Non è stato un Consiglio comunale tranquillo quello svoltosi a Sona il 14 ottobre scorso, anche se l’ordine del giorno non sembrava particolarmente delicato, ma sia il tema della recente scelta del consigliere di minoranza Giannantonio Mazzi (nella foto) di passare alla maggioranza sia la protesta di decine di cittadini di Sona che si sono presentati con mascherina e cartelli per lamentarsi sull’annoso problema delle esalazioni della Nord Bitumi hanno giocato ad avvelenare il clima.
Ma andiamo con ordine. Ad innescare le polveri è stata la comunicazione iniziale del Capo Gruppo della Lista Civica L’Incontro, Gianluigi Mazzi, che è ritornato sull’episodio del passaggio dalla minoranza alla maggioranza dell’unico eletto della lista civica Camminare Insieme Crescere Insieme, Giannantonio Mazzi. “In questa aula consigliare nel corso della scorsa seduta è accaduto un fatto politicamente molto grave, sul quale la Lista Civica L’Incontro, unica e vera lista civica del nostro Comune, ha a lungo riflettuto negli scorsi giorni ad in merito al quale riteniamo doveroso che oggi venga messo agli atti il nostro pensiero. La decisione del Consigliere Giannantonio Mazzi della Lista Civica Camminare Insieme Crescere Insieme, ed oggi il punto interrogativo sul termine “lista civica” diventa purtroppo doveroso, di passare armi e bagagli nelle fila della maggioranza ha un significato che va ben oltre il gesto in sè. Siamo perfettamente consapevoli che i Consiglieri, come i parlamentari, non hanno vincoli di mandato. Lo prescrive la carta costituzionale e sulla questione non si discute. E quindi sappiamo perfettamente che il gesto del Consigliere Giannantonio Mazzi non è censurabile sul piano squisitamente giuridico o regolamentare. Lo è però, e molto, sul piano morale e politico. A soli cinque mesi dall’insediamento di questa Amministrazione è sorprendente che il Consigliere Giannantonio Mazzi abbia trovato motivazioni politiche tali da convincerlo a trasmigrare sui banchi della maggioranza. Cosa è accaduto, ci chiediamo, quali eventi politici o amministrativi – ci chiediamo -, quali riflessioni e quali passaggi – ci chiediamo -, l’hanno portato in soli cinque mesi a spostarsi dalla posizione di fiero candidato sindaco e di fiero antagonista dell’attuale sindaco Gualtiero Mazzi e dell’attuale partito di maggioranza Lega Nord – lo ricordiamo tutti sarcastico e battagliero nel corso dei confronti tra i candidati sindaci – a quella di fedele e allineato alleato, pronto a votare compatto assieme ai suoi avversari di ieri? A dir la verità, spiace ricordarlo, ben da subito il Consigliere Giannantonio Mazzi aveva dimostrato una certa simpatia per il neo sindaco, e da questi banchi ricordiamo bene come siano stati moltissimi i provvedimenti votati in simbiosi con la maggioranza, pur dagli scranni della minoranza. Ma evidentemente non bastava. Evidentemente pochi giorni in Consiglio hanno avuto un effetto illuminante sul Consigliere Giannantonio Mazzi che – dimentico di quanto affermato in campagna elettorale nel corso della quale, ad esempio, più volte si era scagliato contro una certa politica aggressiva della Lega Nord, dimentico del voto dei suoi elettori che l’hanno votato in contrapposizione – notare bene, in contrapposizione – al Sindaco attuale e dimentico del ruolo fondamentale di controllo e proposta che in una democrazia matura ha la minoranza – non ha avuto il minimo imbarazzo a sottoscrivere un accordo con il Sindaco e saltare serenamente di schieramento. Così non si fa, così non si dovrebbe fare. Il consiglio comunale non è un teatrino dove ognuno recita a soggetto. Dove ognuno persegue propri percorsi personali. Il consiglio comunale è un’istituzione solenne, centrale e fondamentale della nostra comunità, che merita rispetto. Perché sono i cittadini a meritare rispetto. E in questa vicenda purtroppo di rispetto ne abbiamo visto poco, pochissimo. Per questi motivi informiamo il Sindaco che il Gruppo Consigliare de L’Incontro che, non ritenendo il Consigliere Giannantonio Mazzi politicamente legittimato a rivestire il ruolo di capogruppo consigliare, non parteciperemo più alla riunioni dei Capigruppo. Almeno fino a quando questa amministrazione – applicando norme regolamentari vincolanti ma lasciate fino ad oggi lettera morta – non permetterà alla minoranza di svolgere la sua funzione attraverso gli strumenti istituzionali previsti. In primis le commissioni consiliari. Tra l’altro ben misera cosa si sono purtroppo dimostrate fino ad oggi le riunioni dei Capigruppo, pochi e frettolosi minuti dove non vi era la possibilità di confrontarsi su nulla. Basti l’evidenza che nemmeno la vicenda di Giannantonio Mazzi era stata portata all’attenzione dei Capigruppo. Questa non è serietà e non vi è rispetto né per il Consiglio né per i cittadini. Auguriamo comunque al Consigliere Giannantonio Mazzi una scoppiettante carriera nella maggioranza, così da poter finalmente mettere in pratica le sue grandi doti – tanto reclamizzate – e arrivare ad occupare presto ruoli di assessore – come già si vocifera, ma non vogliamo crederci perché sarebbe la conferma di molte cose – e magari di sindaco tra cinque anni. Realizzando tutti i suoi progetti”.
