una bellissima mostra multimediale al Palazzo della Gran Guardia a Verona).
I tuoi prossimi progetti artistici?
Come ti dicevo è da poco tempo che dipingo e quindi i miei progetti sono molto “nell’immediato”. Vorrei tanto provare a dipingere una figura femminile ritraendola di schiena, spero tanto che Giorgio mi dia questa opportunità e mi aiuti nel mio progetto.
Dove potremmo vedere i tuoi quadri? Hai mostre in itinere?
Per ora non ho in programma di partecipare a nessuna rassegna, credo che sia ancora troppo presto per misurarmi con un pubblico, ma il mio unico (per ora) dipinto lo conservo con cura… a casa! magari un giorno, vedremo…
Un’ultima domanda: che cosa è troppo serio per te per scherzarci su?
“Lo star bene con le persone…”.
Se interpretiamo correttamente, intendi dire che lo scherzo non deve mai giungere al punto di minare le relazioni fra le persone, chi vuole scherzare lo può fare sempre a condizione che si fermi “in tempo” per non correre il rischio di arrivare al “punto di non ritorno”. Non lo nascondo, è anche per me, una difficoltà.
.

ARLENE PILOTTI
Di cosa ti occupi nella vita di tutti i giorni?
Sono casalinga.
Come nasce la tua passione per la pittura?
Ho provato interesse al disegno fin dall’infanzia.
Ricordo che quando ero bambina, coloravo anche per terra, lungo la strada che mi riportava a casa da scuola. Usavo i gessetti colorati che a quel tempo si trovavano facilmente…
Quando hai cominciato?
6 mesi fa.
Chi è stato il tuo primo maestro? Hai frequentato scuole ad indirizzo artistico?
Giorgio Mazzurega.
Tecnicamente, come definiresti la tua pittura?
Questa è una domanda semplice a cui dare una risposta, la mia è la pittura di un principiante.
Cosa ti piace dipingere? Quali sono i soggetti che prediligi?
La natura, nelle sue diverse forme e colori.
Qual è la più grande soddisfazione che hai avuto dalla tua pittura?
Finire il mio primo quadro!
C’è qualcosa che vorresti esprimere attraverso i tuoi dipinti?
Calma ed emozioni.
A chi sei più grata, se così si può dire, per avere la possibilità di esprimerti con i colori?
A me stessa, sono contenta di aver partecipato a questi corsi.
Qual é il pittore/la corrente pittorica che preferisci?
Caravaggio (autore nato a Milano nel 1571, dalla vita burrascosa e finita tragicamente, autore di un profondo rinnovamento della tecnica pittorica caratterizzata dal naturalismo dei suoi soggetti, dall’ambientazione realistica e dall’uso personalissimo della luce e dell’ombra. ndr)
I tuoi prossimi progetti artistici?
Voglio cimentarmi con la realizzazione di un Quadro materico (la pittura materica, nata nei primi anni Cinquanta del Novecento, si avvale, accanto ai colori tradizionali o al loro posto, dell’uso di materiali diversi, quali legni, sostanze plastiche, tele di sacco e stracci variamente lacerati, carte incollate e stratificate, spessori di colore, cortecce, impasti gessosi, ecc. è una forma d’arte, quindi, che conferisce un ruolo attivo e autonomo alla corporeità di questi componenti, contribuendo in tal modo a mutare profondamente la concezione tradizionale del quadro come rappresentazione bidimensionale).
Cosa è troppo serio per te per scherzarci su?
Sulla salute, è troppo importante perché vi si possa scherzare sopra.
.

