Il Consiglio Comunale ha deliberato nel corso della seduta di ieri 22 ottobre alcune modifiche in merito all’IRPEF comunale. La novità più rilevante è sicuramente che l’Amministrazione Comunale ha deciso di mantenere l’aliquota allo 0,8 %, ma al contempo viene abbassata la soglia di esenzione a 10 mila euro.
Questa modifica porterà, secondo i tecnici del Comune, ad un gettito previsto di 1 milione e 625mila euro, 225 mila euro in più rispetto al gettito previsto con la soglia dei 15mila euro che era presente fino al Consiglio di martedì. Se con la soglia a 15mila euro infatti gli esenti erano 5.358, con la soglia a 10mila euro saranno 3.497. Morale della favola: questi 225 mila euro di nuovo gettito arriveranno da circa duemila contribuenti in più rispetto a coloro che pagavano con la precedente aliquota.
In sede di discussione del provvedimento il Sindaco ha voluto precisare che “la corresponsabilità di questa situazione è della precedente amministrazione. Paghiamo le scelte fatte da chi ci ha preceduto. Per usare una metafora, il vestito lo ha fatto la precedente maggioranza, ora noi ci troviamo nella condizione obbligata di doverci mettere una pezza”.
E’ intervenuto sul tema anche l’Assessore ai Tributi Luigi Forante spiegando che “ci adeguiamo ai regimi fiscali dei Comuni limitrofi. Sommacampagna ha la stessa aliquota e la stessa esenzione, Valeggio sul Mincio e Castel d’Azzano stessa aliquota, senza addirittura esenzione”.
Molte e articolate le obiezioni portate dalla minoranza, che si è trovata unita – pur con sfaccettature differenti – nell’opporsi al provvedimento. Con l’ex Sindaco Gualtiero Mazzi della Lega Nord che sottolinea come “per recuperare soldi andate a pesare sulle fasce deboli e questo non va bene. Visto che avete avuto dei risparmi di spesa, come la Caserma dei Carabinieri non fatta, e maggiori introiti per la viceda conguagli gas questo provvedimento si poteva evitare. E’ vero che per i primi sei mesi il vestito lo ha abbozzato la mia amministrazione, ma bastava lasciarlo così. Invece, abbassando l’esenzione, lo avete modificato ancora”.
Intervento duro anche quello di Maurizio Moletta della Lista Tosi per Sona, che nella precedente amministrazione reggeva proprio l’Assessorato al Bilancio. Moletta ha accusato la maggioranza di non aver coinvolto le minoranze su questa scelta e che “abbassare l’esenzione vuol dire entrare a gamba tesa sulle situazioni di molti cittadini lavoratori o pensionati”.
A lui ha replicato l’Assessore Gianmichele Bianco. “Se potessi, eviterei di tassare chiunque, ma purtroppo ci siamo visti costretti a fare questa scelta”.
Anche l’ex Sindaco Flavio Bonometti – ora Consigliere di minoranza per Progetto Comune – è intervenuto sul tema. “Caro Sindaco è vero che ti sei trovato un vestito già fatto, ma in campagna elettorale avevi detto che saresti stato un buon sarto! Un’aggiustatina migliore la potevi fare”.
Dopo di lui a parlare è stato il Consigliere del PDL Vittorio Caliari. “La scelta che avete fatto è evidentemente stata dettata dall’ufficio ragioneria con considerazione esclusivamente tecniche, dovevate fare una riflessione ulteriore. Anche se capisco che approvare un bilancio non è mai facile”.
Molto critici Enrico Cordioli di Nuove Prospettive e PD – “avete tenuto conto dei dati della crisi? Chi ha un reddito di diecimila euro può considerarsi alle soglie della povertà” – e Federico Zanella del Movimento Cinque Stelle che si è detto “sconcertato da questa scelta, è fuori luogo, non è al passo con i problemi di oggi”.
Arrivati al voto la maggioranza ha votato compatta a favore del provvedimento, contraria la minoranza con l’eccezione del Consigliere Vittorio Caliari che al momento non voto non era in aula.