Mercoledì 16 gennaio Sara Simeoni, campionessa olimpica di salto in alto e originaria della nostra vicina Rivoli Veronesi, ha incontrato tutti gli alunni della scuola secondaria di primo grado di Lugagnano.
La veronese Sara Simeoni, tra i tanti titoli conquistati, è stata medaglia d’oro alle Olimpiadi di Mosca 1980, poi ancora primatista del mondo con la misura di 2,01 metri stabilita due volte nel 1978, anno in cui vinse anche il titolo europeo.
Nel suo palmarès vanta anche due medaglie d’argento ai giochi olimpici (Montreal 1976 e Los Angeles 1984), un oro e due bronzi agli europei, quattro ori agli europei indoor, due vittorie alle Universiadi e ai Giochi del Mediterraneo e 24 titoli italiani.
Da qualche anno segue il Progetto “Educare al Fair Play” promosso da FIDAL e dall’UST di Verona che la porta dagli studenti per raccontare la sua carriera sportiva e parlare delle regole fondamentali del fair play (“gioco corretto”) nello sport come nella vita.
“Ricevere a scuola Sara Simeoni è stata una esperienza emozionante e unica – ci racconta la Professoressa di scienze motorie Lucia Marchetti, responsabile dell’evento – emozionante perché avevo l’età dei miei alunni quando lei ha vinto l’oro olimpico a Mosca e conoscere da vicino la prima donna al mondo che ha superato i 2 metri nel salto in alto non capita tutti i giorni, inoltre ha saputo raccontare lo sport e i suoi valori in maniera semplice ed efficace. Unica perchè insieme ai miei alunni ho visto e toccato tre medaglie olimpiche”.
La Simeoni ha interagito con gli alunni che erano estremamente incuriositi dalla sua storia e dal poter vedere e toccare delle vere medaglie olimpiche. Finale perfetto per un incontro di tale valore.
“Ritengo importante, utile e formativo che i miei alunni abbiano ascoltato dalla voce diretta della Simeoni il racconto della sua carriera e le regole base per una vita corretta: vincere è bello ma ci vuole tenacia, sacrificio e costanza; dalle sconfitte si imparano molte cose quindi bisogna saper perdere; lo sport è una metafora della vita, motivo per cui è importante praticarlo”, conclude la Professoressa Marchetti e ci anticipa che i progetti scolastici dedicati allo sport e a una vita più sana e corretta non sono terminati perché l’istruzione è anche educazione alla vita.
Nella foto sopra la Simeoni durante l’incontro con gli studenti. Nel video sotto, il servizio apparso su TG di Telenuovo.