Domenica sera 29 gennaio è scomparso don Luigi Boscaini, sacerdote salesiano di Lugagnano. Il prossimo 12 marzo avrebbe compiuto 103 anni, dei quali 74 vissuti nella veste di sacerdote.
Ultimo di “dieci fratelli viventi” – come ci disse – Luigi visse con la sua famiglia a San Giovanni Lupatoto fino al 1932, quando il padre acquistò dei terreni agricoli a Lugagnano, paese in cui la famiglia Boscaini ha poi messo radici.
Il 4 luglio del 1948, anno della sua ordinazione presbiterale, ci fu il suo ingresso nella frazione di Sona, addobbato a festa per l’occasione. “Il mio sacerdozio era una speranza per tutta la mia famiglia e anche per la parrocchia di Lugagnano, presso cui da anni non maturavano vocazioni maschili”, ci ha raccontato don Luigi nell’ultima intervista che il Baco ebbe la preziosa occasione di fargli in occasione del suo centesimo compleanno: fu una testimonianza affettuosa e profonda.

Da alcune testimonianze che abbiamo raccolto quel 4 luglio fu una giornata di grande festa, che richiese tantissima preparazione e che regalò un’enorme soddisfazione alla famiglia Boscaini, al Parroco di allora don Enrico Brunelli e a tutto il paese. Una festa di tutta la comunità, che la mamma Elisa volle valorizzare portando, grazie all’aiuto dei nipoti, doni alle famiglie meno abbienti del paese.
Durante gli oltre settant’anni di sacerdozio don Luigi ha ricoperto vari ruoli di responsabilità nelle opere salesiane. “Ho sempre fatto fatica – ha ammesso don Luigi –. Vivere in mezzo ai giovani e ai confratelli salesiani per crescere insieme dentro uno spirito ordinato e in un clima di famiglia, non è mai stata cosa facile. Anche l’impegno nel contesto scolastico mi è costato un po’ di fatica, ma l’ho sempre fatto volentieri. L’educazione ai giovani avviene vivendo con loro, in mezzo alle loro fatiche, ai loro sogni e alle loro speranze. Un po’ come fratelli maggiori che comprendono, incoraggiano e aiutano”.
Nonostante alcune complicazioni fisiche manifestatesi negli ultimi mesi, don Luigi ha sempre mantenuto uno sguardo lucido e attento, consapevole e vivace.
“Spero di trovarmi con mia mamma e mio papà, con i miei fratelli e le mie sorelle e con tutti gli altri nipoti che sono partiti prima di me – ha affermato don Luigi in occasione di una delle ultime visite -. Io prego per voi, voi pregate per me perché questa partenza sia un incontro con il Signore. Nonostante questi miei anni, ho cercato di servire al meglio che ho potuto per incontrarmi con loro al termine della mia camminata attraverso la storia di questo mondo”.
I funerali si tengono giovedì 2 febbraio alle ore 15 presso la chiesa parrocchiale di Lugagnano. Alla famiglia e ai tanti che gli hanno voluto bene vadano le condoglianze del Baco.