Sabato gran galà a San Giorgio in ricordo di Giuseppe Lugo

Come ormai accade da diciannove anni, sabato 3 agosto si tiene alle 21 a San Rocco di San Giorgio in Salici, presso Villa Bressan, il Galà concerto lirico in onore di Giuseppe Lugo.

 

L’evento è promosso dall´Associazione culturale “Arte Insieme Giuseppe Lugo”, con il patrocinio del Comune di Sona e della Provincia di Verona.

 

“Si tratta di un evento di grande prestigio per il territorio – ci dice il neo Assessore alla Cultura del Comune di Sona Gianmichele Bianco – che noi, come le Amministrazioni che ci hanno preceduti, vogliamo valorizzare, come un vero fiore all’occhiello per il territorio. Siamo fortemente convinti che è anche attraverso appuntamenti di grande spessore culturale come questo che si promuove l’offerta turistica e ricettiva di Sona”

 

Giuseppe Lugo nacque a Rosolotti di San Giorgio in Salici il 18 giugno 1899, da Pietro e da Elvira Magalini, entrambi di origine contadina. Rimasto orfano di madre, si trasferì giovanissimo a Milano, dove si guadagnò da vivere svolgendo i lavori più umili; chiamato alle armi durante la Prima guerra mondiale, combatté fino alla fine del conflitto come artigliere. Emigrò quindi in Belgio, a Charleroi, dove dal 1920 lavorò in una miniera di carbone.

 

La sua voce, tuttavia, non risentì delle tremende esalazioni, tanto che Lugo, da sempre appassionato di canto, si permise il lusso di esibirsi nei caffè con gli amici. Una sera, per caso, venne ascoltato dal maestro Léon Gaudier, direttore di un coro locale, di cui divenne allievo. Lugo finalmente scoprì che la voce avrebbe potuto essere la sua fonte di sostentamento. Tornò a Milano nel 1924, dove, impiegatosi come usciere presso l’Ufficio delle imposte, fece domanda al Conservatorio, ma non fu accettato per superati limiti di età; un dipendente della Ricordi, sentitolo cantare per caso, lo segnalò al maestro Raffaele Tenaglia, il quale accettò di dargli gratuitamente lezioni di canto e di musica per un paio d’anni. Rimasto senza occupazione ritornò in Belgio, dove si perfezionò con Gaudier, sposandone poi la figlia Suzanne il 30 giugno 1934.

 

Debuttò, dopo aver vinto un concorso di canto, all’Opéra-Comique di Parigi la sera del 6 ottobre 1931 nel ruolo di Mario Cavaradossi nella Tosca, stipulando un contratto triennale con quel teatro. Dopo aver cantato come tenore principale al Théâtre de la Monnaie di Bruxelles ed ancora all’Opéra-Comique di Parigi per parecchi anni, Lugo fece un’apparizione al Royal Opera House di Londra il 26 maggio 1936 nel ruolo di Cavaradossi ed attirò così l’attenzione dei teatri d’opera italiani.

 

Da quel momento la sua breve ma proficua carriera si svolse essenzialmente in Italia, dove in breve tempo divenne uno fra i tenori di spicco del panorama lirico nazionale. Cantò al Teatro Comunale di Bologna, alla Scala, al Teatro Carignano di Torino, al Teatro Verdi di Pisa, al Comunale di Modena, al Grande di Brescia e, soprattutto, all’Arena di Verona, dove stupì il pubblico con un’interpretazione memorabile del Duca di Mantova nel Rigoletto (le cronache del tempo infatti parlano di un vero e proprio evento epocale).

 

Si ritirò dalle scene dopo un’ultima recita di Tosca al Teatro Manzoni di Pistoia nel 1949 e si dedicò per molti anni all’agricoltura nel suo paese d’origine, dimorando a Custoza nella casa chiamata originariamente Villa Canossa e da lui ribattezzata Villa Vento, in onore della canzone che gli aveva portato tanta popolarità. Morì a Milano il 18 settembre 1980.

 

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