TAV a Sona: mercoledì l’Amministrazione spiega cosa sta succedendo. Partecipiamo

Come già ampiamente anticipato da questo sito e dalla nostra rivista cartacea, sta entrando sempre più nella fase concreta il progetto di passaggio della linea ferroviaria ad alta velocità TAV nel Comune di Sona. Quando ancora nel lontano 2003 il Baco, quasi in anteprima e quasi in solitaria, iniziò a dare la notizia sulla rivista cartacea di dove era previsto che sarebbe passata l’alta velocità nel nostro Comune – di fatto tagliando da est a ovest tutto il nostro territorio a ridosso dei centri abitati di San Giorgio, Sona e Lugagnano – venimmo tacciati di fare inutili allarmismi. Oggi, purtroppo, quelle nostre informazioni vengono di nuovo completamente confermate.

Negli scorsi mesi Cepav Due – Consorzio Eni Per l’Alta Velocità Due, contraente generale di ENI per la progettazione e la costruzione della Linea Ferroviaria ad Alta Velocità Milano-Verona ha prima effettuato sul nostro territorio indagini per la mitigazione acustica del passaggio della linea, ha poi eseguito sondaggi geognostici (carotaggio continuo e distruzione di nucleo) che servono per la verifica della falda e, qualche giorno fa, ha fatto pervenire in Comune le tavole dei progetti della linea, dalle quali si ricava che, rispetto al progetto iniziale risalente al 2003, non è stata recepita nessuna delle indicazioni di variante chieste dal Comune qualche mese fa per mitigare l’impatto sul nostro territorio.

Il progetto di CEPAV Due prevede la realizzazione di un cavalcavia sul raccordo ferroviario in fondo a via De Amicis a Lugagnano, che era previsto dal vecchio piano regolatore ma che nel nuovo strumento urbanistico non è più presente.

Un’altra criticità riguarda il cavalcavia che dovrebbe essere realizzato in via Stazione sempre nella frazione. Per questo passaggio il Comune aveva chiesto che venisse sfruttato sottopassaggio già esistente, senza realizzare una nuova struttura.

Altra richiesta del Comune è che venisse salvaguardata la storica Corte Messedaglia, sempre a Lugagnano, dove invece è previsto il raccordo ferroviario con il Quadrante Europa. Altra grossa criticità è quella che riguarda l’azienda di porcellane Ancap in val di Sona (nella foto sopra), che se il tracciato non venisse spostato rischia di trovarsi insediata proprio sul sedime di passaggio della ferrovia.

In agosto tutti i Comuni della tratta Brescia-Verona, ad eccezione dei Comuni di Brescia e di Verona, hanno firmato un’intesa per proporre che il tracciato venga spostato più a sud. Il documento è stato inviato al Ministero delle infrastrutture e a breve si terrà una riunione alla presenza dei Sindaci. Potrebbe essere una delle ultime possibilità per provare a far passare qualche variante.

Il completamento dell’iter autorizzativo, fanno sapere da Rfi, dovrebbe concludersi nel primo trimestre 2015. Poi, a metà del prossimo anno, il via ai cantieri che in tutto dovrebbero durare sette anni, anche se molto dipenderà dai finanziamenti. Per ora vi sarebbero a disposizione solo 700 milioni, mentre le risorse necessarie ammontano a 2,8 miliardi. Per questo i lavori sono stati divisi in tre lotti costruttivi e due lotti funzionali. Si partirà dalle opere più complesse, vale a dire le gallerie del basso Garda, il tunnel a doppia canna di Lonato (7.550 metri), la galleria artificiale del Frassino a Peschiera, la galleria San Giorgio a Castelnuovo. Il bypass della città di Verona e il passaggio a sud sarà invece l’ultimo tratto realizzato e l’ultimo a entrare in funzione.

Forti timori per l’impatto che avrà sul nostro territorio il passaggio della TAV sono stati manifestati anche dall’Assessore all’Ecologia Dalla Valentina sia in un’intervista rilasciata al Baco qualche settimana fa sia nell’incontro tenutosi mercoledì scorso a Lugagnano sul tema della Cà di Capri. Di enorme impatto non sarà infatti solo la linea ferroviaria ma anche le grandi aree di cantiere che verranno insediate per anni nel nostro territorio, con inoltre un conseguente forte aumento della circolazione dei mezzi pesanti sulle nostre strade già disastrate e piene di traffico.

Per questi motivi l’Amministrazione Comunale ha organizzato per mercoledì 15 ottobre alle ore 20.45 presso il salone sotto le scuole medie di Lugagnano una serata per dare conto dello stato della vicenda TAV.

“Nell’incontro – spiegano dal Comune – verrà illustrato il tracciato della linea con le infrastrutture che saranno realizzate sul territorio comunale di Sona e al confine con i Comuni di Sommacampagna, Verona e Castelnuovo del Garda”.

Nel corso della serata inoltre verranno raccolte eventuali osservazioni sul progetto da inviare agli Enti competenti. Importante quindi la presenza di tutti coloro che hanno a cuore il nostro territorio.

Il Baco da Seta nasce nel 2000. Nel 2007 sbarca on line con il sito allnews