“Regala un sorriso”, solidarietà a Palazzolo

Condivisione: questa è la parola chiave di “Regala un sorriso”, un gruppo prima che un’associazione, un principio ispiratore, prima che un motto. Nata nel 1999 a Palazzolo, per volontà di alcune signore specializzate nell’arte dell’uncinetto e piene di entusiasmo, l’associazione si occupa di beneficienza ed adozioni a distanza, e collabora con il Comune e la Parrocchia per aiutare le persone in difficoltà e i bambini del nostro territorio.

Un’associazione di volontariato, dunque. Ma non solo questo. “Regala un sorriso” è anche, e prima di tutto, un’occasione di per stare insieme: sono circa una quindicina le signore che ogni martedì pomeriggio, dalle 15.30 in poi, si trovano in Sala Clotilde a Palazzolo per ricamare, lavorare l’uncinetto o la lana, fare merenda insieme, e regalarsi chiacchiere e sorrisi.. Ci sono donne di mezza età, ma anche signore anziane, che hanno riscoperto all’interno del gruppo la gioia della partecipazione e il godimento di un passatempo condiviso.

Il gruppo è nato a marzo a ridosso della Pasqua, e lo spirito con cui ogni settimana si ritrova è quello della festa e della resurrezione interiore, quella che solo una compagnia piacevole e gioiosa sa offrire: si recita il Santo Rosario, si mangiano le torte, si parla di cose felici, si condividono esperienze, e si scherza sui tempi passati “quando la lingerie da donna era casta e succinta, altrochè adesso!”.

C’è chi lavora, chi dà una mano, chi guarda come si fa… E tutte sorridono, perché il martedì pomeriggio non si parla di preoccupazioni o disgrazie, argomenti che, soprattutto fra gli anziani, sono sempre una tentazione di discussione e un’occasione di ulteriore tristezza. Stare insieme dunque, prima di tutto. Perché l’unione viene prima della forza.

E la forza del gruppo sta nei loro prodotti che vengono esposti e venduti nelle bancarelle ad ogni occasione possibile, il cui ricavato va interamente devoluto in beneficienza. Prodotti di grande varietà e qualità medio-alta “di quelli che così non se ne fanno più!”: l’abilità delle signore ha guadagnato l’interesse e la fiducia anche dell’Associazione Arti e Mestieri di Verona, che consente loro di esporre in Piazza dei Signori, e durante le varie mostre organizzate in Centro storico.

Con il ricavato, grazie anche alla mediazione del dott. Tacconi, del Parroco di Palazzolo e delle Suore Carmelitane, vengono sostenuti progetti di beneficienza in India, in Africa, e in America Latina. Il gruppo, inoltre, ha adottato quattro bambini a distanza: uno in Paraguay, uno in Brasile, uno in India e uno in Madagascar, che spediscono regolarmente lettere e foto. L’intenzione è quella di farli conoscere, facendo in modo che si mettano in contatto gli uni con gli altri, per dare loro un’ulteriore occasione di crescita e condivisione.

Negli anni passati sono stati finanziati anche vari progetti di ristrutturazione e sistemazione dell’asilo di Palazzolo. Il gruppo, all’insegna del confronto, dell’unione e dell’entusiasmo, ha festeggiato lo scorso anno il suo decimo compleanno, con un grande pranzo ed una grande festa, che hanno avuto una notevole partecipazione. Nel corso degli anni l’attività si è intensificata, e la passione ha sempre accompagnato ogni progetto, la cui promozione è sempre una scelta condivisa, mai imposta.

L’unico rammarico è stato il venir meno dell’occasione di poter essere anche una scuola di uncinetto: le bambine che infatti avevano iniziato a frequentare il gruppo, crescendo, hanno sviluppato altri interessi, e al giorno d’oggi l’arte del ricamo non è più sentita dai giovani come un’alternativa fra i diversi passatempi. Invece essa fa parte della nostra storia, e non dovrebbe essere dimenticata. Fa parte di un passato in cui il cucito e il ricamo erano prima di tutto un’occasione per ritrovarsi, chiacchierare e stare insieme. Ma oggi, in questo presente egoistico e autoreferenziale, tutto ciò non è più abbastanza sentito.

Il lavoro, all’interno del gruppo, è secondario rispetto alla volontà di condividere tempo, affetto e sorrisi: non c’è volontariato sincero dove non c’è una volontà personale votata all’apertura e al confronto. L’educazione a questi valori, in una società ripiegata su se stessa come la nostra, è fondamentale. E uno strumento di tale educazione è anche quello di dare più visibilità a gruppi come questo, informando il Comune della loro esistenza, e consentendo loro di organizzare esposizioni ad ogni occasione possibile. “Regala un sorriso” è aperto a tutti: a persone interessate ad imparare l’arte del cucito e del ricamo, a chi ha tanto da offrire umanamente, e a chi ha bisogno di un po’ di compagnia. Non è un impegno, ma un’occasione per stare bene, divertendosi, aiutandosi, e stando insieme.

 

Nata nel 1988, coltiva la passione per la scrittura da quando era bambina. Da ottobre 2020 è Vicedirettore del Baco, per cui scrive da quando aveva 17 anni. Laureata in Scienze filosofiche all’Università San Raffaele di Milano, ha poi conseguito il dottorato di ricerca in Scienze dell’educazione e della formazione continua all’Università di Verona, dove ora insegna. È giornalista pubblicista, iscritta all’Ordine dei giornalisti del Veneto, e ha collaborato per dieci anni con il quotidiano L’Arena, come corrispondente per il territorio sonese.