Proseguiamo il progetto di informazione costante sulle attività degli Scout di Lugagnano. Tra le alte cose, pubblichiamo periodicamente un’iniziativa su cui il Clan degli Scout di Lugagnano lavora in maniera continuativa: L’analisi ed il commento critico di articoli che appaiono sulla stampa nazionale. Oggi si parla di riciclaggio di denaro a Verona, prima con un pezzo apparso sulla stampa nazionale e poi con il commento che ne ha fatto Francesco Zumerle del Clan.
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Nel primo semestre 2015, in Fvg sono state 644 le segnalazioni di riciclaggio alle autorità, contro le 558 del secondo semestre 2014 (+15,4%). Il numero più alto in provincia di Udine (265), seguono Pordenone (163), Trieste (129) e Gorizia (87). Per il Veneto le segnalazioni nel 1 semestre 2015 sono state 3.081 contro le 2.622 del 2 semestre 2014 (+18%). Il numero più alto in provincia di Verona (664), seguono Padova (660), Venezia (526), Vicenza (509), Treviso(503), Rovigo (134) e Belluno (85). I dati sono stati presentati al convegno «Contrasto al riciclaggio di denaro e benefici per l’economia nazionale», del Centro Studi Antiriciclaggio & compliance Pier Luigi Vigna di Roma con il sostegno di Banca Popolare Cividale. All’incontro hanno partecipato alcuni esperti in materia a livello internazionale. «Rispetto al passato,c’è più sensibilità – ha sottolineato Emanuele Fisicaro, presidente Centro Studi Europeo Prevenzione e Repressione del Riciclaggio di Denaro – il fenomeno aumenta, ma crescono anche le segnalazioni». Come evidenziato dai dati semestrali diffusi da Banca Italia, nel periodo più acuto della crisi economica (2008-2013) le operazioni sospette trasmesse all’Unità Informazione Finanziaria sono quasi quadruplicate. Nel 1 semestre 2015 sono state più di 39.000, con un incremento del 12% rispetto al 2 semestre 2014. Giuseppe Manitta, direttore della Sede della Banca d’Italia di Trieste, ha sottolineato che «in genere, più l’attività criminale è presente, più il costo del credito da parte delle banche aumenta perché vengono chieste maggiori garanzie». Sull’esportazione illegale di capitale, «le stime parlano di 300/400 miliardi di euro detenuti illegalmente all’estero – ha dichiarato Gabriele Procucci Comandante del III Nucleo della Polizia GdF – a fronte di 40 miliardi di emerso». «Come risulta dal rapporto semestrale della Banca d’Italia – ha sottolineato Michela Del Piero, presidente di Banca Popolare di Cividale – durante la crisi, le banche locali hanno concesso più prestiti e con un tasso più basso rispetto al resto del sistema bancario, a dimostrazione del loro impegno nei confronti del territorio».
da L’Arena
Commento
Ho scelto di presentare questo articolo in quanto tratta di un argomento a tutti molto vicino: la legalità. Il problema esposto è da sempre presente nel nostro territorio, ma non si è ancora arrivati ad una vera e propria svolta. Certo, i dati di questo articolo potrebbero apparire rassicuranti, ma non ci si può passare sopra con leggerezza, in quanto il problema persiste e le sole forze dell’ordine non potranno mai nulla contro di esso. Serve la partecipazione di tutta la comunità per combattere con efficacia tali situazioni: chi di noi non ha mai avuto a che fare (più o meno direttamente) con episodi di illegalità? Dubito che siano in molti. Quanti di questi, nonostante il problema non li riguardasse, si sono fatti avanti e hanno cercato di risolvere la situazione, mettendo da parte l’indifferenza ed il proprio individualismo (“tanto il problema non mi riguarda”)? Sono proprio queste ultime parole il problema di fondo, senza le quali tutte le associazioni criminali non sarebbero un reale problema e noi potremmo vivere in una realtà migliore.
Francesco Zumerle
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