Dura è stata la replica della maggioranza per voce soprattutto del vice Sindaco Gaspare di Stefano che ha accusato L’Incontro di effettuare processi in piazza degni di altri periodi storici e di altre nazioni vetero-comuniste.
Anche se va segnalato che pure dai banchi della maggioranza, segnatamente dal Consigliere Amedeo Rossi della Lega Nord, è arrivato un applauso per l’intervento del capogruppo de L’Incontro.
Non si è fatta attendere nemmeno la replica di Giannantonio Mazzi che ha accusato L’Incontro di “non avere mai voluto dialogare con la sua lista ma, anzi, di avere messo in giro discorsi di discredito sul sottoscritto. Dovreste essere voi a chiedere scusa”.
A queste parole ha replicato il consigliere de L’Incontro Gianmichele Bianco che quale ha ribadito come “non risulta che ciò che dice Giannantonio corrisponda a verità perché io personalmente chiesi a lui di collaborare, senza alcuna risposta se non di circostanza. Pur nella legittimazione del suo gesto, chiedo che non si ribalti il significato dell’accaduto: non possiamo essere tacciati di vetero-comunismo solo perché facciamo una critica politica. Delle due l’una, Dott. Di Stefano: se la possibilità di critica e di confronto democratico è patrimonio di quelli che lei chiama vetero-comunisti, decida lei da che parte stare”.
Il clima si è arroventato ancor di più all’arrivo di decine di persone con mascherine e cartelli di protesta contro le esalazioni della Nord Bitumi. La loro presenza è stata accompagnata da un continuo tossire che più volte ha imposto al Sindaco e agli assessori di intervenire per riportare l’ordine in aula consigliare.
Nell’ordine del giorno del consiglio era infatti presente una interpellanza presentata da L’Incontro sulla questione Nord Bitumi. Il Sindaco ha chiesto di anticiparne la discussione per la presenza del folto pubblico.
L’interpellanza a nome di Gianluigi Mazzi considerava “le continue segnalazioni dei cittadini dai quali emerge che il carico delle emissioni e le preoccupazioni per la salute dei cittadini date dalla pressione delle industrie operanti in Loc. La Valle, sono diventate intollerabili; il Sindaco è la massima l’autorità deputata alla tutela della salute pubblica nell’ambito del territorio del Comune, e pertanto si interroga Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere: 1) l’aggiornamento dei controlli sanitari e ambientali effettuati dal Comune e / o altri organi competenti, nei pressi della zona della Valle volti ad accertare le regolarità delle emissioni in atmosfera delle aziende operanti in Loc. La Valle; 2) se sia stata esclusa, ogni forma di rischio sanitario per la popolazione, così come previsto dalla legislazione statale vigente e si chiede 1) l’impegno da parte del Sindaco e della Giunta Comunale ad attuare ogni iniziativa utile a tutelare la salute dei cittadini, nel pieno rispetto delle realtà lavorative operanti presso le aziende di Loc. La Valle; 2) L’impegno da parte del Sindaco e degli Assessori Competenti a trasmettere: le informazioni chieste nella presente interrogazione; copia di tutta la documentazione in possesso / acquisita dal Comune tra gennaio e maggio 2008, inerente: controlli, analisi, referti di sopralluogo, provvedimenti e comunicazioni. Si fa notare” conclude Gianluigi Mazzi “che l’interpellanza è datata 26 Maggio 2008 e che solo oggi a distanza di 5 mesi viene messa all’ordine del giorno”.
A questo sono seguiti applausi ironici della popolazione intervenuta.
