Riapre la Sun Oil? La Provincia a sorpresa rilascia un’autorizzazione

La più che decennale vicenda Sun Oil regista un nuovo, clamoroso, episodio. L’impresa, situata tra la Grande Mela e le colline di Sona e che tratta rifiuti speciali, si trova sotto sequestro giudiziario dall’aprile del 2006 ed è attualmente sotto la custodia del sindaco di Sona Gualtiero Mazzi, dopo esserlo stato del suo predecessore Bonometti.

La novità di questi giorni è che la Provincia – in forza dell’istruttoria proposta dal responsabile del procedimento e del parere favorevole della commissione tecnica provinciale per l’ambiente (Ctpa) – ha rilasciato alla Sun Oil con determinazione n. 4065/08 del 27 giugno scorso l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera dell’impianto di lavaggio delle autocisterne.

Sarà comunque la Magistratura a decretare l’eventuale ripresa delle attività, ma appare evidente a tutti come questo provvedimento può già da adesso prefigurare possibili sviluppi favorevoli all’ipotesi di una riapertura di Sun Oil.

La Provincia ha inserito nel permesso temporaneo (scadenza 30 giugno 2009) alcuni obblighi per assicurare la sicurezza del sito. Tra le altre, l’impresa è tenuta a rispettare le seguenti prescrizioni generali:
– il gestore dell’impianto deve essere individuato nell’amministratore unico dell’impresa o un tecnico qualificato suo delegato dotato di autonomia tecnica e gestionale;
– nell’impianto possono essere lavate cisterne svuotate del contenuto trasportato e respinte quelle contenenti visibili quantità di prodotti residui;
– prima di iniziare l’attività dovrà essere realizzata una separazione fisica con il confinante impianto di trattamento rifiuti con rete metallica di adeguata altezza (> 2 m) e paletti inamovibili. Tale recinzione non dovrà avere passaggi o cancelli (anche pedonali) di collegamento tra l’impianto di lavaggio e quello di trattamento rifiuti;
– dovrà essere realizzata una barriera di contenimento degli spanti sul lato longitudinale della pavimentazione ove vengono effettuate le operazioni di lavaggio, provvedere alla sigillatura di eventuali crepe o rifacimento immediato in caso di cedimenti della pavimentazione;
– prima dell’avvio dell’impianto dovrà essere fatto un collaudo al fine di verificare la funzionalità degli impianti di aspirazione, la tenuta delle tubazioni, la tenuta e la copertura delle vasche e delle attrezzature componenti l’impianto in generale, sottoscritto dal gestore e tecnico qualificato, da inviare al Settore Ecologia della Provincia di Verona, ad ARPAV ed al Comune di Sona;
– deve essere eliminata o posta fuori servizio qualsiasi tubazione che consenta il collegamento tra impianto di lavaggio e trattamento rifiuti;
– i rifiuti prodotti dall’attività di lavaggio autocisterne devono essere stoccati esclusivamente nelle quattro vasche interrate coperte e nei due serbatoi in acciaio.

I tecnici della provincia assicurano poi che il lavaggio delle autocisterne, se effettuato secondo criteri idonei, emette una quantità di emissioni in atmosfera “trascurabile”.

La Provincia inoltre spiega che la ditta ha presentato un piano di autocontrollo per classificare le sostanze presenti nelle cisterne e poter attivare le verifiche necessarie per il trattamento delle emissioni.

Il Comune di Sona, tramite il sindaco Gualtiero Mazzi, ha dato parere negativo all’autorizzazione. Senza che però questo pesasse nella decisione della Provincia. A nulla è servito quindi che lo stesso Gualtiero Mazzi sia anche membro autorevole della Lega Nord nel Consiglio Provinciale, e oggi risuonano un po’ vuote e prive di significato quelle promesse fatte in campagna elettorale circa i grandi vantaggi di cui avrebbe goduto il nostro Comune dall’avere un’amministrazione, e soprattutto un sindaco, dello stesso colore delle amministrazioni provinciali e regionali.

Nato nel 1969, risiede da sempre a Lugagnano. Sposato con Stefania, ha due figli. Molti gli anni di volontariato sul territorio e con AIBI. Nella primavera del 2000 è tra i fondatori del Baco, di cui è Direttore Responsabile. E' giornalista pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti del Veneto. Nel tempo libero suona (male) la batteria.