Nonostante qualche pioggia caduta negli scorsi giorni, la situazione idrica sul nostro territorio, causata dalla lunghissima siccità, si fa sempre più grave.
Tanto che è arrivato in queste ore un provvedimento di grande impatto per il prelievo dell’acqua dal fiume Adige per l’irrigazione, con conseguenze per il territorio e per le aziende agricole.
Il Commissario delegato per i “Primi interventi urgenti di protezione civile finalizzati a contrastare la situazione di deficit idrico in atto per le peculiari condizioni ed esigenze rilevate nel territorio delle Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto” con decreto n. 6 del 14 agosto 2022, per scongiurare l’interruzione del servizio idrico per una popolazione di circa 50mila abitanti, ha infatti chiesto ai consorzi di bonifica – tramite il soggetto attuatore – che le portate prelevate dal fiume Adige ad uso irriguo siano contenute entro il 50% del valore di concessione almeno fino al 18 agosto.
Pertanto, da questa mattina di lunedì 15 agosto il Consorzio di Bonifica Veronese, che fornisce l’irrigazione a 70 Comuni della provincia tra i quali anche l’area di Sona, di Bussolengo e del villafranchese, ha dovuto applicare quanto richiesto dal decreto.
“L’intera struttura consortile ed il personale di campagna – spiegano dal Consorzio – sono già operativi per tentare di ridurre al minimo i gravi problemi, cercando di agevolare l’utilizzo dell’acqua resa disponibile dalle aziende che non la utilizzano per conclusione del ciclo colturale”.