“Quali sfide da vincere per l’Italia in un’economia globalizzata?”. A Lugagnano un convegno organizzato dal PD di Sona

Il Partito Democratico di Sona ha organizzato a Lugagnano una tavola rotonda con tema “Le sfide per l’Italia: rischi e opportunità nell’economia globalizzata”, moderata da Daniele Giacomazzi. L’argomento è stato introdotto del Segretario del PD di Sona Giovanni Forlin, che ha illustrato le ragioni dell’incontro finalizzato a mettere a confronto, su un tema di estrema attualità, esponenti di vari comparti del tessuto produttivo con chi opera nella politica nazionale.

Chiara Tommasini, nostra concittadina, che è Vicepresidente nazionale del Centro Servizi per il Volontariato (nella foto) ha esposto i problemi del settore. Ha segnalato che recentemente è stato approvato, il Codice del Terzo Settore, legge quadro che ne definisce competenze e prospettive. Il comparto si aspetta ora che i venti decreti attuativi, previsti dalla legge vengano al più presto approvati (solo due al momento lo sono). Tommasini ha anche ricordato che “il Terzo Settore opera a favore di un tessuto sociale fragile, non raggiungibile dalla pubblica amministrazione e se fenomeni come quelli dei gilet gialli francesi non si sono ancora verificati in Italia, molto è dovuto al lavoro del volontariato sociale”.

Il Segretario Provinciale della CISL Massimo Castellani ha illustrato la situazione occupazionale veronese ritenuta buona e ciò è dovuto soprattutto alla vitalità del settore alimentare ed a quello del turismo, che non soffrono, per la concorrenza, come altri. Castellani ha fatto presente però che “le retribuzioni non crescono da troppo tempo a fronte di costi sociali crescenti e che per questa ragione i consumi interni stanno rallentando”. Ha anche manifestato la necessità che la politica riesca ad intraprendere strade incisive per migliorare la situazione di stallo. La riduzione del cuneo fiscale e modalità per realizzare una redistribuzione della ricchezza prodotta, a favore delle categorie maggiormente colpite dalla crisi economica, sono alcune di quelle indicate.

Secondo il sindacalista si impone anche una revisione della tassazione IRPEF, tenendo conto che l’87% delle entrate provengono da stipendi e pensioni. Concludendo, ha messo in risalto il fenomeno delle troppo numerose crisi aziendali dovute, a suo dire, al fatto che “non esiste in Italia un piano che indichi quale tipo di sviluppo vogliamo realizzare”.

Luca Luppi, Presidente Casartigiani, ha quindi illustrato le difficoltà del settore dell’Artigianato che rappresenta il 72% dell’intero comparto delle piccole e medie imprese italiane, che soffre per l’eccessiva burocrazia e crescente difficoltà per ottenere credito bancario.

L’Assessore del Comune di Sona Giovanni Bianco è stato invitato a presentare il punto di vista delle Amministrazioni locali ed ha esordito illustrando la situazione del volontariato nel Comune di Sona che, con 110 gruppi, coinvolge il 40/45% dei cittadini adulti locali, una situazione d’eccellenza nel panorama veronese. Ha illustrato poi quanto è stato fatto per supportare tale settore, citando il “Forum delle Associazioni” che consente loro di operare con crescenti buoni risultati.

Bianco ha lamentato però la rigidità della legislazione vigente nel campo degli appalti, della tutela della salute e del rischio incidenti sul lavoro, che spesso non consente l’affidamento diretto di attività che sarebbero proprie del Terzo Settore. Ha anche messo in risalto come, in pochi decenni, le Amministrazioni comunali si siano trovate a dover affrontare problemi con casistiche opposte a quelle che si presentavano loro in passato. Fino a pochi anni orsono erano gli spazi per le scuole a mancare. Ora iniziano ad essere in esubero, mentre sono carenti gli spazi ed i servizi per gli anziani.

