SOS di Sona: in un anno 842 servizi e 24mila chilometri percorsi, con la sfida della medicalizzazione H24

E’ passato poco più di un anno dall’inizio della nuova avventura targata S.O.S. con la medicalizzazione H24 della postazione di emergenza-urgenza sanitaria di stanza in piazza a Sona. Era infatti il 2 luglio 2018 quando Il Baco da Seta ha dato notizia di questa importante cambiamento organizzativo in seno all’Associazione sonese giallo-arancio. Allora fu definito, con orgoglio, un sogno che si stava realizzando. Ora si può affermare, con altrettanto orgoglio, che è una solida realtà.

Un anno che passa è anche il momento giusto per tracciare un bilancio consuntivo. Proprio sulle pagine del Baco il Presidente Briggi aveva raccontato che l’Associazione da lui rappresentata aveva accolto con favore ed entusiasmo l’opportunità che si era presentata a fronte della volontà  della ULSS9 Scaligera di esternalizzare il servizio medicalizzato diurno di stanza a Villafranca. Le notti e il fine settimana erano già garantiti a Sona dal SOS, per cui l’opportunità di inglobare il tutto in unico servizio in un unico stazionamento era parsa come una naturale evoluzione.

I numeri confermano quanto il SOS sostiene da tempo: Sona, con la sua posizione geografica,  è posta centralmente rispetto il vasto territorio del Distretto 4 della ULSS9 Scaligera. E’ una zona molto ampia che va dai confini con la città, alla Valpolicella, al Lago di Garda, ai confini con la provincia di Mantova. E’ pur vero che con la fusione di ULSS20 ULSS21 e ULSS22 nell’unica ULSS9 Scaligera i confini di competenza non esistono più e ora l’ULSS è una sola. Mentre fino a poco tempo fa la dislocazione dei mezzi di soccorso aveva anche una connotazione di competenza finanziaria e amministrativa, ora esiste un unico budget provinciale destinato alla emergenza-urgenza della provincia di Verona. La dislocazione dei mezzi quindi è diventata armonica rispetto agli ambiti territoriali (numero di abitanti per chilometro quadrato) e distanze dagli ospedali di competenza.

La fotografia del servizio diurno medicalizzato è molto significativa: dal 2 luglio 2018 al primo luglio 2019 sono 842 i servizi svolti dalla ambulanza del SOS per un totale di circa 24mila chilometri percorsi. La maggior parte sono servizi in codice di invio Giallo e Rosso (in totale 800) che stanno a confermare sia il corretto impiego della ambulanza medicalizzata sia il fatto che le richieste di soccorso primario sono frequenti (una media di quasi 4 al giorno).

Altrettanto significativo, dal punto di vista della strategicità della posizione di Sona, è il dato del tempo impiegato per arrivare sul posto del sinistro dall’allerta del 118: tra i 7 e i 9 minuti massimo nel Comune di Sona e nei comuni limitrofi (Sommacampagna, Bussolengo, Castelnuovo del Garda) per arrivare ai massimi dei 15/20 minuti nelle zone più distanti quali Valeggio, la Valpolicella o il Lago di Garda. Tempi assolutamente in linea con le distanza chilometriche, la viabilità stradale del territorio e con quanto previsto dai protocolli regionali dell’emergenza-urgenza.

Buttando l’occhio al bilancio sociale 2018 dell’Associazione si evidenzia il numero complessivo dei servizi di emergenza-urgenza nel corso dell’anno che è stato pari a 1.250 (notturno e fine settimana tutto l’anno e diurno dal 02 Luglio al 31 Dicembre) . Un dato previsto in crescita visto che ora il servizio è diventato H24 per 365 giorni all’anno. Quasi 44.000 le ore di servizio donate alla comunità (tra Soccorso Sanitario e Protezione Civile) con un mix tra ore di lavoro retribuito e ore di volontariato, con una forte preponderanza (73%) della componente di volontariato.

Il SOS quindi che continua la sua storia di realtà solida, presente a se stessa, alle Istituzioni e ai cittadini. E nella percezione diffusa dei Cittadini di Sona, una sicurezza. Pronta ad affrontare il rinnovo delle convenzioni dell’emergenza-urgenza dell’ULSS9 in discussione entro la fine dell’anno in corso, con la precisa volontà di proseguire e migliorare il lavoro sin qui svolto e di continuare ad essere attore e protagonista  del servizio sanitario alla Comunità. Così come avviene , senza soluzione di continuità dal 19 aprile 1990. Il 19 Aprile 2020 si festeggiano, infatti, i 30 anni di una storia di vita viva.

Sono nato a Bussolengo l'8 ottobre 1966. Risiedo a Lugagnano sin dalla nascita, ho un figlio. Sono libero professionista nel settore della consulenza informatica. Il volontariato è la mia passione. Faccio parte da 30 anni nell'associazione Servizio Operativo Sanitario, di cui sono stato presidente e vicepresidente e attualmente responsabile delle pubbliche relazioni. Per 8 anni sono stato consigliere della Pro Loco di Sona. Ritengo che la solidarietà, insita nell’opera del volontario, sia un valore che vale la pena vivere ed agire. Si riceve più di quello che si dà. Sostengo la cooperazione tra le organizzazioni di volontariato di un territorio come strumento per amplificare il valore dei servizi, erogati da ognuna di esse, al cittadino.