Il Maestrale – lista civica che per per due mandati ha amministrato il nostro Comune, dal 1995 al 2003 e che ha deciso di non prendere parte alle prossime amministrative del 26 maggio – organizza in queste settimane una serie di confronti tra i sette candidati Sindaci, per permettere alla cittadinanza di ascoltarli in contraddittorio tra di loro.
La prima di queste serate si è tenuta martedì scorso nella sala civica di San Giorgio in Salici. La serata inizia alle 20.45, i candidati sono tutti presenti e il pubblico è numeroso. Sette interlocutori – Vittorio Caliari, Gualtiero Mazzi, Flavio Bonometti, Enrico Cordioli, Gianluigi Mazzi, Federico Zanella e Gianluigi Sette – un moderatore e cinque domande. Ogni candidato ha tre minuti per esporre le proprie idee, descrivere se stesso e la sua lista, esplicitare e spiegare i punti salienti del proprio programma e, nel frattempo, stuzzicare con qualche battuta sagace i propri ‘avversari’.
Dopo la presentazione della serata fatta da Raffaele Tomelleri, Presidente della lista civica Il Maestrale, il candidato del Movimento Cinque Stelle legge un comunicato, ringraziando gli organizzatori ma dichiarando di aver scelto di attenersi al regolamento del proprio gruppo e quindi di non partecipare al dibattito ed invitando i presenti a prendere parte ai momenti informativi organizzati dal Movimento.
Gli aspiranti sindaci allora restano soltanto sei. La serata procede regolare, sferzata di tanto in tanto dai botta e risposta a distanza che i candidati si scambiano. L’Amministrazione che ha appena terminato il proprio mandato viene criticata più apertamente, ma anche a quella precedente non vengono risparmiate critiche. L’attinenza alle domande non viene sempre rispettata e gli avversari non si fanno remore a sottolineare le debolezze presenti nei discorsi degli altri candidati.
Nonostante ciò credo che questi scontri denotino una politica schietta, che cerca di non scendere a compromessi e di difendere i propri valori. Un dibattito che lascia trasparire al pubblico, senza filtri ulteriori, chi siano le persone che potrebbero votare, quanto siano qualificate, se valgano veramente il proprio voto, quali siano realmente le loro idee.
Un dibattito che permette ai cittadini di guardare direttamente negli occhi ed ascoltare i discorsi di chi ci vorrebbe amministrare, una politica che diventa contatto diretto fra chi vive un Comune e chi lo vuole guidare, fra chi conosce le difficoltà da affrontare e chi si augura di risolverle. Finite le cinque domande proposte dal moderatore è proprio il pubblico infatti a poter porgere quesiti ai vari candidati, che si rendono disponibili a confrontarsi con gli elettori senza esclusione di colpi.
La serata si conclude ricordando il prossimo appuntamento che si terrà a Lugagnano mercoledì 15 maggio, alle 21 presso l’aula magna delle scuole medie.