Scuola di Lugagnano: Sindaco e genitori chiudono la polemica sulla nuova biblioteca accordandosi per un confronto sul progetto

Il duro scontro sorto tra genitori e Comune di Sona attorno alla questione del progetto per utilizzare una parte della scuola Pellico di Lugagnano quale biblioteca e sala lettura si è ricomposta attorno all’accordo raggiunto tra Sindaco, Dirigente scolastica, insegnanti e rappresentanti di classe di rivedersi, con tutti i genitori che vorranno partecipare, per valutare assieme il progetto.

Un accordo raggiunto ieri durante un incontro che il Sindaco ha richiesto alle diverse componenti della materna comunale di Lugagnano e che si era reso necessario dopo la polemica che negli scorsi giorni era divampata a Lugagnano.

Tutto era nato quando Il Baco da Seta aveva dato notizia della decisione dell’Amministrazione comunale di affidare i lavori di progettazione e direzione lavori per la realizzazione di nuova biblioteca e di una nuova sala lettura a Lugagnano, come si diceva.

La nuova biblioteca e sala lettura (sopra, il progetto) nelle intenzioni di Sindaco e Giunta sarà posizionata in uno spazio perimetrale dell’edificio che oggi ospita la scuola primaria “Pellico 1” e la scuola dell’infanzia comunale di Via Don Minzoni, utilizzando tre aule, delle dieci che si sono liberate all’avvio della “Pellico 2”: stanze poste al pianterreno sul lato di via De Gasperi.

Il Consigliere Paolo Bellotti, capo progetto, aveva spiegato che l’Amministrazione ha pensato di “creare uno spazio il più possibile funzionale e che limitasse il disagio per gli alunni della Pellico 1 e per i bambini della scuola dell’infanzia. Per tale motivo – aveva indicato Bellotti – abbiamo deciso di realizzare la biblioteca e sala lettura nelle tre aule rivolte su via De Gasperi, creando due ingressi indipendenti dall’esterno, attraverso un patio rialzato e chiudendo tutte le porte di comunicazione con la scuola anche al fine di mantenere tutte le uscite di emergenza esistenti e necessarie alla sicurezza dell’istituto. In tal modo non vi sarà alcuna interferenza con le attività delle scuole, che potranno continuare ad utilizzare il salone principale. Inoltre, delle tre aule, due erano adibite a magazzino e solo una era utilizzata per l’attività motoria dei bambini della scuola materna, che potranno continuare a svolgere nella palestra comunale, molto più grande ed idonea in termini di spazio o utilizzare, una o più aule al primo piano”.

La notizia di questa decisione, e le dichiarazioni di Bellotti, avevano generato una reazione fortissima da parte di genitori ed insegnanti. Tantissimi i commenti apparsi sotto l’articolo del Baco, con accenti anche molto duri.

Il problema, evidenziato da insegnanti e genitori, è che fino a prima dell’emergenza quegli spazi erano utilizzati dalla scuola dell’infanzia e che, soprattutto, saranno particolarmente necessari quando la scuola riaprirà, per poter gestire in sicurezza le attività legate all’emergenza COVID-19. Insomma, in un momento in cui occorre ripensare l’organizzazione spaziale dei contesti scolastici per poter evitare assembramenti e garantire il distanziamento, alla scuola dell’infanzia di Lugagnano gli spazi vengono tolti. E questo, a chi lavora nella realtà scolastica e ne conosce bene le esigenze, appare un errore.

Critiche sono arrivate anche per il mancato confronto degli amministratori comunali con il mondo della scuola dal quale – sostengono in molti – si sarebbero potute ricavare indicazioni importanti.

Il tono e la gravità delle critiche, oltre al fatto che ad intervenire fossero state anche insegnanti e pure esponenti del personale ATA, ha convinto il Sindaco Mazzi a convocare una riunione d’urgenza con tutte le parti che compongono il mondo della scuola, che si è tenuta giovedì 4 giugno a Sona.

Presenti all’incontro per il Comune il Sindaco, il Vicesindaco Roberto Merzi, l’Assessore alla Scuola Gianmichele Bianco, il Presidente del Consiglio comunale Leoni, il Consigliere Paolo Bellotti ed il responsabile dell’ufficio tecnico Fabio Dal Barco. Per il fronte scuola la Dirigente di Lugagnano Piera Cattaneo, la vice Dirigente Daniela Fabbris, l’insegnante e coordinatrice della scuola dell’Infanzia Nadia Zandonà e tre rappresentanti dei genitori della materna.

