Come il solito a Palazzolo si è svolta la cerimonia per ricordare il 25 aprile 1945, anche se la memoria dopo 72 anni tende ad affievolirsi e sono pochi coloro che hanno vissuto la guerra e pochissimi che l’hanno combattuta.
La memoria è però tenuta viva dall’Associazione Combattenti e Reduci della frazione, formata ormai quasi solo dai familiari e amici e dal gruppo Alpini, ancora in forze, destinate però a diminuire dopo l’abolizione del servizio militare obbligatorio.
Una data dai molteplici significati, la fine in Italia di una guerra sbagliata e persa, della guerra civile e della divisione in due dell’Italia, del ventennio fascista con la liberazione dal giogo tedesco, l’inizio della vita democratica del paese e della ricostruzione.
La cerimonia a Palazzolo è iniziata con il raduno in piazza Vittorio Veneto, la deposizione di una corona d’alloro al monumento agli Alpini, la messa concelebrata dal Parroco don Angelo Bellesini con Monsignor Lino Ambrosi.
Al termine la benedizione al monumento ai Caduti con la deposizione della corona e la commemorazione dell’Assessore Elena Catalano.
E’ seguito il pranzo alla baita degli Alpini, durante il quale è stato ricordato l’appuntamento della terza domenica di giugno per la cerimonia al Sacrario del Monte Baldo, e l’iniziativa del gruppo di ricerca storica della biblioteca comunale per la medaglia che potranno chiedere i parenti dei caduti della prima guerra mondiale iscritti nell’Albo d’oro nazionale.