Da mesi si dà per imminente l’inizio degli espropri e la messa in cantiere dell’alta velocità ferroviaria sul nostro territorio. Volendo perciò tenervi aggiornati su ogni possibile evoluzione di questa importante vicenda, siamo tornati nuovamente a discuterne con il Sindaco di Sona Gianluigi Mazzi, il quale ci ha comunicato le novità dell’ultimo periodo. Venerdì 20 aprile, a Peschiera, si è tenuto un incontro a porte chiuse al quale hanno preso parte tutti i Sindaci della tratta Brescia-Verona, i quali hanno potuto confrontarsi con RFI, Italferr e Cepav2.
L’evento, fortemente voluto dai Sindaci della tratta tra Desenzano e Sona e dall’Assessore regionale De Berti, che opera in continuo contatto con gli amministratori del territorio, aveva lo scopo di fare un quadro della situazione e rendere noto ai Sindaci stessi il cronoprogramma dei prossimi mesi. Inoltre si voleva fare chiarezza sulle osservazioni presentate dalle Amministrazioni locali e recepite dal Cipe con la Delibera n°42 del 10 luglio 2017 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 24 marzo 2018).
All’esterno della sala dove si sono incontrati i Sindaci, segnaliamo anche una manifestazione di protesta da parte dei No Tav.
Sindaco, durante l’incontro del 20 aprile, quali novità sono emerse in merito alle osservazioni dei Comuni recepite dalla Delibera Cipe?
Con la Delibera Cipe sono state imposte 303 prescrizioni e 23 raccomandazioni: tra le più significative ricordiamo la completa eliminazione di nuove cave, l’ottimizzazione della cantierizzazione, la salvaguardia dei beni architettonici e paesaggistici, la rimozione dal progetto dei cavalcaferrovia in via Stazione e in via De Amicis a Lugagnano. Tutte le osservazioni recepite, che ci riguardano direttamente, ci sono poi state presentate con maggiore dettaglio in un incontro che si è tenuto il giorno 4 maggio.
Per quel che riguarda il cronoprogramma dei prossimi mesi, nello specifico, cosa vi è stato comunicato durante la riunione?
In questo momento sono in corso le ispezioni piezometriche e la riprogettazione delle intersezioni. Terminata questa fase avremo: la delocalizzazione dello stabilimento dell’Ancap, che è una realtà produttiva alla quale teniamo particolarmente e abbiamo già in cantiere una soluzione affinché si possa ricollocare sul nostro territorio (magari nella zona industriale della Grande Mela), senza che si perda nemmeno un giorno di lavoro; poi ci sarà la bonifica per individuare, disinnescare e rimuovere eventuali ordigni bellici inesplosi della Seconda Guerra Mondiale lungo la tratta interessata; infine avranno inizio gli espropri dei terreni interessati dal passaggio della tratta . Tutto questo dovrebbe avvenire nel giro di pochi mesi, purtroppo non ci è stata fornita nessuna data certa, che anche noi avremmo voluto. Una volta terminati gli espropri comincerà la fase di cantierizzazione con i lavori che dovrebbero durare per i successivi otto anni circa. Siccome si è scelto di dare priorità alle opere più significative, la prima opera ad essere realizzata sul nostro territorio sarà la galleria di San Giorgio, lunga 3393m. In totale la tratta a Sona sarà di circa 6 chilometri.
Abbiamo già parlato degli espropri nelle precedenti interviste, possiamo aggiungere qualcosa per i cittadini del nostro Comune?
Credo che le trattative per gli espropri verranno portate avanti come già si è fatto nel bresciano: il valore dei terreni sarà stabilito basandosi su delle tabelle di riferimento e si procederà stipulando accordi con i vari enti di categoria (per esempio Coldiretti) e di volta in volta si andrà a trattare con i singoli cittadini nei casi di situazioni critiche particolari. Da parte nostra, posso dire che il Comune metterà a disposizione gli uffici e degli spazi dove sarà possibile incontrare dei rappresentanti di Cepav2 su appuntamento. Raccomando comunque a tutti coloro che sono coinvolti di farsi trovare pronti con una perizia tecnica, con un’assistenza legale o dell’ente di categoria, e con una documentazione fotografica dello stato attuale delle cose.
Ai cittadini che invece non verranno espropriati, ma subiranno comunque una perdita di valore degli immobili, cosa possiamo dire?
Anche in questo caso esistono delle tabelle che quantificano la perdita di valore dell’immobile in base alla distanza dalla linea ferroviaria del TAV, ma credo che si apriranno delle trattative per i casi specifici. Anche per loro gli uffici del Comune saranno a disposizione per incontrare i rappresentanti di Cepav2.
Nelle scorse interviste si era parlato dell’importanza della cooperazione tra diversi Comuni per affrontare la trattativa nel miglior modo possibile. Si proseguirà su questa strada in futuro?
Il fronte comune dei sette Sindaci è stata fino a qui la strategia che ci ha permesso di raggiungere buoni risultati di compromesso, soprattutto perché possiamo contare su una maggiore rappresentanza. Inoltre, quando avrà inizio la fase operativa, avremo il vantaggio di poterci suddividere i compiti. Segnaliamo solamente che negli ultimi mesi, in seguito ad un cambio di amministrazione, il Comune di Desenzano ha deciso di intraprendere un’altra strada. Ovviamente ne rispettiamo la posizione, ma da parte nostra assicuro che proseguiremo su questa linea. In più, di recente, si è associato al nostro gruppo anche il Comune di Calcinato.
Possiamo aggiungere qualcos’altro per completare il quadro?
Aggiungo che il Comune di Sona è presente anche al tavolo della tratta di Verona Città, dove stiamo portando avanti un progetto per la salvaguardia del percorso che unisce via De Amicis e il Cason di San Massimo. Ci stiamo muovendo affinché sia realizzata una pista ciclopedonale che metta in comunicazione le due zone.