VITTORIA BACCAGINI
Di cosa ti occupi nella vita di tutti i giorni?
Sono impiegata in una ditta che commercializza prodotti sportivi e, nel tempo libero, mi dedico ai miei hobby, tra i quali ci sono anche il disegno e la pittura.
Quando hai cominciato a dipingere?
Una decina di anni fa ho iniziato a seguire un corso di acquerello. Trovo molto affascinante il risultato della fusione tra acqua e pigmento. Devo dire che l’acquerello è sempre stata la mia passione.
Da quanti anni frequenti l’Università popolare di Sona?
Questo è il mio secondo anno. Lo scorso anno ho frequentato il corso di disegno e quest’anno sto seguendo il corso di pittura acrilica. Il maestro di entrambi i corsi è Giorgio Mazzurega.
Tecnicamente, come definiresti la tua pittura?
Sono decisamente una principiante che ha bisogno continuo di suggerimenti, aiuto e consigli del maestro. Ho moltissimo da imparare ma la passione rende i momenti che dedico alla pittura attimi di libertà.
Cosa ti piace dipingere? Quali sono i soggetti che prediligi?
Trovo difficile rispondere a questa domanda visto che, fino ad ora, ho dipinto solo due quadri.
“Papaveri” nel primo e “Donna con ombrello” nel secondo.
Qual è la più grande soddisfazione che hai avuto dalla tua pittura?
Alla fine di ogni sessione faccio una foto al mio quadro. Quando guardo le foto, partendo dalla tela intonsa della prima lezione fino ad oggi, mi emoziono e trovo difficile credere di essere io l’autrice.
C’è qualcosa che vorresti esprimere attraverso i tuoi dipinti?
Anche se si tratta di soggetti copiati mi piacerebbe che trasparisse anche qualcosa di me.
C’è qualcosa che hai sognato di dipingere, e non hai ancora potuto realizzare?
Come ho già detto sono all’inizio e quindi nella mia mente ci sono tantissimi soggetti che mi piacerebbe portare sulla tela.
A chi sei più grata, se così si può dire, per avere la possibilità di esprimerti con i colori?
La mia gratitudine va sicuramente alla mia insegnante di acquerello e al mio attuale maestro Giorgio Mazzurega.
Qual é il pittore/la corrente pittorica che preferisci?
Il periodo impressionista è sicuramente quello che amo di più. Ogni mostra mi regala nuove emozioni, tante idee e motivazioni per continuare a dipingere.
.

MARIA TRINITA’ BUCARO
Di cosa ti occupi nella vita di tutti i giorni?
Faccio la mamma a tempo pieno!
Come nasce la tua passione per la pittura?
Ho sempre desiderato dipingere, anche se solo da qualche mese ho iniziato a prendere in mano i pennelli.
Quando hai cominciato?
Nell’ottobre del 2017.
Da quanti anni frequenti l’Università Popolare di Sona?
Questo è il terzo anno.
Chi è stato il tuo primo maestro? Hai frequentato scuole ad indirizzo artistico?
Non ho mai frequentato scuole ad indirizzo artistico, il mio primo e finora unico maestro è stato Giorgio Mazzurega, l’insegnante dei corsi proposti dall’Università Popolare.
Tecnicamente, come definiresti la tua pittura?
Per me è troppo presto per rispondere a questa domanda, sto ancora studiando.
Cosa ti piace dipingere? Quali sono i soggetti che prediligi?
Mi attirano tantissimo i volti, con le loro molteplici espressioni…
Qual è la più grande soddisfazione che hai avuto dalla tua pittura?
Sono molto soddisfatta quando riesco a finire il dipinto come lo avevo pensato.
C’è qualcosa che vorresti esprimere attraverso i tuoi dipinti?
Anche questa domanda credo che, per me, sia ancora prematura, è ancora troppo presto per dirlo.
C’è qualcosa che hai sognato di dipingere, e non hai ancora fatto?
No, devo prima perfezionarmi.
A chi sei più grata, se così si può dire, per avere la possibilità di esprimerti con i colori?
Al mio maestro, che ci sta seguendo con molta passione e pazienza…
Che cosa è troppo serio per te per scherzarci su?
Niente. Bisogna prendere la vita come uno scherzo, su tutto si può scherzare, nei giusti limiti.
.

