Ricorsi storici: Quando nel 1950 il sindaco di Sona intervenne su latte e pane (come oggi il Governo)

Da quello che raccontano le cronache politiche di questi giorni, pare il Governo Meloni abbia deciso di detassare dall’IVA il pane ed il latte. Ciò significa che un 4% che oggi grava sui due alimenti dovrebbe ridursi anche sul prezzo al consumo.

Una simile deliberazione ci ha molto sorpreso in quanto un provvedimento analogo fu assunto dal Consiglio comunale di Sona il 18 settembre 1950 e prevedeva l’assegnazione di latte e pane a famiglie bisognose, con molti figli, pagando direttamente il negozio fornitore.

Le condizioni sociali ed economiche di quegli anni erano però notevolmente diverse da quelle odierne. Le ragioni che sollecitarono il sindaco Giovanni Ledro, di San Giorgio in Salici, e gli amministratori ad intervenire furono l’inflazione galoppante e la diffusa povertà, legata anche a numerosi e gravi problemi di alcolismo che, in alcuni casi, dirottava risorse famigliari verso quella dipendenza.

Prendere atto che il Governo nazionale ai nostri giorni abbia ritenuto di dover intervenire per ridurre il costo al consumo di beni di prima necessità, di vecchia memoria, ci fa meditare su quale sia la reale situazione economica e sociale del nostro Paese. 

Nella foto, canonica di San Giorgio in Salici negli anni Cinquanta: tra gli altri il sindaco Ledro con il parroco don Castello.

Nato a Rovereto (Trento) il 24 maggio 1940, ha conseguito il diploma di ragioneria a Verona. Sposato, con tre figli, ha svolto l’attività di dirigente d’azienda. È stato per quindici anni un amministratore comunale come assessore e sindaco di Sona. È storico delle vicende del Comune ed è autore di pubblicazioni sulla storia recente e dei secoli passati del territorio di Sona e dell’area veronese.