Sona: è scomparso a 99 anni Mario Mich, combattè con la Divisione Acqui a Cefalonia e fu internato in Russia.

La comunità di Sona perde in questi giorni uno dei suoi cittadini più gloriosi. Venerdì 13 settembre si è spento all’età di 99 anni, compiuti proprio il giorno prima, Mario Mich.

Classe 1920, nato a Tesero in provincia di Trento, nonno Mario Mich era un Reduce della divisione Acqui che si immolò a Cefalonia nel corso della Seconda Guerra Mondiale.

La tragica e gloriosa vicenda della Divisione Acqui è parte integrante della nostra Storia patria. A partire dal 1941 il presidio militare dell’area geografica della quale fanno parte le isole dell’Egeo Cefalonia e Corfù era stata assegnata dal comando italo-tedesco a reparti italiani ed affidata alla Divisione Acqui, al comando del Generale Gandin.

La Divisione Acqui era classificata “Fanteria di montagna” ed arruolava militari delle aree prealpine. Per questa ragione molti provenivano dalle nostre zone. Alla firma dell’armistizio, l’8 settembre 1943, la mancanza di direttive da parte dei Comandi militari italiani, l’iniziale scelta di resistere all’esercito tedesco che aveva chiesto la consegna delle armi ed infine la resa, portarono alla durissima rappresaglia da parte dell’ex alleato.

La guarnigione italiana di stanza nell’isola greca si oppose, infatti, al tentativo tedesco di disarmo, combattendo sul campo per vari giorni con pesanti perdite, fino alla resa incondizionata, alla quale fecero seguito massacri nonostante la cessazione di ogni resistenza. I superstiti furono quasi tutti deportati verso il continente su navi che finirono su mine subacquee o furono silurate, con gravissime perdite umane.

Tra coloro che sfuggirono al massacro vi era anche Mario Mich, che visse situazioni tragiche che lo portarono in campi di prigionia prima dai Tedeschi, quindi dai Russi, a Minsk in Russia, ancora sotto occupazione tedesca. Dovette seguire l’esercito tedesco in ritirata, furo quindi liberato e imprigionato nuovamente dai Russi in Polonia.

Rilasciato dopo alcuni mesi, nel 1945, arrivò con tradotte militari a Pescantina, tornando a casa dopo quasi tre anni di assenza. A causa delle indicibili condizioni nelle quali era stato costretto in prigionia, pesava poco più di trenta chilogrammi.

Negli anni più volte Mario Mich aveva raccontato e tramandato la storia sua e della Divisione Aqui in tanti incontri pubblici, sempre molto partecipati e sentiti, l’ultimo sul nostro territorio nel 2017 presso la Baita degli Alpini di Lugagnano.

Era inoltre presente sabato 14 ottobre quando il Comune di Sona ha inaugurato a Lugagnano la via Divisione Acqui, a Mancalacqua, alla presenza degli Amministratori comunali e di più di cento cittadini (nella foto sopra, a destra, assieme all’altro grande reduce di Cefalonia di Sona Andrea Gagliardi – foto Pachera).

Mario Mich lo si vedeva spesso presso il Ristorante al Bagolo a Sona, gestito dalla figlia Marisa con il marito Osvaldo.

Era un uomo molto amato e molto stimato, ed anche per questo oltre che per la sua storia oggi Sona è segnata da un profondo lutto. Con la sua morte, oltre alla figlia, lascia anche i pronipoti Michael e Aniyah e il nipote Giancarlo con Ethel.

I funerali si tengono lunedì 16 settembre alle ore 16 nella chiesa parrocchiale di Sona, partendo alle ore 15,30 dall’ospedale Magalini di Villafranca. Alle esequie sarà presente l’Associazione Nazionale Divisione Acqui, con il Presidente della Sezione di Verona Claudio Toninel.

Alla famiglia vadano le condoglianze del Baco e di tutta la comunità di Sona.

Nato nel 1969, risiede da sempre a Lugagnano. Sposato con Stefania, ha due figli. Molti gli anni di volontariato sul territorio e con AIBI. Nella primavera del 2000 è tra i fondatori del Baco, di cui è Direttore Responsabile. E' giornalista pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti del Veneto. Nel tempo libero suona (male) la batteria.