Sona al voto, ecco chi andiamo a votare e come farlo

Dopo la pausa estiva e i mesi di insegnamento online durante l’emergenza sanitaria del Covid-19, anche i ragazzi del nostro territorio sono tornati sui banchi di scuola. Ma già dopo una settimana avviene una prima interruzione delle lezioni per lasciare il posto ai seggi e permettere ai cittadini di votare alle elezioni regionali ed esprimersi sul referendum costituzionale.

Mentre alcune Regioni (Puglia, Calabria, Basilicata, Abruzzo e quasi sicuramente la Campania) hanno scavalcato il problema dell’interruzione scolastica rinviando al 24 settembre l’appuntamento con la prima campanella, sull’intero territorio nazionale il Viminale, alla luce della non semplice situazione, che anche nel nostro Comune si è manifestata in modo molto acceso, ha comunque avviato una ricognizione al fine di verificare la possibilità di votare in edifici non scolastici e di garantire la continuità scolastica e la sicurezza sanitaria agli alunni.

Solamente 185 Comuni in tutta Italia hanno risposto all’appello del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, avendo individuato 520 seggi fuori dalle aule. La maggior parte sono Comuni di modeste dimensioni; tra i capoluoghi figurano i nomi di Bergamo, Biella e Pordenone, dove tutti i seggi elettorali per il referendum saranno dislocati nei padiglioni della Fiera. Negli altri casi sono stati individuati luoghi alternativi alle scuole, come il Municipio, i musei, i centri giovanili e per la terza età. Escludendo per incompatibilità le caserme e le sedi di partito, è compito delle Prefetture valutare se gli edifici indicati sono idonei all’esercizio del voto.

Nessuna novità per Sona, che non rientra tra questi 185 Comuni, dato che il sindaco, a seguito del sopralluogo coi carabinieri per conto del Ministero presso le strutture, ha confermato gli stessi seggi degli altri anni. Pertanto, dopo soli pochi giorni di attività le scuole del nostro territorio chiuderanno, per riprendere successivamente due giorni dopo.

Nonostante non ospiti seggi, chiuderà anche la Pellico 2 di Lugagnano a causa di tre principali motivazioni: la chiusura imposta dell’intero plesso Frank compresa la segreteria, il prolungamento degli spogli e dell’igienizzazione fino al martedì e la prevenzione della contaminazione degli spazi visto il maggiore afflusso di esterni previsto.

Nel veronese sono undici i Comuni che hanno optato per seggi alternativi: Badia Calavena, Bosco Chiesanuova, Castel d’Azzano, Concamarise, Erbezzo, Gazzo Veronese, Ronco all’Adige, Roveredo di Guà, Sant’Anna d’Alfaedo, San Zeno di Montagna e Vigasio.

Uno sforzo che meritava di essere perseguito anche nel nostro Comune, che comunque non è carente di spazi aperti al pubblico sull’intero territorio e che avrebbe potuto chiedere un appoggio in extremis anche alle realtà sociali e associative del territorio.

Si voterà domenica 20 settembre dalle ore 7.00 alle ore 23.00 e lunedì 21 dalle ore 07.00 fino alle 15.00. I candidati in corsa per la carica di Presidente sono nove.

Patrizia Bartelle di Veneto Ecologia Solidarietà, Paolo Benvegnù di Solidarietà Ambiente Lavoro, Enrico Cappelletti del Movimento 5 Stelle, Paolo Girotto del Movimento3V, Antonio Guadagnini del Partito dei Veneti, Arturo Lorenzoni sostenuto dalle liste del Partito Democratico, +Veneto in Europa-Volt, Europa Verde, Sanca Veneta e Il Veneto che Vogliamo, Simonetta Rubinato Per le Autonomie, Daniela Sbrollini di Italia Viva, Luca Zaia sostenuto dalle liste Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Zaia Presidente, Lista Veneta Autonomia.

In Veneto si vota con una legge elettorale del 2012 e rivisitata nel 2018. Denominata Zaiatellum, è un sistema di voto proporzionale, comprendente l’assegnazione di un premio di maggioranza: eliminato l’opzione del ballottaggio nel caso in cui un candidato Presidente ottenga più del 40% dei voti, a questo gli verrà attribuito il 60% dei 50 seggi in totale.

Al fine di accedere alla ripartizione dei seggi, una coalizione deve superare la soglia di sbarramento del 5% dei voti, mentre per le liste singole l’asticella è fissata al 3%. Relativamente ai consiglieri è stato eliminato il vincolo dei due mandati, imponendo l’incompatibilità tra la carica di consigliere regionale e quella di assessore regionale. Tale norma obbliga i consiglieri chiamati a far parte della giunta ad abbandonare il proprio scranno a favore del primo dei non eletti. L’incompatibilità si estende inoltre anche tra la carica di assessore regionale e consigliere comunale.

Sarà possibile infine per un elettore esprimersi tramite voto disgiunto (per un candidato alla carica di Presidente della Giunta regionale e per una delle altre liste a esso non collegate) ed esprimere una doppia preferenza per i candidati consiglieri, che però devono riguardare candidati di genere diverso della stessa lista (un uomo e una donna o viceversa), pena l’annullamento della seconda preferenza.

Oltre alle elezioni regionali e al referendum costituzionale in Veneto si terranno pure le elezioni suppletive al Senato, una consultazione che finalizzata a sostituire a Palazzo Madama il posto oggi vacante del veronese Stefano Bertacco, ex assessore ai Servizi Sociali del Comune di Verona che lo scorso 14 giugno è purtroppo venuto a mancare. I candidati sono Emanuele Sterzi (M5S), Matteo Melotti (PD) e Luca De Carlo (FdI).

Oltre a un documento di riconoscimento e alla tessera elettorale per poter accedere al seggio è necessario essere muniti di mascherina. Per chi avesse perso o completato la propria tessera elettorale, l’Ufficio Elettorale di Sona in Piazza Roma, 1 rimarrà aperto per il rilascio delle tessere elettorali domenica e lunedì durante le operazioni di voto.

Sebbene non venga misurata la temperatura all’ingresso (la responsabilità è affidata a ciascun cittadino), sarà presente all’ingresso e in ogni seggio del gel igienizzante per le mani. Si dovranno evitare assembramenti e rispettare le distanze di sicurezza: almeno un metro rispetto agli scrutatori, ma due metri per essere identificati. Sarà lo stesso elettore, dopo il voto, a infilare la scheda nell’urna, con la sola eccezione di quella per il Senato in Veneto e in Sardegna: in quel caso la consegnerà ai membri del seggio.

La redazione de Il Baco da Seta seguirà in diretta il voto di domenica e lunedì, fornendo durante la giornata i dati di affluenza e poi i risultati per Sona in tempo reale. Restate connessi al nostro sito e alle nostre pagine social.

Nato nel 1994 e residente a Lugagnano, scrive per il Baco dal 2013. Con l'impronta del liceo classico e due lauree in economia, ora lavora con numeri e bilanci presso una società di revisione. Nel (poco) tempo libero segue con passione la politica e la finanza e non manca al suo inderogabile appuntamento con i nuovi film al cinema (almeno) due volte a settimana. E' giornalista pubblicista iscritto all'ordine dei giornalisti del Veneto.