La notizia dell’interrogazione presentata dal Consigliere Giovanni Forlin in merito al trasporto urbano che raggiunge Lugagnano, nella quale si chiedeva se valga ancora la pena proseguire con questo servizio visti i costi e lo scarsissimo utilizzo, ha suscitato un notevole dibattito.
Tra i contributi e gli interventi riportiamo quello di Renato Salvetti, Sindaco di Sona dal 1975 al 1980.
Leggo di ripetitive iniziative volte a proporre la chiusura dell’esperimento filobus Lugagnano-Verona. Suggerisco a chi ha il potere di decidere, o di forzare la mano a chi deve decidere, di valutare attentamente se sia opportuno prendere una simile decisione. Negli anni passati furono prese iniziative analoghe, tutte fallite: una dalle amministrazioni democristiane (forse due), una dalla prima amministrazione del Maestrale. Dopo pochi mesi, in un caso dopo poche settimane, l’esperimento fu sospeso.
Per esperienza personale so che chiudere un simile servizio è molto facile e veloce, riaprirlo è quasi impossibile. Quindi, tenendo conto che l’incremento nell’utilizzo dei mezzi pubblici è la strada del futuro e non mi soffermo a ricordare le ragioni di tale, penso condiviso dai più, convincimento suggerisco che convenga riflettere molto prima di decidere. Come spesso succede nel nostro Paese si prendono iniziative, ma si lasciano languire anziché supportarle, rivederle, farle capire; si costruisce, ma non si fa manutenzione. Mi rendo conto che le dichiarazioni contenute nell’interrogazione presentata dal consigliere Forlin hanno un fondamento.
Penso però che un tavolo fra amministratori comunali ed un certo numero di utenti o possibili utenti potrebbe fornire indicazioni a chi ha il potere per intervenire per superare almeno in parte le distorsioni del servizio, motivo dell’insuccesso dell’iniziativa. Se non ricordo male pochi mesi prima dell’inizio del servizio Lugagnano-Verona ne iniziò uno analogo a Caselle. In quella frazione sta funzionando? Lugagnano è una frazione ben più popolosa di Caselle.
Renato Salvetti