Il Sindaco Mazzi ha esordito delineando il quadro normativa della gestione degli edifici scolastici, spiegando che proprietari ne sono i Comuni per le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado e le Province per le scuole secondarie di II grado; possono essere anche lo Stato e i soggetti privati. Spettano quindi al Comune gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, quelli di risparmio energetico e quelli di ristrutturazione edilizia. Spetta invece al Dirigente scolastico la sicurezza all’interno della scuola.

Mazzi ha quindi presentato alcuni indicatori demografici, che dimostrano chiaramente come anche nel nostro Comune stiano diminuendo le nascite mentre aumenta l’aspettativa media di vita. “Oggi a Sona il numero maggiore dei nostri concittadini – ha spiegato il Sindaco – si colloca nella fascia over 65 anni. Quindi l’azione progettuale del Comune deve pensare anche a loro, oltre che ai bambini e alle famiglie. E anche in quest’ottica, oltre che per i nostri giovani, si inserisce il progetto della nuova biblioteca e della nuova sala lettura. Un Sindaco deve pensare a tutti”.

Da qui è partita la discussione, che nella parte iniziale ha avuto anche toni accesi. Il Sindaco ha sostenuto di non essere mai stato informato del fatto che quelle stanze, ora destinate alla realizzazione della nuova biblioteca, fossero in realtà usate per attività motoria e psicomotricità, per i laboratori di manipolazione e pittura e come di religione o per altre attività. “Non è arrivata nessuna comunicazione in Comune in tal senso, e questo è grave perché poi la responsabilità anche penale è mia”. A questa obiezione le rappresentanti di classe hanno ribattuto che, in realtà, il Comune ne era a conoscenza, perché vi era stata l’autorizzazione della Dirigente e perché l’allora Assessore alla scuola Monia Cimichella aveva visitato gli spazi e preso visione della situazione. Su questo punto è nato un certo dibattito, e quello che è emerso è che evidentemente nella vicenda sono mancati molti passaggi comunicativi.

Ad essere affrontata è stata quindi la questione essenziale: gli spazi che sarebbero tolti alla didattica. Il Sindaco ha ribadito che su questo progetto si era confrontato con la Dirigente e la Vice Dirigente di Lugagnano (“sui temi della scuola lo faccio sempre, come è doveroso che sia”) e che gli spazi nella nuova ridefinizione della struttura in realtà aumentano. “Comunque se per settembre dovessero essere confermate quelle che sembrano le indicazioni sul distanziamento sociale – ha aggiunto -, tutte le scuole, a Sona come nel resto d’Italia, sarebbero in ogni caso inadeguate. Tanto che si dovrebbero pensare alternative drastiche come l’utilizzo di spazi non scolastici”.

Alla domanda sul perché non rimandare comunque il progetto di un anno, viste le tante incertezze post coronavirus che gravano sulla scuola in questa Fase 2 e 3, il Sindaco ha risposto che esistono anche problemi finanziari: “Quei soldi sono stati stanziati e ora vanno utilizzati nel corso dell’anno, rimandare creerebbe qualche problema di gestione del bilancio comunale”.

Gli Amministratori hanno quindi presentato le tre possibili soluzioni pensate per riorganizzare gli spazi della scuola dell’infanzia di Lugagnano, che pubblichiamo qui sotto. Dalle tre soluzioni quella più è piaciuta ai presenti è stata la terza.

IPOTESI 1

IPOTESI 2

IPOTESI 3

E’ qui che è nata la proposta da parte delle rappresentanti di classe, accolta dal Sindaco, di un incontro che veda la partecipazione anche dei genitori, dove questo progetto verrà illustrato nel dettaglio e dove amministratori e cittadini potranno confrontarsi sulle scelte da prendere. Un incontro che si terrà tra 15 giorni. “Per allora – ha chiesto Mazzi ai presenti – fatemi però avere le vostre osservazioni così che possiamo arrivare a quell’appuntamento con una base solida su cui discutere”. In quella sede, come fatto ieri, il Sindaco presenterà anche lo sviluppo futuro del polo scolastico della Anna Frank e della Pellico 2, e l’idea di trasformare nel tempo la Pellico 1 in un centro polifunzionale.

Il Sindaco, in chiusura, ha inviato Dirigente e vice Dirigente della scuola di Lugagnano ad un percorso di confronto anche sulle modalità di riapertura delle scuole del territorio il prossimo settembre. Ed è qui che la Dirigente Cattaneo ha informato che con il prossimo 31 agosto cesserà dal suo incarico, andando in pensione.

Nato nel 1969, risiede da sempre a Lugagnano. Sposato con Stefania, ha due figli. Molti gli anni di volontariato sul territorio e con AIBI. Nella primavera del 2000 è tra i fondatori del Baco, di cui è Direttore Responsabile. E' giornalista pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti del Veneto. Nel tempo libero suona (male) la batteria.