La parola è stata presa dall’assessore all’ecologia Ing. Caliari il quale ha illustrato il percorso che l’amministrazione sta facendo nei confronti di questo “difficile problema, perché non ci sono evidenze di illegalità, sebbene convenga che la qualità dell’aria non è delle migliori anche per effetto, a detta degli esperti sentiti, della particolare conformazione geologica della località Valle e dell’inversione termica quotidiana. Abbiamo identificato con la ditta anche delle tempistiche per cercare di addivenire a miglioramento e penso di poter dire che se entro il 31 dicembre 2009 non ci saranno miglioramenti il comune si riserverà azioni di reazione”.
A queste parole sono seguite molte proteste dei presenti tanto che hanno obbligato l’assessore Caliari a replicare dicendo che se non cessavano lui considerava finito l’intervento e non avrebbe continuato oltre. Dalla maggioranza ha preso la parola il Dott. Giovanzana esprimendo “la volontà che maggioranza e minoranza svolgano assieme il loro lavoro in questo delicato tema che non è né di destra né di sinistra”.
Dalle fila della minoranza de L’Incontro il consigliere Gianmichele Bianco ha replicato a Caliari e a Giovanzana affermando che “pur nella consapevolezza che Giovanzana affermi una cosa sensatissima ci si chiede perché l’amministrazione non abbia mai acconsentito alla creazione delle commissioni apposite, da tempo e con forza da me e da noi richieste oltre a chiedere a caliari come si possa permettere l’amministrazione di attendere 5 mesi per dare una risposta a noi come consiglieri di minoranza. Il problema delle esalazioni è annoso e non si capisce come qui a Sona non avvenga ciò che sta avvenendo negli stati uniti: Mc Cain sta pagando a duro prezzo l’incapacità a risolvere i problemi del suo compagno di partito Bush, ma qui a Sona lei Caliari e gli altri Assessori e il Sindaco che facevate parte della precedente amministrazione e non avete risolto allora il problema non solo non pagate il prezzo ma siete stati di nuovo eletti: stramba democrazia quella italiana.”
Anche il consigliere Gianlugi Mazzi ha replicato affermando che “non solo il materiale non ci è mai stato dato ma nessuno ci ha informato delle riunioni e del lavoro che in questi mesi è stato compiuto: se si vuole veramente la nostra collaborazione allora coinvolgeteci come espresso anche da Giovanzana.”
Il Sindaco si è preso l’impegno di coinvolgere tutte le forze del Consiglio a partire già dalla prossima riunione con i comitati che stanno lottando sul problema. Lo stesso Sindaco non ha acconsentito che il portavoce del comitato intervenuto, Cielo e Terra, possa parlare in aula provocando molti segni di disapprovazione anche fra gli stessi amministratori tant’è che l’assessore Caliari è uscito dall’aula a conferire per molto tempo con gli intervenuti.
Il Consiglio ha poi ripreso l’ordine del giorno previsto affrontando le varie tematiche presenti. Il clima, pur se migliorato, non ha consentito di trovare punti di accordo su molti emendamenti presentati dalla Lista L’Incontro ad esempio su una convenzione intercomunale sulla gestione di progetti legati all’handicap che, se pur considerati ragionevoli e sensatissimi dall’amministrazione, sono stati affossati. Si può approfondire sia la deliberazione sia l’approfondita relazione con gli emendamenti a cura del consigliere Gianmichele Bianco.
“Alla fine” afferma il consigliere Gianmichele Bianco “c’è differenza tra chi vuole risolvere i problemi con il contributo di tutti e chi lo dice solo a parole: la bocciatura degli emendamenti sull’handicap dimostra ancora una volta che non c’è accettazione pratica delle nostre idee. Per un amministratore questo è un limite serio”.
Ad un certo punto la minoranza chiede al Sindaco e al Segretario comunale se corrisponde al vero che al consigliere Tinelli è stata conferita la delega alla Cultura. “E’ vero quanto si dice? Una delega non va formalizzata? Come mai – ha chiesto Gianluigi Mazzi – il consigliere Tinelli si firma con questa delega? Noi siamo fermi alla comunicazione fatta al primo consiglio comunale dove si parlava di competenze degli assessori e non dei consiglieri”. Un po’ imbarazzata la risposta del sindaco. “Tinelli non ha una delega ma una particolare sensibilità”. “Quindi – si riprende dai tavoli della minoranza – conferma che non ha questa delega?”. “Non ha questa delega!”, ribatte il Sindaco, questa volta molto seccato.