Da oggi fino al 16 maggio, nella sala consiliare del municipio di Sona si terrà una mostra sulle Pasque veronesi, la rivolta antifrancese dell’aprile 1797. Questa mattina l’inaugurazione con “alzabandiera veneto”, figuranti nei costumi dei soldati veneziani e austriaci che, recita il programma distribuito in questi giorni agli alunni delle scuole del Comune, «effettueranno spari a salve con moschetti e un cannone ad avancarica».
Ma la rievocazione delle Pasque veronesi, patrocinata e finanziata da Comune e Provincia, è destinata a non rimanere un semplice evento storico-folcloristico. A creare scalpore è l’indicazione, nel volantino, del sito internet: www.traditio.it, contenente considerazioni al limite dell’offesa su papa Ratzinger e sul suo predecessore Giovanni Paolo II. A tale proposito, l’esponente dell’opposizione Giovanni Forlin ha già annunciato un’interrogazione in Consiglio comunale.
Traditio è il “sito ufficiale delle associazioni cattoliche tradizionaliste di Verona”, quelle che, per intendersi fanno riferimento alla chiesa di Santa Toscana nella quale da anni si celebra la messa in “rito romano antico”. Insieme al calendario delle celebrazioni delle Pasque, il portale ospita associazioni come Famiglia e civiltà che fa capo all’esponente della Lega Nord comunale Palmarino Zoccatelli o come il “Comitato perché la chiesa di San Pietro martire resti cattolica”, protagonista di una durissima campagna contro il vescovo Flavio Roberto Carraro, accusato di aver messo a disposizione della comunità luterana una piccola chiesa della diocesi.
Animatori di tale comitato sono Matteo Castagna, sostenitore del vescovo negazionista Richard Williamson e di don Floriano Abramowitz, prete lefebvriano famoso per aver detto che con le camere a gas, nei lager nazisti si combattevano i pidocchi, e Maurizio Ruggiero, da anni organizzatore delle Pasque.
Ruggiero risulta anche l’autore di alcuni dei testi nella sezione del sito del “Comitato principe Eugenio”. Ci si imbatte in un violento pamphlet intitolato “Cronaca di tre tradimenti” nel quale si parla di Paolo VI, di Giovanni Paolo II (del quale Ruggiero ricorda la “messa di riparazione” celebrata a Verona dopo che papa Wojtyla, il 24 gennaio 2002, “aveva convocato ad Assisi il pantheon delle religioni”) e dell’attuale pontefice. Secondo l’autore “non vi è stato cedimento o tradimento cui Ratzinger non si sia sottoposto”. Inoltre il papa viene definito “un chihuaua bavarese”.