L’Assessore è stato anche invitato a fornire un parere sulla situazione dell’Università italiana, rivestendo un ruolo di primo piano nel settore. Ha affermato che retrivi convincimenti del tipo “con la cultura non si mangia”, che in alcuni ambiti politici sopravvivono tuttora, hanno rallentato negli anni le scelte, non solo economiche, a favore del comparto e portato le nostre Università sempre più in basso nelle classifiche europee delle eccellenze.

L’Onorevole Gianni Dal Moro, deputato del Partito Democratico, ospite abituale dei convegni organizzati sul territorio sonese, ha fornito risposte alle varie problematiche poste sul tavolo. Ha segnalato, per quanto riguarda il Terzo Settore, che il terzo decreto attuativo sarà varato entro marzo. Il lavoro successivo però non si esaurirà in breve, data la complessità delle problematiche, ma chi è all’opera è particolarmente motivato sulla necessità di ridurne al massimo i tempi.

Per il settore del lavoro e delle retribuzioni in particolare, ha segnalato le iniziative già intraprese dal Governo e i molti cambiamenti che sono già in atto. Alcune aziende hanno iniziato a stipulare con le organizzazioni sindacali accordi diretti per cui, a fronte di maggiori produttività e quindi utili, una parte di questi andrebbero ad incrementare le retribuzioni. Ha poi fatto presente che la decrescente redditività delle imprese, artigiane in particolare, è dovuta spesso alla loro dimensione ed alla resistenza ad entrare in circuiti consortili o all’interno di filiere organizzate ai fini dell’esportazione.

Sul problema del credito ha illustrato la situazione delle Banche, in particolare delle Venete all’interno delle quali si operò in periodi economici “facili” con troppa superficialità, offrendo crediti senza effettive garanzie, spesso con metodi clientelari. La crisi improvvisa ed inaspettata ha portato ad interventi che hanno danneggiato pesantemente molte piccole imprese ed anche singoli cittadini che in quelle banche, ritenute solide perché strutturate in forma cooperativistica, avevano creduto.

“Le banche, che oggi stanno assumendo sempre maggiori dimensioni – ha spiegato Dal Moro -, non sono più in grado di fornire vero supporto finanziario alle PMI, non conoscendo situazioni personali ed ambientali. La strada segnalata dal Parlamentare per risolvere il problema di questo tipo di credito è quella dei Fondi di Garanzia pubblici o privati, che stanno in parte già funzionando”.

L’onorevole Dal Moro, che ha fornito anche un’ampia panoramica della situazione economica e finanziaria mondiale, ha concluso il suo intervento con una considerazione amara: “Da tempo nel nostro Paese è venuto a mancare quello che possiamo chiamare ‘il senso di comunità’. Pare che il benessere del Paese non interessi alla maggior parte dei nostri concittadini, ma interessi solamente il tornaconto personale o legato al successo elettorale del proprio partito politico. Gli Amministratori locali e nazionali si trovano spesso a dover operare in un clima di contestazione permanente che non aiuta loro ad assumere scelte adeguate alla gravità del momento”. Dal Moro ha quindi auspicato che il Paese ritrovi al più presto il desiderio di una maggiore coesione sociale.

La tavola rotonda faceva seguito ad altra organizzata lo scorso mese di novembre sul problema della Sanità. Sono incontri che lodevolmente il PD di Sona da tempo sta organizzando sul territorio, riuscendo ogni volta a mettere attorno ad un tavolo operatori di livello dei settori economici e sociali ed Amministratori pubblici per approfondire tematiche molto interessanti, non solamente locali.

Non è confortante però verificare che tale impegno non stimoli la partecipazione di un maggior numero di nostri concittadini.

Nato a Rovereto (Trento) il 24 maggio 1940, ha conseguito il diploma di ragioneria a Verona. Sposato, con tre figli, ha svolto l’attività di dirigente d’azienda. È stato per quindici anni un amministratore comunale come assessore e sindaco di Sona. È storico delle vicende del Comune ed è autore di pubblicazioni sulla storia recente e dei secoli passati del territorio di Sona e dell’area veronese.