Il Corpo Bandistico di Sona, domenica 25 novembre 2007, festeggia la patrona della musica S. Cecilia
Di seguito il programma della giornata:
Ore 9.30
Ritrovo presso la Scuola di Musica (via Roma 25)
Seguirà sfilata fino alla Chiesa
Ore 10.00
S. Messa presso la Chiesa Parrocchiale
Ore 11.00
Concerto in Sala Consiliare
Ore 12.30
Pranzo presso il ristorante Park Hotel Paradiso Golf Resort di Peschiera d/G
Per gli allievi il pranzo è offerto dal Corpo Bandistico. Per parenti e amici il pranzo è di € 25,00 (€ 21 per minori di 16 anni). Gli interessati sono pregati di confermare entro giovedì 22 novembre a Luisa tel. 045-8680696 – cell. 328-0218073
Perché Santa Cecilia è la patrona della musica?
Santa Cecilia, venerata come santa dalla Chiesa cattolica, martire a Roma nel III secolo sotto Marco Aurelio. Il suo culto è molto popolare poiché Santa Cecilia è la patrona della musica. Secondo la tradizione Cecilia sarebbe nata da una nobile famiglia romana. Sposata al nobile Valeriano, gli avrebbe comunicato il suo voto di perpetua verginità, convertendo al cristianesimo il marito insieme al fratello di lui, Tiburzio. Dopo la morte di Valeriano, il Prefetto della città, Almachio, l’avrebbe fatta incarcerare e quindi decapitare. Cecilia venne sepolta nelle catacombe di San Callisto. È quanto mai incerto il motivo per cui Cecilia sarebbe diventata patrona della musica. In realtà, un esplicito collegamento tra Cecilia e la musica è documentato soltanto a partire dal tardo Medioevo. La spiegazione più plausibile sembra quella di una errata interpretazione dell’antifona di introito della messa nella festa della santa (e non di un brano della Passio come talvolta si afferma). Il testo di tale canto in latino sarebbe: “Cantantibus organis, Cecilia virgo in corde suo soli Domino decantabat dicens: fiat Domine cor meum et corpus meum inmaculatum ut non confundar” (“Mentre suonavano gli strumenti musicali (?), la vergine Cecilia cantava nel suo cuore soltanto per il Signore, dicendo: Signore, il mio cuore e il mio corpo siano immacolati affinché io non sia confusa”). Per dare un senso al testo, tradizionalmente lo si riferiva al banchetto di nozze di Cecilia: mentre gli strumenti musicali (profani) suonavano, Cecilia cantava a Dio interiormente. Da qui il passo ad una interpretazione ancora più travisata era facile: Cecilia cantava a Dio… con l’accompagnamento dell’organo! Si cominciò così, a partire dal XV secolo (nell’ambito del Gotico cortese) a raffigurare la santa con un piccolo organo portativo a fianco.