Suonare con i Campanari di Sona: imparare un’arte musicale e culturale antica di secoli

Dopo l’ultimo rintocco del tradizionale concerto campanario che chiude questa sera la Sagra Parrocchiale di Sona, a partire da martedì prossimo 10 settembre riprende l’attività della scuola campanari di Sona.

L’iscrizione alla scuola è completamente gratuita: basta presentarsi alle ore 20.30 presso il campanile della chiesa di Sona qualsiasi martedì sera fino all’ultima settimana di giugno 2020 per poter assistere all’allenamento ed esercizio della squadra già attiva e successivamente imparare a suonare lo strumento.

Legare il battaglio, ovvero del pendolo di ferro che si trova al centro della campana e che produce il suono battendo su di essa, è il primo passo per imparare a suonare questo strumento.

Il metodo che insegniamo per suonare le campane – spiega al Baco il giovanissimo maestro Luca Bortignon – “è ‘alla veronese’, cioè tenere in equilibrio una campana (che può pesare anche piu di qualche quintale) in posizione a bicchiere, fargli fare un giro di 360 gradi e riportarla dritta dalla parte opposta, eseguendo un singolo rintocco”.

“Ci voglio circa un paio di lezioni per capire come funziona. Una volta capito il meccanismo, si inizia a suonare insieme agli altri. Chi volesse diventare membro della squadra del paese – conclude Bortignon – viene automaticamente iscritto con l’inizio del nuovo anno all’associazione dei campanari di Sona“.

Entro fine anno verranno installate altre tre campane presso il campanile di Sona; nasce, pertanto, per la cittadinanza l’effettiva e concreta opportunità di coltivare e mettere in pratica quest’arte musicale.

Vi proponiamo un video dietro alle quinte che mostra l’esecuzione durante la messa di domenica mattina 1 settembre. Per la campana prima il campanaro è Stefano Zardini, per la seconda Giovanni Siliotto, per la terza Fernando Girelli, per la quarta Elvio Sorio, per la quinta Silvano Zanini, per la grossa Riccardo Corbellari; il maestro è Luca Bortignon.

Nato nel 1994 e originario di Lugagnano, scrive per il Baco dal 2013. Con l'impronta del liceo classico e due lauree in economia, ora lavora con numeri e bilanci presso una società di servizi. Nel (poco) tempo libero segue con passione la politica e la finanza e non manca al suo inderogabile appuntamento con i nuovi film al cinema (almeno) due volte a settimana. E' giornalista pubblicista iscritto all'ordine dei giornalisti del Veneto.