“Scelta per Sona”: Una mozione al sindaco perché ripristini le piante abbattute dalla tempesta di luglio

La lista civica di minoranza “Scelta per Sona” ha presentato una mozione al sindaco Dalla Valentina, al presidente del consiglio comunale Pesce e alla Giunta per chiedere il ripristino del patrimonio arboreo pubblico devastato dalla violentissima tempesta di vento e grandine che ha investito il nostro territorio nella notte tra il 24 e 25 luglio scorso.

“Il nostro Comune di Sona, per la sua estensione territoriale, gode di un prezioso patrimonio arboreo e faunistico che ne caratterizza il paesaggio – scrivono nella mozione i tre consiglieri di “Scelta per Sona” -: quanti scorci del nostro Comune si materializzano in immagini nella nostra mente se citiamo i cipressi ornamentali che coronano i profili delle nostre colline, che affiancano i cigli stradali o cingono le nostre corti! Carpini, querce, robinie e molte altre specie fanno parte del tessuto e del vissuto del nostro territorio e sono patrimonio di tutta la comunità, indipendentemente dalla loro appartenenza giuridica”.

“Pensiamo al Celtis australis, sito in località Corte Pietà, noto a molti come il ‘Pirlar o Bagolaro di Corte Pietà’ – proseguono Corrado Busatta, Gianluigi Mazzi ed Antonella Dal Forno – che con i suoi 13 m di altezza, una circonferenza di 6,4 m ed età compresa tra 350 e 450 anni, è presente nel Registro regionale della Guardia Forestale e viene citato nel sito internazionale Monumental tree come il più vecchio di Italia e d’Europa. Di sicuro interesse vi sono poi altri alberi a cui vengono attribuite età comprese tra 150 e 200 anni”.

Con la mozione i tre consiglieri di minoranza chiedono che il sindaco e giunta si attivino per ripristinare il “patrimonio arboreo andato perduto con le recenti avversità climatiche ricollocando e mettendo a dimora gli alberi abbattuti nelle stesse posizioni (o in luoghi vicini più funzionali)”.

La lista civica “Scelta per Sona” chiede, inoltre, che si proceda con una manutenzione “di quegli alberi le cui spiccate dimensioni possano far temere problematiche future di sicurezza”, di “donare degli esemplari arborei ai cittadini che ne siano stati privati affinché provvedano alla messa a dimora” e di “donare piante anche a tutti coloro che avendone spazio e luogo vogliano piantumare nuovi arbusti”.

“Le modalità di finanziamento di questo progetto di ripristino arboreo possono essere diverse – proseguono Busatta, Mazzi e Dal Forno -: dalla collaborazione con la Guardia forestale, alla richiesta di partecipazione al bando PNRR per l’accesso ai Contratti di Filiera nel settore forestale, o ad altri bandi, oppure reindirizzando risorse interne comunali a questo preciso scopo. L’obiettivo è quello di ripristinare immediatamente il patrimonio floro-faunistico, in modo che nulla vada perso e venga così consegnato intatto alle generazioni future, rendendo ragione del ruolo che ciascun monumento arboreo ha nella nostra Comunità sia sotto l’aspetto naturalistico sia come testimone di un paesaggio, di una storia e, se lo vorremo, anche di un futuro”.

Da quasi 15 anni Lugagnano è per me e la mia famiglia divenuta casa. Sono nata il 6 aprile 1981, mamma pasticciona, mi definisco un’accanita fan della vita. Mi piace modificare la mia prospettiva sul mondo e sulle cose e considero i cambiamenti fonte di potenti opportunità (ovvero adoro mettermi continuamente in discussione).