“Quello del Segretario comunale è un ruolo di equilibrio”. Incontriamo Emilio Scarpari, a Sona dal 2018

A partire da ottobre 2018 la nomina di Segretario comunale, titolare della sede di segreteria comunale convenzionata fra i Comuni di Sona e di San Pietro in Cariano, è ricaduta su Emilio Scarpari.

Il Dott. Scarpari è sicuramente un volto non noto sul nostro territorio e ciò è comprensibile in quanto non è originario di Sona. Con questa intervista vogliamo far conoscere meglio ai nostri lettori Scarpari ed il ruolo fondamentale che un Segretario comunale svolge all’interno del nostro Comune.

Dott. Scarpari, mi piacerebbe cominciare con il chiederle di dove è originario e come è arrivato a lavorare per il Comune di Sona.
Sono originario di Caldiero, dove vivo tuttora, e il mio servizio per Sona è nato nel momento in cui il sito del Ministero dell’Interno ha pubblicato un avviso pubblico per l’incarico di Segretario Comunale. Ho partecipato al concorso e sono stato assunto.

Oltre che a Sona lei opera anche a San Pietro in Cariano, è corretto? Dove prestava servizio prima di Sona?
Esatto, lavoro anche per il Comune di San Pietro in Cariano in quanto si tratta di una Segreteria convenzionata. Fino al 2018 ero Segretario Comunale presso i Comuni di Bovolone e Palù, ma sono rimasto in carica solamente per un anno. In precedenza, ho lavorato anche a Soave, Veronella, Mezzane di Sotto e Malcesine, ma sono solo alcuni dei Comuni ai quali ho prestato servizio, è un lavoro itinerante diciamo così.

Come fa a gestire le problematiche di più Comuni contemporaneamente?
Non è un lavoro facile devo ammettere, i problemi e le complicanze sono all’ordine del giorno e ciò comporta una mole di lavoro non indifferente, che spesso sono costretto a concludere a casa.

Facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire meglio quale sia la sua posizione all’interno del Comune, quali gli impegni e i doveri di un Segretario comunale.
Spiegare di cosa si occupa un Segretario è affar serio e non facile da comprendere fino a quando non lo si prova, ma tenterò comunque di esporre le mie mansioni nel modo più semplice possibile. Per esemplificare, le mansioni principali che ho sono due: la prima consiste nell’assistere gli organi comunali quali la figura del Sindaco, la Giunta e il Consiglio nelle faccende di ordine giuridico, finanziario, urbanistico e sociale; la seconda è quella di fornire consulenza e coordinazione ai responsabili dei servizi i quali sono chiamati ad attuare le decisioni prese dagli organi comunali ed intervenire sul territorio con lavori pubblici e concreti.

Direi di chiarire e illustrare meglio la prima delle due mansioni. Che tipo di assistenza presta agli organi comunali?
Vorrei precisare che i miei interventi sono super partes, ovvero non entro mai in merito al contenuto di un provvedimento, semmai ne verifico la concretezza e l’applicabilità nel rispetto delle norme giuridiche e della compatibilità finanziaria ed economica. Non mi è possibile dire “questo è giusto, questo è sbagliato”, posso solo dichiarare se una scelta presa dagli organi politici è fattibile o meno. Nell’ultimo caso il mio ruolo mi impone di offrire una soluzione a tal problema.

Per quanto riguarda la seconda mansione? Ci dica di più.
I servizi e gli uffici con i quali un Segretario deve cooperare sono diversi. Abbiamo infatti il responsabile del personale che si occupa della gestione del personale all’interno del Comune, definendo i ruoli e le mansioni di ciascuno; il responsabile degli uffici tecnici che comprende ad esempio tutti i lavori pubblici, ambientali, informatici, ecologici inerenti all’edilizia privata e all’urbanistica; il comandante della polizia locale; il responsabile dei servizi finanziari e infine il responsabile e dell’anagrafe e della biblioteca. Tutte queste figure devono operare nel rispetto delle leggi italiane ed il mio compito è quello di aiutarli e coordinarli in questo. Come si può comprendere, l’ente pubblico non può decidere di porre in essere un’opera o un provvedimento senza prima aver verificato che esso sia conforme alle norme e venga approvata da tutti gli organi che operano all’interno di un Comune. Aggiungo, inoltre, che un’altra mansione di cui mi occupo ad interim, fino a quando non verrà nominato un funzionario ufficiale, è quella di responsabile dei servizi sociali, anche se in questo ambito mi aiutano molto gli assistenti sociali dipendenti dell’ULSS. All’interno del Comune sono anche il responsabile dell’anticorruzione e della trasparenza.

Vi è un momento di incontro settimanale con tutti i funzionari per programmare e discutere delle varie attività? Come funziona la collaborazione tra voi?
Ogni venerdì mattina ci ritroviamo qui in Comune con tutta la squadra e ci confrontiamo su come procedono le iniziative e i lavori che abbiamo avviato; in più viene programmata l’intera settimana successiva in modo tale che ognuno possa procedere serenamente con il proprio lavoro. Non mancano comunque anche i colloqui infra settimanali, durante i quali vengono esposti problemi o dubbi e si cerca di risolverli insieme. Siamo un team work che lavora molto bene a mio parere, difficilmente nascono incomprensioni, tutti sono ben preparati e si dedicano con molta professionalità e precisione alle proprie mansioni. Da un anno a questa parte mi rapporto con persone squisite e posso garantire che non sempre è così.

Una curiosità che mi sorge spontanea. Che formazione ha avuto, quali sono gli studi che ha effettuato per arrivare a tale posizione? Indubbiamente il suo è un ruolo che accorpa notevoli competenze, in ambiti differenti.
Ho una Laurea in Scienze Politiche ad indirizzo politico-amministrativo conseguita a Padova nel 1983, una volta la durata era di 4 anni, ora credo ci sia la triennale, e poi i due anni per conseguire la magistrale. Le materie principali su cui mi sono formato sono il diritto amministrativo, privato, pubblico e regionale. Ma ho studiato anche economia politica e finanziaria, sociologia.

E successivamente?
Ho frequentato diversi corsi e concorsi organizzati in tutta Italia. Per sei mesi mi sono recato a Roma una settimana ogni mese per frequentare un corso organizzato dal Ministero degli Interni per ottenere le competenze necessarie a lavorare non solo in piccoli Comuni, ma anche in grandi Comuni come può esserlo ad esempio Villafranca. Tuttora svolgo comunque corsi di aggiornamento e vado ad assistere a congressi che trattano la mia materia. È un lavoro che si basa su norme e riforme e ad oggi queste sono quotidiane e bisogna stare al passo con i cambiamenti per poter eccellere nel proprio lavoro. Quando sono a casa passo molto tempo a leggere e a documentarmi per non rimanere mai indietro, chi non lo fa può considerarsi lavorativamente parlando una persona finita.

Sono tante responsabilità in capo ad un uomo solo. Quali le sue motivazioni nel vivere il suo lavoro?
Fin da quando ero giovane e mi approcciavo all’università e agli studi avevo sempre e solo un pensiero in testa. Volevo aiutare le persone, essere parte attiva del cambiamento all’interno di una comunità. Questo è ciò che mi spinge a fare il mio lavoro, anche se non è facile ed è talvolta estenuante, ma vivo per servire gli altri al meglio delle mie capacità.

Nata a Bussolengo il 4 aprile 1994, risiede a Lugagnano. Infermiera di Pronto Soccorso alla Clinica Pederzoli di Peschiera del Garda, collabora con Il Baco da Seta dalla primavera del 2013.