Nelle ultime settimane CEPAV DUE e Rfi, assieme ad incaricati del Comune, ha effettuanto alcune ricognizioni sul nostro territorio, per prendere visione dei punti critici e delle osservazioni presentate sia dal Comune che dai privati. Il Sindaco Mazzi nel corso del Consiglio Comunale dello scorso 17 dicembre aveva dichiarato di aver trovato attenzione e ascolto, e di sperare di riuscire a ottenere il via libera per alcune delle richieste sottoposte a chi sta realizzando l’infrastruttura.
Tanti sono i nodi da sciogliere, che molto preoccupano, come ad esempio i moltissimi problemi legati alla realizzazione della galleria che attraverserà San Giorgio in Salici. Si tratta di una galleria che inizierà con un tratto artificiale in cemento armato coperto da terra (posta a fine opera), quindi proseguirà con un tratto di galleria naturale (posta ad almeno 7 metri sotto il piano campagna), poi un altro tratto artificiale per affiorare, quindi, nella zona tra la Cantina Faccioli e la contrada Montresora. Altro punto critico sono i due giganteschi cavalcaferrovia (lunghi seicento metri ed alti più di venti metri) della Rampa e di Corte Beccarie.
Nel frattempo sembra invece trovare una soluzione positiva la questione ANCAP (nella foto). La ditta che esporta porcellana bianca in tutto il mondo, posizionata in val di Sona proprio dove passerà la nuova linea ferroviaria, costituisce una delle criticità che da subito hanno preoccupato maggiormente, sia per il valore dell’azienda sia per il rischio di perdere i tantissimi posti di lavoro che offre.
Ora un accordo tra Comune di Sona, Comune di Sommacampagna, CEPAV Due, Rfi e azienda stessa ha portato ad individuare un’area nel Comune di Sona dove ANCAP verrà spostata prima della realizzazione della ferrovia, salvaguardando sia la linea produttiva che i posti di lavoro. L’area di nuovo insediamento verrà svelata nelle prossime settimane ma è ora assolutamente certo, appunto, che sarà a Sona.
Novità arrivano invece per il tratto finale del passaggio della TAV nel nostro territorio, quello che porta da Lugagnano a Verona. Cambia infatti il tracciato in questo segmento e quindi sono tutte da rifare anche le richieste di compensazioni che il Comune di Verona aveva presentato. L’aspetto singolare è che però nessuno sa quale sia ora il tracciato previsto, tanto che l’Assessore del Comune di Verona Marchi è stato incaricato dal Sindaco Tosi di contattare Rfi per capire dove passeranno i supertreni in quella tratta.