In queste ore alcuni esponenti del “vecchio” Comitato contro la TAV di Sona e Sommacampagna hanno contattato Erasmo Venosi, già dieci anni fa consulente del Comitato e consulente anche del Comune di Sona, per avere delle notizie tecniche sul progetto definitivo. Fino a quando il Comitato era attivo aveva cercato di informare chi è direttamente interessato agli espropri sulle azioni da fare per tutelarsi, e in che tempi, ma anche di dare notizia a tutti su quali effetti avranno i cantieri TAV sulla vita di chi abita in a Sona, S. Giorgio in Salici, Lugagnano e Sommacampagna. L’idea, fanno sapere, e di iniziare a riorganizzare quel Comitato. E già un primo incontro si è tenuto negli scorsi giorni.
Quella della TAV a Sona è una questione di cui si parla da anni, e che il Baco iniziò ad affrontare ancora nel 2003 (LEGGI IL SERVIZIO) e a cui fecero seguito molti altri servizi negli anni seguenti. Nella foto la prima pagina di quell’articolo del Baco dell’agosto 2003. La posizione del Baco è sempre stata non di contrarietà preconcetta all’infrastruttura ma di forte critica al progetto di farla passare a ridosso dei nostri centri abitati, nella considerazione che un passaggio più a sud (tra l’altro chiesto anche da tutti i Comuni della tratta Brescia-Verona) andrebbe ad interessare aree quasi del tutto prive di insediamenti abitativi ed attività produttive.