L’unica certezza per ora, come abbiamo scritto, è che i lavori di realizzazione della TAV tra Brescia e Verona – che taglierà in due il territorio di Sona – continuano a slittare più in là nel tempo.
Mentre era stato assicurato che a San Giorgio in Salici si sarebbe iniziato a realizzare l’infrastruttura già alla fine dello scorso 2015, ora è invece pacifico che prima del 2017 non verrà spostato un sasso.
Per il resto tutto è ancora massimamente incerto. Le ultime novità riportano che i Sindaci della tratta presenti in provincia di Verona (Peschiera, Castelnuovo del Garda, Sommacampagna e – appunto – Sona) stanno maturando l’idea di un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto contro la determinazione con cui il ministero dell’Ambiente il 22 febbraio scorso ha concluso l’istruttoria per la verifica di ottemperanza relativa al progetto definitivo del lotto funzionale Brescia-Verona, che fa parte della tratta Milano-Venezia della linea ad alta velocità e alta capacità Torino-Venezia.
La verifica di ottemperanza è una procedura prevista dalla norme e prevede che un’apposita commissione del ministero dell’Ambiente verifichi che il progettista ed esecutore dell’opera abbia recepito nel progetto definitivo le prescrizioni date dal ministero al progetto preliminare.
Proprio su questo punto vorrebbero alzare i toni e portare la vicenda davanti al TAR i Sindaci della Provincia di Verona, in quanto – sostengono – CEPAV DUE, che realizzerà l’infrastruttura, non avrebbe considerato alcune indicazioni fondamentali arrivate dal territorio oppure, semplicemente, avrebbe rimandato al progetto esecutivo la risoluzione di alcuni criticità. Termine ultimo per presentare il ricorso sarebbe il prossimo 26 aprile.
Nel frattempo i Sindaci di Sona, Calstelnuovo del Garda, Desenzano, Peschiera, Ponti sul Mincio e Sommacampagna proprio in questi giorni stanno firmando la seconda lettera (la prima infatti non ha avuto riscontro) con la quale chiedono al Ministro Del Rio un incontro sui temi della TAV.
“Le scriviamo in qualità di Sindaci interessati dal tracciato del Progetto AV/AC, tratta Brescia–Verona, che interessa e attraversa le colline moreniche del Lago di Garda. Con la presente – scrivono i sei Sindaci – intendiamo sollecitare la nostra richiesta di incontro del 28 ottobre 2015 relativa all’iter di approvazione del progetto definitivo della tratta Brescia–Verona, preoccupati circa i possibili sviluppi che potrebbero ripercuotersi sui nostri territori. Ribadendo quanto già accennato nella comunicazione precedente, abbiamo avuto modo anche di verificare che nonostante la grande portata dell’investimento in oggetto, la qualità della progettazione risulta tuttavia scarsa, e si basa persino su supporti cartografici e conoscitivi obsoleti, che non tengono conto delle recenti trasformazioni del territorio, la presenza di infrastrutture e strutture produttive, le aree dismesse riutilizzabili, ecc..”
“Come Le è noto – proseguono i primi cittadini, che complessivamente rappresentano 90mila cittadini – il Garda è quanto mai delicato per le emergenze paesaggistiche che ne fanno una delle principali destinazioni turistiche in Italia e in Europa. Ancora ad oggi non abbiamo nessuna certezza e chiarezza sul processo decisionale, sulla valutazione delle alternative da noi suggerite, sulle tempistiche e in ultimo sulle eventuali modalità di esecuzione dei lavori. Certi del Suo interessamento, siamo quindi a chiedere urgentemente un incontro con Lei per un confronto franco sulle questioni esposte in premessa”.
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