In un articolo apparso su questo sito nel 2010, Renato Salvetti aveva segnalato che, da qualche tempo, una delle statue in cemento presenti sul muro di cinta della scuola media di Sona appariva “decapitata”.
La testa, per un breve periodo, era stata vista per terra nelle adiacenze, ed era poi stata portata nel magazzino del Comune dove è stata ritrovata quest’estate, quando è stata rimessa al proprio posto, sul busto femminile che dà le spalle a via Roma (nella foto prima e dopo l’intervento). In quell’articolo, Salvetti ricordava anche la storia di queste opere che abbelliscono l’edificio scolastico di via Pergolesi: “Quando fu costruita la scuola, negli anni ’70, gli Amministratori dovettero tenere conto di una postilla inserita nella legge che finanziava le scuole pubbliche. Una modesta prefissata percentuale doveva essere devoluta per un’opera d’arte da inserire nell’ambito della scuola. Il nostro Comune fece un concorso pubblico che fu vinto da un giovane artista veronese. A cifra modesta, risultato modesto, non peraltro da sottovalutare. Se si osserva non tanto le teste verso la strada pubblica ma l’insieme quindi anche quanto è presente verso il piazzale d’accesso alla scuola e la stessa opera dall’interno, spazio ad anfiteatro fuori dall’aula magna, il risultato deve ritenersi buono”.
Alla fine, l’autore dell’articolo invitava dipendenti pubblici o amministratori ad intervenire, per riposizionare sulla statua la testa mancante. Dopo quasi un anno di distanza da quella pubblicazione, è arrivata la risposta dell’Amministrazione, che ci ha informati che, grazie al contributo di un volontario, l’opera è stata rimessa a posto.
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