Un “bosco incantato” nella scuola dell’infanzia di Palazzolo di Sona, creato per stimolare la creatività dei bambini

La scuola Cav. Girelli è un’Associazione di ispirazione cattolica, di emanazione della Parrocchia di S. Giacomo e S. Giustina di Palazzolo, che è proprietaria degli immobili. E’ retta da un consiglio di amministrazione con membri eletti dall’Assemblea dei genitori, alcuni membri storici fondatori dell’Associazione, altri nominati dalla parrocchia e un rappresentante del Comune di Sona, mentre il Parroco è il presidente.

Comprende tre sezioni per i bambini dai tre ai sei anni e inoltre una sezione Primavera per i piccoli di due anni.

In una recente visita abbiamo notato uno strano ambiente e abbiamo chiesto alle insegnanti di illustrare per il Baco le finalità di tale realizzazione, che hanno chiamato “Il bosco incantato” ed è stato costruito con il l’aiuto e la collaborazione dei genitori usando materiali riciclati.

“’Conservare lo spirito dell’infanzia dentro di sé per tutta la vita, vuol dire conservare la curiosità di conoscere, il piacere di capire, la voglia di comunicare’. Questo – raccontano le insegnanti della scuola – è il pensiero che ha guidato gli studi di Munari sull’apprendimento dell’età infantile, studi dai quali scaturirà il suo concetto di gioco, l’unico vero strumento che il bambino ha durante i suoi anni di sviluppo per conoscere davvero l’ambiente in cui vive. La conoscenza della realtà che ci circonda avviene istintivamente, mediante quelle attività che gli adulti chiamano gioco. Tutti i recettori sensoriali sono aperti per ricevere dati”.

“E’ attraverso il gioco che il bambino acquisisce le informazioni che gli serviranno da adulto, sviluppa tutti i suoi sensi e avrà un rapporto autentico con l’ambiente – proseguono le insegnanti -. Vista, tatto, gusto, udito e olfatto sono i canali con i quali il bambino impara a memorizzare tutto ciò che di nuovo gli si presenta e non esiste altro metodo oltre al gioco per stimolarli. Da qui è nata l’idea di realizzare nel salone della scuola un ‘Bosco incantato plurisensoriale’, pensando ad un modo per introdurre il progetto sull’inverno che divertisse e desse nuovi stimoli a tutti i bimbi sia dell’infanzia che i piccini della sezione primavera”.

Il bosco incantato. Sopra, la scuola dell’infanzia Cav. Girelli di Palazzolo.

“Da lì il via al reperimento di materiale di recupero di colore bianco che revocasse la neve grazie all’aiuto di tutti i genitori della scuola. Per il tatto, cotone, ovatta, lana, pelo sintetico, carta, cartoncino, polistirolo, stoffa, plastica, pluriball, fogli di carta igienica, tappi di plastica, gommapiuma, lenzuola, ovatta, vaschette con ghiaccio o schiuma da barba, ghiaccio. Per la vista, immagini di opere d’arte invernali. Per l’udito, palloncini bianchi riempiti con pastina, riso, sale e campanelli. Per il gusto, pop-corn, meringhe, zollette di zucchero, marshmallow e panna montata. Per l’olfatto, cartoncini imbevuti di varie essenze e saponette”.

“Qualche giorno di lavoro per l’allestimento. Tutto dietro una tenda verde che lasciava intravedere appena qualche ombra e faceva crescere sempre più nei bimbi la curiosità di dare una sbirciatina… E così – raccontano le insegnanti della scuola dell’infanzia – una mattina è iniziata la magìa, musica di sottofondo e luci soffuse… iniziamo l’esplorazione… Quei visini così sorpresi e meravigliati, gli occhi che brillano di gioia, la curiosità, la voglia di toccare tutto ciò che vedevano… questo era tutto quello che volevamo e ciò che ci ha dato la conferma di aver raggiunto il loro cuore! Ci aspettiamo che i bambini, con il proseguire del progetto, si rilassino e si facciano trasportare dalle sensazioni provate in questo piccolo mondo magico che abbiamo creato per loro”.

Il Presidente della scuola dell’infanzia Cav. Girelli, Don Angelo Bellesini, Parroco di Palazzolo, la direttrice suor Anna Maria e le insegnanti invitano tutti i genitori a visitare la scuola e ricordano che sono aperte le iscrizioni per il prossimo anno scolastico.

Nato a Palazzolo il 10 settembre 1939, è scomparso l'11 gennaio 2022. Laureato in Scienze Agrarie, ha operato nell’Amministrazione comunale di Sona per vent’anni, come consigliere, assessore e vicesindaco. Ha partecipato alla stesura dei tre volumi storici del Baco sulla storia di Sona, oltre a scrivere innumerevoli articoli sulla storia locale.