Quest’anno, come ogni anno, è stata organizzata dalla parrocchia di Lugagnano la gita degli adolescenti che si svolge durante le vacanze natalizie dal 27 al 30 dicembre. Ed è così che, grazie a don Roberto Tortella e agli animatori, siamo partiti insieme per questa nuova esperienza: Napoli. Diversamente dalle uscite precedenti, questa volta si è aggregata a noi la parrocchia di Oliosi e Salionze con don Alberto.
Siamo partiti dalla piazza della chiesa di Lugagnano martedì 27 alle ore 6.00 del mattino. Occupavamo tre pullman, dunque eravamo all’incirca centocinquanta persone.
Il primo giorno è stato occupato quasi interamente dal viaggio. In pullman c’era chi dormiva, chi ascoltava la musica, chi giocava al game boy, chi a carte. La temperatura in autobus era fantastica, soprattutto per quelli come me molto freddolosi, perché c’era proprio un bel caldo. Tra una sosta e l’altra ci siamo fermati ad Orvieto per la pausa pranzo, dove abbiamo potuto ammirare il duomo e la città in generale, anche se in poco tempo. Siamo arrivati a Napoli verso le 18.00 ma, prima di arrivare alla casa di Gesuiti che ci ospitava, abbiamo avuto qualche problemino di traffico e orientamento, pertanto siamo giunti a destinazione intorno alle 19.00. Successivamente abbiamo avuto del tempo per lavarci, poi abbiamo cenato e la sera siamo rimasti in casa per guardare un film o semplicemente per stare in compagnia.
Il giorno seguente, dopo la preghiera e la colazione, siamo andati in città e abbiamo trascorso l’intera giornata con la guida che ci ha mostrato le più importanti chiese (ce ne sono davvero moltissime), esponendo le relative informazioni, e ci ha spiegato la storia di Napoli a grandi linee. Finita la visita, abbiamo avuto un’oretta di tempo libero per poter fare compere o bere una cioccolata calda in compagnia. Dopodiché, siamo tornati alla casa per fare le docce e mangiare, e la sera siamo di nuovo usciti per recarci lungo la costa amalfitana con il pullman, dove abbiamo fatto anche una breve passeggiata.
Il terzo giorno, ci siamo alzati, abbiamo fatto il momento di preghiera, la colazione e ci siamo avviati in città. In mattinata abbiamo visitato le catacombe, un luogo antichissimo, dove la guida ci ha spiegato qualche storia riguardante i santi e le persone sepolte, e così abbiamo avuto modo di comprendere la diversa mentalità di una volta e la diversa visione della vita. Successivamente, abbiamo visitato l’ossario e ne abbiamo ascoltato le varie leggende. L’ultimo luogo in cui siamo andati è stato il ghetto di Napoli, un quartiere dove, purtroppo, ci sono situazioni molto difficili, anche dovute al problema della camorra.
Qui, siamo stati nella chiesa parrocchiale, in cui il locale parroco don Antonio ci ha ospitati per qualche ora. Inizialmente, abbiamo partecipato alla messa celebrata da don Roberto e don Alberto e, dopo il pranzo nel cortile della sacrestia, il parroco ci ha raccontato del suo ruolo nella comunità, delle situazioni che deve affrontare, delle difficoltà che incontrano i ragazzi che vivono nel ghetto.
Il quarto e ultimo giorno, ci siamo svegliati, abbiamo fatto colazione e ci siamo preparati per ripartire. Abbiamo sistemato le stanze per quanto possibile, ma penso che per qualcuno sia stato particolarmente traumatico perché c’erano camere in condizioni un pochino pessime. Alle 10.30 circa abbiamo cominciato ad avviarci verso casa; la sera, stanchissimi, siamo arrivati a Lugagnano.
Penso che questa gita sia stata bella e interessante, e anche don Roberto si è detto soddisfatto di quest’uscita. Sono stati quattro giorni vissuti con lo spirito giusto, c’era un bel clima generale ed è andato tutto per il meglio.