Il problema di una possibile incompatibilità dell’Assessore Bianco, in quanto anche Dirigente (e docente) dell’Università di Verona, era sorto appena dopo le elezioni dello scorso giugno, con l’entrata in vigore di un decreto legge dell’aprile precedente in tema di “inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico”. Ma sembrava che la questione non dovesse aver seguito in quanto, anche a livello nazionale, erano arrivati autorevoli pareri interpretativi che confortavano l’Assessore sul fatto di non essere coinvolto dalle previsioni della norma.
Ed invece ieri 20 gennaio, come un autentico fulmine a ciel sereno, sono arrivate le dimissioni di Gianmichele Bianco, il più votato alle ultime amministrative e Assessore di punta della Giunta del Sindaco Gianluigi Mazzi. Con un lungo e articolato intervento – inviato alla Giunta e ai Consiglieri e quindi pubblicato sul suo profilo Facebook – Bianco spiega motivi e dispiacere di questa situazione.
“È con estremo rammarico – scrive infatti Bianco – che comunico le mie dimissioni dalla carica di Assessore dal 22 Gennaio p.v. a seguito del rinnovo del mio incarico dirigenziale presso l’Università di Verona. Il rinnovo dell’incarico, come conseguenza, ha fatto seguire da parte del mio Ente di appartenenza, l’Ateneo di Verona, la richiesta di optazione tra le cariche da me assunte. Stante l’esistente rapporto di lavoro con l’Ateneo di Verona, l’opzione da me scelta è stata quella di mantenere l’attuale condizione lavorativa, obbligatoriamente rinunciando, purtroppo, alla carica elettiva”.
“Gli effetti della norma, le cui finalità dichiarate sono la prevenzione e il contrasto della corruzione e la prevenzione dei conflitti di interessi, sono aberranti: potrei – spiega l’ormai ex Assessore – avere una carica di Assessore o Consigliere nel Comune di Sommacampagna, ma non in quello di Sona, nel Comune di Castelnuovo ma non in quello di Bussolengo. Una norma a dir poco strana, che prevede che medesime situazioni siano considerate “fuori legge” (si parla di corruzione e di prevenzione dei conflitti di interessi…) per Comuni sopra i 15 mila abitanti e del tutto normali per Comuni sotto quella soglia”.
“Ho sempre creduto che l’azione normativa debba essere improntata su logiche razionali ma equilibrate nella gestione delle delicate e complesse vicende umane, tuttavia non reputo particolarmente illuminante l’esempio delle leggi sopra riportate. Si tratta di materie che, a fronte di una seria motivazione iniziale legiferante, hanno trovato applicazione schizofrenica e sproporzionata – dichiara Gianmichele Bianco – non permettendo di fatto la partecipazione politica attiva, a tanti livelli comunali, ad un’intera categoria di Cittadini. È più appropriato ricorrere all’immagine ben nota dell’uccisione di una mosca con una bomba atomica: il risultato è certo, ma gli effetti disastrosi pure. Sul fatto in sé avevo meditato anche il ricorso urgente al TAR per ragioni di incostituzionalità, ma tale azione è difficilmente sostenibile per gli alti costi economici e mentali che essa comporta. Trovo estremamente singolare che un Cittadino debba mettere in campo proprie ingenti risorse per avere riconosciuti diritti lesi da poca saggezza ed equilibrio parlamentari”.
“Il mio pensiero di augurio sincero e di buon lavoro – prosegue quindi Bianco – va al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio. La condivisione del cammino da anni, caro Gianluigi, dimostra quanto possa essere forte tra noi la relazione personale e di pensiero che è sempre stata guidata da assoluto rispetto reciproco e buon senso. Di questo rispetto e buon senso hanno bisogno tutti per avere risposte in grado di ridare speranza di soluzione ai piccoli e grandi problemi. Con te i Cittadini di Sona sono veramente in ottime mani perché conosco ed apprezzo da sempre le tue indubbie e straordinarie capacità di ascoltare tutti e dare risposte a tutti. Riconosco nella Giunta una forza fuori dall’ordinario, capace di essere motore potente di iniziative ed azioni per l’altissima qualità professionale, umana e relazionale di chi la compone. Sebbene siano stati pochi i mesi di esperienza attiva assieme, è come se fossero passati anni, tanto siamo riusciti a conoscerci reciprocamente, a capirci e a comprenderci immediatamente e completamente. Porto con me lezioni magistrali indimenticabili su come la gestione della cosa comune debba essere attuata”.
