La scorsa settimana abbiamo pubblicato un comunicato dell’AC Lugagnano in merito ad un brutto episodio che si sarebbe verificato nel corso di una partita della prima squadra. A seguito di quel comunicato, ancora presente sul sito della Società, abbiamo ricevuto un intervento dell’altra persona – oltre al Direttore Generale Campedelli – coinvolto dalla vicenda. Che pubblichiamo.
Sono il definito “sedicente tifoso” menzionato nel comunicato dell’AC Lugagnano del 26 febbraio relativo all’aggressione subita dal direttore generale Campedelli e da voi pubblicato lo stesso giorno. Per chiarezza e correttezza desidero riportarvi la mia versione dei fatti ritenendo che quanto letto sia non solo menzognero ma anche di basso profilo.
Per parecchi anni ho frequentato gli ambienti calcistici come giocatore sia a livello dilettantistico che professionistico, ho allenato ed ho fatto parte del direttivo di società del settore ma in nessun caso mi sono trovato coinvolto in una così deplorevole situazione.
Ho sempre commentato alla luce del sole le partite, spinto da un sano spirito sportivo, criticando e lodando dal punto di vista calcistico giocatori ed allenatori, assumendomene la responsabilità. Dico “sano” perché mai mi sono permesso di apostrofare i ragazzi ed il mister con ingiurie o con parole offensive e volgari.
Domenica 16 febbraio mi trovavo ad assistere alla partita di campionato Vigasio-Lugagnano come sempre in compagnia di altri tifosi giallo-blu fra i quali, a pochi metri di distanza, anche il Sig. Campedelli. Verso la fine della partita il sig. Campedelli mi ha all’improvviso aggredito verbalmente insultandomi a distanza con termini volgari ed offensivi.
Mi sono avvicinato per chiedere chiarimenti, incredulo che mie personali valutazioni che stavo facendo, esclusivamente calcistiche, potessero dare adito ad una tale volgare reazione. Faccia a faccia , senza che alcuno avesse alzato le mani, il sig. Campedelli ha avuto il “buon gusto” di sputarmi in viso il chewingum che stava masticando. Solo a questo punto la discussione è degenerata in un’istintiva reciproca reazione fisica che fortunatamente l’intervento delle persone vicine ha interrotto, non impedendo ad entrambi di proseguire il diverbio verbale per alcuni minuti.
In questi giorni ho avuto varie testimonianze di solidarietà ed affetto da persone che hanno assistito all’episodio, ma voglio ribadire che situazioni del genere non trovano alcuna giustificazione da entrambe le parti. Mi rattrista molto che una società di calcio ricorra ad un comunicato ufficiale non coerente con quanto realmente accaduto definendomi “sedicente , offensivo e distruttivo” accomunandomi alla peggior categoria di tifosi.
Auguro a tutti i giocatori dell’AC Lugagnano il raggiungimento dei desiderati obbiettivi, da parte mia continuerò a seguirli ed incitarli con grande e sincero affetto.
Cordiali saluti
Franco Fusini
Uscendo dalla cronaca di quanto accaduto, e di quanto sostenuto dall’AC Lugagnano e dal Sig. Fusini, quello che si intuisce è che a tutte le parti coinvolte da questa vicenda, sicuramente non edificante, stiano in fondo molto a cuore i destini dell’AC Lugagnano. Riteniamo che a questo punto l’unica strada percorribile sia un sano e costruttivo confronto privato tra tutte le persone coinvolte, in maniera da poter archiviare quanto accaduto come un (brutto) incidente di percorso per poter proseguire serenamente per il vero bene del calcio a Lugagnano.