San Giorgio in Salici, un 4 Novembre di comunità: “dobbiamo saper coinvolgere le nuove generazioni”

Una giornata veramente importante quella che ha vissuto domenica 4 Novembre, la comunità di San Giorgio in Salici e nello specifico i rappresentanti delle Forze Armate del paese quali Alpini, Fanti, Bersaglieri, Carabinieri e Marinai.

In tale data si celebra, infatti, la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate istituita nel 1919 e giunta fino a noi attraverso decenni di storia italiana, passando dal Fascismo e approdando alla Repubblica. Ma non solo, quest’anno ricorre altresì la Celebrazione del centenario della fine della prima guerra mondiale (1918 – 2018). Una data che si è celebrata in tutti i paesi del nostro Comune.

L’Assessore Cimichella e il Capogruppo degli Alpini Speri.

Bandiere svolazzanti per tutto il centro storico del paese quelle che oggi si possono vedere appese ai balconi delle case. Molta la commozione visibile negli occhi dei partecipanti durante la cerimonia solenne dell’Alzabandiera. Il momento di rito è stato accompagnato dal suono della tromba suonata con dedizione da Giordano Sartoretti, il quale ha riprodotto le note dell’Alzabandiera e dell’Inno Nazionale.

Le celebrazioni hanno preso il via presso la Baita degli alpini da dove è partito un seguito che è giunto fino alla Chiesa di San Giorgio Martire dando così inizio alla celebrazione eucaristica.

Il sacerdote, Padre Giampaolo Mortaro, ha ricordato ai fedeli presenti all’eucarestia la rilevanza di questa giornata e di come il suo insegnamento sia vivo tutt’oggi. Di fondamentale importanza il valore umano che spesso viene accantonato per dare spazio ad una logica di profitto personale mentre, in più parti del mondo, si soffre ancora per la fame e la povertà. Chiaro il riferimento alla vita missionaria del sacerdote aprendo ad una prospettiva ben diversa rispetto a quella in cui si vive tutt’oggi nel nostro paese. Eppure, Alpini, Fanti, Bersaglieri, Carabinieri e Marinai si sono presentati oggi per ricordare quanto sia stato importante il sacrificio dei loro avi per dare un futuro migliore agli italiani e completare l’unità nazionale.

Al termine della celebrazione il gruppo delle Forze Armate si è fermato per un momento di raccoglimento davanti al Monumento ai Caduti presente nella piazza del paese.

Lì è stata posta una corona d’alloro in segno di ricordo, e di rispetto, verso tutti i caduti di San Giorgio in Salici di cui è nota l’esistenza. Il momento, di grande commozione, è stato sottolineato dall’esecuzione del “Canto degli Italiani” e della “Canzone del Piave” la quale ebbe funzione di inno nazionale italiano fino al 1946.

In chiusura l’Assessore Monia Cimichella, in rappresentanza del Sindaco Gianluigi Mazzi, ha avanzato la proposta di coinvolgere in questa cerimonia anche le giovani generazioni attraverso la partecipazione delle scuole, come avveniva già negli anni Settanta, per sensibilizzare alla memoria storica.

Presenti anche il Consigliere Katia Rigo ed il Consigliere Maurizio Moletta, il quale ha condiviso in toto l’iniziativa avanzata affermando che: “i ragazzi di oggi devono sapere che la loro libertà e la loro ricchezza individuale è stata opera di giovani eroi che hanno sacrificato la loro vita per la nostra comunità di San Giorgio in Salici e per l’Italia intera”.

Chiude la cerimonia l’intervento del Presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci Vittorio Faccioli con tutti sull’attenti ad ascoltare il suono della tromba che intona il silenzio, note che entrano nel cuore e fanno ricordare i ragazzi di quel tempo e i valori che ci hanno trasmesso.

.

Nasce il 28 febbraio 1985 e risiede a San Giorgio in Salici da sempre. Si è laureata in Lingua e Letteratura Moderna e Contemporanea per poter insegnare: ciò che ha sempre sognato. Ora insegna Letteratura e Storia presso l'Istituto Tecnico di Bussolengo. E' sposata con Carlo, un collega di università, e ha due bambini.