“Un particolare grazie a tutti i Consiglieri di maggioranza per questi mesi di collaborazione e un grazie particolare alle amiche ed agli amici con i quali ho condiviso il lungo, faticoso ma entusiasmante percorso pre e post elettorale portando avanti le idee di un Progetto ambizioso ed innovativo che, sono sicuro, segnerà Sona da qui in poi. Auguro al Consiglio tutto il meglio per creare un clima collaborativo seppur nelle diverse posizioni di pensiero. Mi pare che le premesse viste nei primi mesi portino verso questa direzione e ringrazio tutti coloro che credono che il confronto politico debba essere considerato come proposta e non contrasto fine a sé stesso, come ricerca di influenza positiva e non negativa. Perché il bene è solo quello della Gente. Grazie anche ai nostri Sostenitori. Constatare la grande e costante presenza in tutte le sedi significa dare valore ad una delle essenziali caratteristiche del Progetto che ha vinto le elezioni: la partecipazione di tutti e l’ascolto di e fra tutti. A tutti i Cittadini di Sona che hanno avuto fiducia nel nostro Progetto o che hanno manifestato idee ed opinioni diverse, non nascondo la mia commozione e il profondo senso di responsabilità nel trovarmi a svolgere il complesso ruolo di Assessore per la Comunità”.
“È stato un periodo – spiega l’ex Assessore -, molto intenso, sempre più segnato dalle sacrosante attese sulla qualità delle nostre risposte e azioni che ci ha visti costretti a ripensare la macchina comunale, progettando e riprogettando da zero decine di iniziative, spesso attese da anni, di cui proprio ora si comincia a vedere i primi risultati. Ci viene giustamente chiesto molto, anche in assenza di risorse e per questo è stato ed è necessario da parte di tutti noi mettersi in campo in prima persona, non tanto per dare superficiale risalto a noi stessi, ma soprattutto perché questo è il modello più saggio e vero di Servizio per i Cittadini. Sono passati in fretta questi sette mesi e purtroppo ho avuto modo di mettere in atto solo poche delle tante idee programmatiche che avevo e avevamo in mente. Me ne scuso sinceramente. Sono però certo dell’instancabile impegno e dedizione del Sindaco, della Giunta e della maggioranza, con l’auspicabile supporto di tutto il Consiglio, per condurre a termine nei prossimi quattro anni e mezzo gli ambiziosi programmi di cui avevo delega per i giovani, le associazioni, lo sport, l’innovazione, la comunicazione e l’urbanistica”.
“Per ultimo, ma non meno importante, ringrazio il Segretario, i Responsabili di ufficio e tutti i Collaboratori e Dipendenti del Comune. È stato un mio e nostro obiettivo, come maggioranza, favorire un clima di vera ed autentica compartecipazione alla vita comunale, dove componente tecnica e politica in modo congiunto agiscono per il solo scopo possibile: fare il meglio per il nostro Comune. Vi ringrazio veramente per tutto l’impegno profuso. Mi piace pensare, o forse spero che sia così, di aver contribuito almeno un po’ a creare un contesto lavorativo di qualità e reciproco rispetto anche se avrei voluto fare molto di più. Auguro realmente a tutti un buon lavoro. Ho dato tutto quello che potevo dare in questa esperienza attiva – termina Gianmichele Bianco – ed ora che qualcuno me la sta privando senza equilibrio né sensatezza, rifletterò per trovare nuove forme di scenari partecipativi alla vita sociale, sempre pensando che tutti possano e debbano dare il loro contributo per offrire più speranza e felicità possibili a tutti”.
Ed ora? Si aprono tanti possibili scenari sia politici che organizzativi. Ma che allo stato attuale è impossibile prevedere. Servirà capire come il Sindaco potrà e vorrà sostituire questa figura, così centrale, baricentrica e fondante nel suo progetto amministrativo, e se per l’ex Assessore vi sarà la possibilità di individuare modalità differenti per essere utile al progetto dell’attuale Amministrazione.