GRAZIELLA LORENZINI
Di cosa ti occupi nella vita di tutti i giorni?
Come lavoro ho un’azienda di materiale per impianti TV e satellitari ed elettronici in genere.
Pratico REIKI (un particolare tipo di “metodo di riequilibrio energetico” della tradizione giapponese che viene praticato per ripristinare la salute e indurre rilassamento e benessere – ndr) e curo molto la mia crescita personale.
Come nasce la tua passione per la pittura?
Dal desiderio imminente di mettere sulla tela le immagini che si formano nella mia mente e dalla voglia di “mettere in moto”, dare sfogo alla mia creatività.
Quando hai cominciato a dipingere?
Ho iniziato circa due anni fa.
Da quanti anni frequenti l’Università Popolare di Sona?
Per quanto riguarda la pittura, praticamente ho iniziato i miei corsi con l’Università Popolare che però frequento, per altre materie da molti anni.
Chi è stato il tuo primo maestro? Hai frequentato scuole ad indirizzo artistico?
Prima di Giorgio, che ho conosciuto in questi anni, non ho mai frequentato scuole ad indirizzo artistico.
Tecnicamente, come definiresti la tua pittura?
Credo che sia ancora presto per dare una definizione tecnica alla mia pittura, sto ancora imparando. È un mondo in cui solo ora comincio ad addentrarmi.
Cosa ti piace dipingere? Quali sono i soggetti che prediligi?
Per ora mi limito a seguire le indicazioni del mio maestro, per acquisire il più possibile le nozioni “tecniche” di base, riproduco il più fedelmente possibile i soggetti che mi suggerisce il maestro.
Qual è la più grande soddisfazione che hai avuto dalla tua pittura?
Il momento più bello che ho vissuto è stato il momento in cui ho terminato il mio primo quadro, ho provato una grande soddisfazione personale.
C’è qualcosa che vorresti esprimere attraverso i tuoi dipinti?
Credo che il disegno e la pittura siano strumenti molto importanti per esprimere il proprio “mondo interiore”.
C’è qualcosa che hai sognato di dipingere, e non hai ancora fatto?
Sogno di dipingere le immagini che visualizzo quando pratico la meditazione…
A chi sei più grata, se così si può dire, per avere la possibilità di esprimerti con i colori?
Alla mia voglia di mettermi in gioco, sono contenta di provare sempre a superare i miei limiti.
Qual é il pittore/la corrente pittorica che preferisci?
Amo l’arte che mi trasmette emozioni.
I tuoi prossimi progetti artistici?
Se devo essere sincera i miei prossimi progetti artistici sono… molti! Desidero impara a lavorare con tecniche diverse, imparare il Caviardage (metodo di scrittura poetica che aiuta a scrivere poesie e pensieri attraverso un processo ben definito ed un gran numero di tecniche e strategie, non partendo da una “pagina bianca” ma da testi già scritti, come potrebbero essere articoli di giornale, brani tratti da pagine di vecchi libri, ecc. ndr)… e anche lavorare il legno, è un materiale che mi piace molto.
Che cosa è troppo serio per te per scherzarci su?
Credo che la vita vada presa con un sorriso, pratico lo “Yoga della risata” e credo che tutto possa essere preso sia in maniera seria e sia in modo scherzoso. Penso sempre a R. Baudler che riteneva che, cito testualmente: “Se siete seri siete bloccati. L’umorismo è la via più rapida per invertire questo processo. Se potete ridere di una cosa potete anche cambiarla”.
.

FABIANA MANNA
Di cosa ti occupi nella vita di tutti i giorni?
Attualmente sono pensionata.
Come nasce la tua passione per la pittura?
Da piccoli disegni che facevo quando andavo a scuola.
Quando hai cominciato?
Ho iniziato a dipingere 17 anni fa, quando ero a casa dal lavoro per la maternità del mio terzo figlio; in quel momento ho frequentato i miei primi due anni dell’Università Popolare.
Da quanti anni frequenti l’Università popolare di Sona?
In tutto, quattro anni.
Chi è stato il tuo primo maestro? Hai frequentato scuole ad indirizzo artistico?
Il primo maestro che ho avuto all’Università Popolare è stato Elvio Campi, prima di lui non ho frequentato nessun’altra scuola ad indirizzo artistico.

Tecnicamente, come definiresti la tua pittura?
Uso colori ad olio, ma mi sono divertita anche a sperimentare tecniche miste, sempre su tela.
Cosa ti piace dipingere? Quali sono i soggetti che prediligi?
Non ho una predilezione particolare, dipingo quello che, di volta in volta, più mi colpisce.
Qual è la più grande soddisfazione che hai avuto dalla tua pittura?
Quando inizio un quadro, mi capita spesso di pensare di non essere in grado di fare ciò che desidererei fare, e allora, poi, provo una grande soddisfazione nasce quando riesco a portare a termine l’opera.
C’è qualcosa che vorresti esprimere attraverso i tuoi dipinti?
Non lo so, in questo momento sto usando colori molto vivaci rispetto ai miei primi quadri, mi piacerebbe riuscire a trasmettere gioia.
C’è qualcosa che hai sognato di dipingere, e non hai ancora fatto?
Sì, ci sono tante cose che vorrei dipingere e, insieme, nulla in particolare.
A chi sei più grata, se così si può dire, per avere la possibilità di esprimerti con i colori?
Prima di tutto, visto che sono pigra, a mio marito che mi sprona a coltivare questa passione e poi al maestro Mazzurega.
Qual é il pittore/la corrente pittorica che preferisci?
Mi piace il surrealismo, ma a seconda del mio stato d’animo guardo con occhi diversi le diverse correnti.
Quando parteciperai a una nuova rassegna, ci terrai informati, giusto?
Certamente!
.

