Sindaci in guerra. Temistocle Raineri, il sindaco-generale del Comune di Sona nel primo conflitto mondiale

Capita ogni tanto di vedere in televisione, o di leggere sui giornali, interviste ai sindaci delle città bombardate dall’esercito russo in Ucraina. Come rappresentanti delle loro comunità, essi raccontano l’angoscia che quelle popolazioni martoriate sono costrette a subire.

Qualcosa del genere deve aver provato anche chi fu sindaco del Comune di Sona in tempo di guerra. Come Temistocle Raineri, che governò il territorio dal 12 agosto 1914 al 7 ottobre 1920, durante il periodo del primo conflitto mondiale. Le nostre frazioni non furono bersaglio di bombardamenti, ma comunque costrette a vivere situazioni alquanto difficili.

Molte famiglie dovettero concedere alloggi per i militari e i loro animali; fu necessario creare spazi per un piccolo aeroporto militare a Palazzolo, per un campo di concentramento a Lugagnano, per un ospedale da campo. Si dovettero subire requisizioni di cavalli, muli, bovini, cereali e foraggi. Ma soprattutto vi furono ben 104 Caduti, con genitori, vedove e orfani a piangerli.

Di fronte a questa drammatica situazione, chissà con quale stato d’animo deve aver vissuto il primo cittadino; purtroppo all’epoca non c’erano i mezzi di comunicazione odierni, e non lo sapremo mai. Cerchiamo, comunque di fare la sua conoscenza.

Temistocle Raineri era un alto ufficiale dell’esercito, nacque il 30 gennaio 1853 a Castell’Arquato (PC), paese che curiosamente si trova a pochi chilometri da Lugagnano Val D’Arda, gemellata con la nostra omonima frazione.

Proveniva da una famiglia della media borghesia impiegatizia, dal padre Rainero, segretario podestarile, e dalla madre Catterina Bravetta; suo fratello Giovanni diventerà ministro e senatore del Regno. Temistocle, a un certo punto della sua carriera, raggiunto il grado di colonnello, fu mandato a Verona, e probabilmente fu lì che conobbe e sposò Ada Trevisani, proprietaria di Villa Trevisani a Sona, oggi sede dell’asilo infantile. Si trasferì nel nostro capoluogo nel 1915 (nella foto sotto, una pubblicità della sua azienda vinicola in società con la famiglia Trevisani). Morì a Roma nel 1921 e fu sepolto nel cimitero del Verano.

Deve aver lasciato presso la popolazione un ottimo ricordo di sé, visto che – unico fra i sindaci del nostro Comune – gli fu dedicata una lapide commemorativa, posta sulla facciata esterna principale della chiesetta del cimitero di Sona (foto in alto). L’iscrizione non c’è più, da poco rimossa per i recenti restauri del tempio, ma sarà sicuramente ricollocata in sede idonea.

Vi si legge: “Fra i cari poveri morti in questa terra bella aprica fertile gloriosa da noi tanto amata, sia ricordato il generale brigadiere Temistocle Raineri, soldato e cittadino egregio, agricoltore intelligente e appassionato, per oltre un lustro sindaco di Sona. Figlio delle sue azioni, retto, operoso, geniale e buono. Trepido meno di sé che d’altrui, nella vita civile e nella militare perseguì sempre e ovunque il bene, lasciando larga eredità di affetti e incancellabile rimpianto. Nacque a Castell’Arquato il 30 gennaio 1853, morì in Roma il 2 febbraio 1921, e ivi è sepolto nel verde pio di Campo Verano”.

Tomba del sindaco Temistocle Raineri nel cimitero del Verano a Roma.

Nato a Verona nel 1956, lavora come medico di base. Dal 2003 è redattore del “Baco da seta”, su cui pubblica articoli che trattano quasi sempre di storia del nostro Comune. E’ presidente del “Gruppo di ricerca per lo studio della storia locale di Sona”, che fa parte della Biblioteca comunale di Sona.