Politica a Sona. La Lega attacca la maggioranza: “Pensano di fare il Louvre a Lugagnano?”

Negli scorsi giorni alcune strade del Comune di Sona sono state tappezzate da manifesti della Lega, con uno squillante “Lo sapevate che…” su nove colonne a lanciare la polemica.

Nei manifesti il gruppo consigliare della Lega di Sona sferra un durissimo attacco al sindaco Mazzi, al vicesindaco Dalla Valentina, alla Giunta Comunale e alla maggioranza per la scelta di finanziare l’ampliamento del museo degli Alpini di Lugagnano.

La posa della prima pietra dell’ampliamento del museo degli Alpini, posizionato sotto la Baita nella frazione, era stato uno uno dei momenti importanti dell’evento che si è tenuto a metà settembre presso la Baita degli Alpini di Lugagnano. Il progetto dell’ampliamento del museo storico consiste nella realizzazione di un nuovo volume adiacente a quello esistente, in prossimità dell’ufficio delle Poste. L’ampliamento si svilupperà su piano interrato, terra e primo e sarà destinato ad ospitare una grande sala espositiva e uno spazio civico al servizio della comunità.

“Il vostro sindaco Gianluigi Mazzi, il vicesindaco Gianfranco Dalla Valentina, la giunta comunale e la maggioranza in consiglio comunale hanno deciso di spendere eur 715.000 dei vostri / nostri soldi per… l’ampliamento della baita degli Alpini di Lugagnano per la realizzazione di un museo!!”, così iniziano i manifesti della Lega, nelle foto.

E proseguono: “Che vogliano fare concorrenza al Louvre? Si tratta dello stesso sindaco, giunta e maggioranza consigliare che hanno bocciato la mozione 02/2022 del 06.03.2022 presentata dal gruppo consigliare Lega a sostegno delle fasce deboli della popolazione per il pagamento delle bollette energetiche. La motivazione è stata: …’non ci sono i soldi…’. Probabilmente i soldi ci sono solo per chi fa comodo a loro!”.

“Ed intanto – conclude la Lega di Sona sui manifesti – ci sono scuole del nostro Comune che aspettano da anni l’adeguamento anti-sismico”.

Su questi manifesti scoppia però una polemica nella polemica. Sembra, infatti, che la loro affissione sia stata completamente abusiva in quanto – fanno sapere dal Comune – sarebbero stati appesi su spazi soggetti a concessione, tra l’altro coprendo i manifesti già presenti e regolarmente pagati dagli inserzionisti.

Per questo motivo i manifesti sono stati rimossi ed ora è possibile che il Comune eroghi al committente la sanzione prevista, che ammonta a 101,25 euro al metro quadrato. Da valutare anche i danni arrecati ai titolari delle pubblicità coperte da quei manifesti.

Nato nel 1969, risiede da sempre a Lugagnano. Sposato con Stefania, ha due figli. Molti gli anni di volontariato sul territorio e con AIBI. Nella primavera del 2000 è tra i fondatori del Baco, di cui è Direttore Responsabile. E' giornalista pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti del Veneto. Nel tempo libero suona (male) la batteria.