MARIA GRAZIA ZENARO
Di cosa ti occupi nella vita di tutti i giorni?
Sono impiegata in un supermercato, mi occupo di amministrazione e contabilità.
Come nasce la tua passione per la pittura?
È una passione che ho sempre sentito dentro di me, ora che ho figli grandi mi sono iscritta al corso per imparare e per coltivarla.
Quando hai cominciato?
Quest’anno è il mio primo corso di pittura, sono una “esordiente”.
Da quanti anni frequenti l’Università Popolare di Sona?
Da 2 anni; lo scorso anno ho frequentato il corso di disegno e quest’anno sto frequentando il corso di pittura e il corso “Conoscere Verona”.
Sono stai due anni in cui ho imparato tanto emi sono appassionata all’arte e alla pittura.
Chi è stato il tuo primo maestro? Hai frequentato scuole ad indirizzo artistico?
Il mio maestro è sempre stato Giorgio (Mazzurega ndr), prima mi ha insegnato a disegnare e ora mi sta guidando nella pittura.
Tecnicamente, come definiresti la tua pittura?
È difficile per me, darti una risposta a questa domanda visto che sono all’inizio e ho dipinto un solo quadro… ma sicuramente, col tempo anche il mio modo di dipingere assumerà una connotazione specifica. Ti aspetto fra qualche anno, così, magari potrò essere più esauriente.
Ben volentieri! Cosa ti piace dipingere? Quali sono i soggetti che prediligi?
Per il momento è benvenuta ogni cosa che mi aiuti ad imparare e a crescere.
Qual è la più grande soddisfazione che hai avuto dalla tua pittura?
Sinceramente?
Sinceramente.
Il poter finalmente mettere su tela la passione che ho dentro, guidata in questo da un grande maestro!
C’è qualcosa che vorresti esprimere attraverso i tuoi dipinti?
Più che di emozioni parlerei di sensibilità, magari la distinzione potrebbe non apparire così evidente ma credo che ognuno abbia, di fronte allo stesso personaggio o oggetto una sensibilità diversa. È questo che mi piacerebbe che le persone vedessero attraverso i miei dipinti.
Qual é il pittore/la corrente pittorica che preferisci?
Mi piace molto Monet per i soggetti che dipinge e la tecnica usata che mi è molto affine.
Che cosa è troppo serio per te per scherzarci su?
Non possiamo giocare con i sentimenti delle persone, a volte può essere difficile capirli, “vederli”, per così dire, coglierli… ma quando si conoscono i sentimenti di una persona, su questi, con lei, non si può scherzare.
.

NADIA RUDARI
Di cosa ti occupi nella vita di tutti i giorni?
Attualmente mi occupo a tempo pieno della mia famiglia.
Come nasce la tua passione per la pittura?
Fin da bambina ero attratta dalla pittura, la mia è una passione che nasce in tenera età….
Quando hai cominciato?
Ho sempre dipinto da autodidatta, imparando a disegnare da sola, ho iniziato a dipingere seguita da un maestro solamente quando ho cominciato a frequentare i corsi dell’Università Popolare di Sona, nel 1996.
Quindi hai sempre frequentato la nostra Università popolare?
Praticamente sì, fatto salvo un periodo di qualche anno in cui non riuscivo proprio a trovare il tempo materiale per poter partecipare ai corsi.
Chi è stato il tuo primo maestro? Hai frequentato scuole ad indirizzo artistico?
Il mio primo maestro è stato il Prof. Elvio Campi.
Tecnicamente, come definiresti la tua pittura?
La mia è una pittura figurativa, mi piace che si riconoscano le figure e gli oggetti che ritraggo.
Cosa ti piace dipingere? Quali sono i soggetti che prediligi?
Mi diletto con i paesaggi, ma dove provo maggior soddisfazione è quando ho l’opportunità di ritrarre un volto e tutte le sue sfumature…
Qual è la più grande soddisfazione che hai avuto dalla tua pittura?
Ci metto molto impegno in questa mia passione e provo molta soddisfazione quando i miei lavori vengono apprezzati.
C’è qualcosa che vorresti esprimere attraverso i tuoi dipinti?
Penso che il desiderio di ogni artista sia sempre quello di trasmettere o far vivere emozioni, anch’io con i miei quadri, ceco di fare questo.
C’è qualcosa che hai sognato di dipingere, e non hai ancora fatto?
Questa è un’arte in cui quando hai imparato una nuova tecnica ti accorgi che potresti ancora imparare nuovi metodi e nuovi modi di dipingere. Ho sempre voglia di imparare nuove tecniche pittoriche, che variano col tempo, con gli artisti, con il momento storico, con i materiali…
A chi sei più grata, se così si può dire, per avere la possibilità di esprimerti con i colori?
Sono contenta di questa mia grande passione per la pittura che mi spinge sempre a continuare.
Qual’é il pittore/la corrente pittorica che preferisci?
I pittori dell’impressionismo: Manet, Monet, Renoir…
Quando parteciperai a una rassegna, ci terrai informati, giusto?
Sì, senza dubbio.
Un’ultima domanda che, se vogliamo, esce un po’ dal mondo dell’arte: che cosa è troppo serio per te per scherzarci su?
La morte.
La morte!?
Sì, non si può scherzare con la morte.
.

