Nuovi sviluppi nella vicenda dell’assassinio di Luigi Meche e della moglie Luciana Rambaldo lo scorso 23 aprile nella loro villetta di via Tirso a Lugagnano.
Martedì 13 gennaio si è tenuto l’incidente probatorio, ed in udienza davanti al Gip Sandro Sperandio sono state ufficializzate le risposte dei RIS secondo le quali sotto le unghie della Rambaldo sono state trovate proprio tracce del DNA del romeno Claudio Stoleru, arrestato dopo il delitto e che presentava infatti segni di profonde unghiate sul petto.
Segni che fino a martedì non era però possibile attribuire in maniera certa anche se i dubbi degli inquirenti sulla ricostruzione del romeno erano molti.
Tracce ematiche della donna sono state trovate anche fuori dalla camera da letto dove è stata uccisa, permettendo di presumere che la Rambaldo sia stata prima aggredita altrove e poi trascinata in camera. Dell’assassinio di Luciana Stoleru si era sempre proclamato innocente, mentre aveva ammesso l’assassinio di Luigi Meche “perché – ha dichiarato – non ce la facevo più a reggere le sue sempre più insistenti richieste a sfondo sessuale”.
Per chiudere l’inchiesta ora manca solo il deposito della perizia psichiatrica sullo Stoleru, al termine della quale la ricostruzione della terribile vicenda sarà completa.