Pubblichiamo di seguito ampi stralci della lettera che i Soci, il Presidente ed il Consiglio Direttivo del S.O.S. hanno scritto al Sindaco di Sona e al Consiglio Comunale per informare della situazione estremamente critica che stanno vivendo, causa una convenzione con l’ULSS 22 inadeguata.
Egr. Sig. Sindaco,
Le scriviamo per condividere con Lei e con tutto il Consiglio Comunale l’evoluzione del coinvolgimento della nostra Associazione sulla tematica del servizio di emergenza territoriale. Sin dalla sua nascita nel 1990, S.O.S. si occupa di interventi primari con ambulanza sul territorio della ULSS 22. A bordo ospitiamo medici e infermieri specialisti, che lavorano a stretto contatto con i volontari dell’Associazione. I nostri interventi sono comandati e coordinati dalla Centrale SUEM 118 di Verona. Per questo tipo di prestazioni S.O.S. ha sottoscritto, con la ULSS 22, un contratto di adesione servizi.
Sulla parte economica del contratto di adesione si sono accumulate una serie di problematiche che hanno reso insostenibili la prosecuzione del servizio emergenza:
– le tariffe di rimborso sono ferme a 10 anni fa;
– le nostre ambulanze stazionano in sede in attesa della chiamata del 118. Il servizio che rendiamo quindi è di tipo esclusivo nei confronti della ULSS 22. La convenzione prevede il solo rimborso a chiamata; solo se usciamo veniamo rimborsati. In questo modo è impossibile ammortare adeguatamente i costosi presidi di cui siamo dotati;
– siamo a tutti gli effetti incaricati di pubblico servizio e, in quanto tali, abbiamo l’obbligo (ma noi lo sentiamo più che altro un dovere) di essere preparati a svolgere correttamente il nostro compito.
Questo implica cospicui investimenti in formazione sui nostri volontari e in apparecchiature specializzate. Per sostenere il servizio di emergenza abbiamo affrontato grandi sacrifici. L’abbiamo fatto con gioia e passione per la nostra Associazione e per la nostra comunità. Siamo arrivati però ad un punto di non ritorno. Il S.O.S. da anni ricorre ai fidi bancari e agli anticipi fatture per stare in piedi. Da anni cerchiamo un dialogo con la Direzione Generale della ULSS 22. Abbiamo chiesto più volte un incontro per spiegare i nostri problemi ma non abbiamo ottenuto alcuna risposta. In conseguenza di ciò, alla fine di settembre, abbiamo inviato una raccomandata di disdetta del contratto di adesione. S.O.S. garantirà il servizio di emergenza con medici e infermieri sino al 31 dicembre 2011. Con il nuovo anno l’onere passerà in carico alla ULSS 22, a meno di repentini cambiamenti di scenario.
Cosa cambierà quindi nella presenza e nell’impegno quotidiani di S.O.S. sul nostro territorio? Noi continueremo ad essere presenti, sia di giorno sia di notte. La sostanziale differenza sarà che sulle nostre ambulanze non ci saranno più né medici né infermieri, ma solo personale volontario non professionale. Le scenario cambia, poiché le prerogative di una ambulanza con personale non professionale sono completamente diverse: i volontari possono fare basilari manovre di soccorso e non possono in alcun modo fare diagnosi o effettuare manovre salvavita invasive sul paziente.
Abbiamo riflettuto molto su questa decisione ed abbiamo coinvolto nella difficile scelta tutta l’assemblea dei soci. Dopo 21 anni di ininterrotto servizio aver intrapreso questa strada è stato molto doloroso. Il Progetto S.O.S. non si ferma, anzi prosegue con rinnovato entusiasmo. Continueremo a dare il nostro contributo nel soccorso, nei servizi di assistenza e nell’ambito della Protezione Civile.
S.O.S. continua con l’impegno di sempre, senza venir meno alla PASSIONE e alla QUALITA’ che ci contraddistinguono, valori che purtroppo vengono messi in secondo piano da pure logiche economiche e da poca lungimiranza, miopia e incapacità di progettare un futuro diverso da parte di certe amministrazioni.
I Soci, il Presidente e il Consiglio Direttivo di S.O.S. Sona