LICIA MARCONCINI
Di cosa ti occupi nella vita di tutti i giorni?
Faccio la casalinga e la nonna.
Come nasce la tua passione per la pittura?
Sinceramente è una passione che ho da sempre, che mi porto dentro fin da quando ero ragazza.
Quando hai cominciato?
Ho disegnato le mie prime tele a 16/17 anni
Da quanti anni frequenti l’Università popolare di Sona?
Da 4 anni.
Chi è stato il tuo primo maestro? Hai frequentato scuole ad indirizzo artistico?
Il mio primo e “unico!” maestro è stato Giorgio Mazzurega! Non ho mai avuto la possibilità di frequentare altre scuole ad indirizzo artistico, e poi, perché cambiare?
Tecnicamente, come definiresti la tua pittura?
La mia è una pittura figurata, nel senso che nei miei quadri sono sempre riconoscibili gli oggetti, le persone, le cose, insomma puoi vedere e riconoscere case, alberi, persone ecc. (anche i quadri di Picasso sono ancora figurativi, anche se dipinge cose strane, puoi riconoscere cosa dipinge, ossia i soggetti che ha deciso di dipingere. ndr).
Cosa ti piace dipingere? Quali sono i soggetti che prediligi?
Mi piace dipingere quello che “mi colpisce”. I soggetti sono vari e diversi… possono essere volti, persone, figure… tutto quello che solletica la mia immaginazione.
Qual è la più grande soddisfazione che hai avuto dalla tua pittura?
Per me è sempre una soddisfazione quando posso partecipare ad una mostra, anche collettiva, è l’occasione in cui anche altri possono vedere i miei quadri.
C’è qualcosa che vorresti esprimere attraverso i tuoi dipinti?
Cerco sempre di trasmettere le emozioni che hanno dato a me i soggetti che ho scelto.
C’è qualcosa che hai sognato di dipingere, e non hai ancora fatto?
Sì, desidero tanto provare a fare un ritratto delle mie figlie e poi mi piacerebbe un mondo confrontarmi con un quadro di grandi dimensioni.
A chi sei più grata, se così si può dire, per avere la possibilità di esprimerti con i colori?
C’è stato un lungo periodo della mia vita, che è durato circa 30 anni, in cui sono stata costretta a mettere da parte questa mia passione, ora ho ripreso su insistenza dei miei figli.
È a loro che sono particolarmente grata; oggi, grazie al nostro maestro e all’occasione che ci viene data da questi corsi ho potuto riprendere e mi diverto un sacco.
Qual é il pittore/la corrente pittorica che preferisci?
Adoro Monet, Van Gogh e tutti gli artisti di quel periodo perché riescono a trasportare sulla tela il bello della natura.
I tuoi prossimi progetti artistici?
Non posso dire di avere un vero e proprio progetto artistico, mi sento ancora una studentessa e allora… studio, ricerco e tengo viva la mia curiosità. Voglio continuare a imparare, crescere e divertirmi.
Quando parteciperai a una nuova rassegna, ci terrai informati, giusto?
Se succederà sì, sicuramente!
Che cosa è troppo serio per te per scherzarci su?
Questa è una domanda alla quale non saprei darti una risposta, tutto si crea, tutto si trasforma, si distrugge…. L’importante è fare, scoprire e non prendersi troppo sul serio.